MATTEO SALVINI MEME
1 - SALVINI PROVA A USCIRE DALL'ANGOLO E RILANCIA IL PROGETTO DELLA FEDERAZIONE
Marco Cremonesi per il "Corriere della Sera"
Il piano per fondare in Italia i repubblicani stile Usa e lo sconcerto della base. La permanenza al governo e il rischio di una riforma proporzionale.
matteo salvini e il bis di mattarella meme
Di fronte a Matteo Salvini si trovano scogli insidiosi e anche la tentazione di cambiar pelle: in una sua lettera a Il Giornale , il leader leghista annuncia di voler «federare liberali, garantisti e cattolici perché le votazioni per il presidente della Repubblica «hanno mostrato la potenziale forza, ma anche i limiti, della coalizione di centrodestra come è attualmente».
Ma ci sarà anche parecchio da lavoro in casa Lega per spiegare alla base che cosa sia successo con l'elezione di Mattarella: i social sono infatti traboccanti di insulti nei confronti del partito e del suo leader.
giuseppe conte matteo salvini meme
Mentre i governatori sono sempre più perplessi. Per la partita del governo, sarà importante l'incontro di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti con Mario Draghi. O forse non così importante.
Il premier non sembra affatto intenzionato a rimaneggiamenti cruciali, e in Lega c'è chi ritiene che la visita a due al presidente del Consiglio serva soprattutto a mettere una toppa alla sortita giorgettiana di sabato, quando sembrava l'uomo del Mise stesse pensando alle dimissioni.
MATTEO SALVINI MEME
Riflette un leghista: «Se Salvini avesse avuto l'intenzione di far saltare il governo, in questo periodo ne avrebbe avute tutte le occasioni». Resta vero, però, che nel partito ha ripreso vigore l'auspicio mai spento: «Ce ne dobbiamo andare - ringhia un deputato - Non possiamo restare un altro anno, quello prima delle elezioni a prendere palta tutti i giorni».
Claudio Borghi, battitore libero, dopo essersi detto «non convinto che Mattarella sia meglio di Draghi» e che per lui «non andava bene nessuno dei due», ha detto di aver sognato «l'opzione di mandare tutti a quel paese». Ora si è convinto di dover proseguire la battaglia nel governo: «Ma non ci sarà più posizione attendista, non facciamo più sconti a nessuno».
luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana
Per il futuro del centrodestra e del partito, Salvini ha annunciato per domani un consiglio federale: «All'ordine del giorno, anche una profonda riflessione sul centrodestra dopo quanto successo», con il riferimento esplicito ai «troppi voti mancati per la presidente Casellati».
matteo salvini licia ronzulli
Insomma, Salvini intende «ragionare sul futuro della coalizione (con chi è sinceramente interessato), per costruire un progetto di medio-lungo termine». I repubblicani all'italiana, appunto. Certo, bisogna capire se ci sono compagni di strada.
Giorgia Meloni sembra volersi far carico del compito: «Il centrodestra è da rifondare e questo è quello a cui lavoro io da oggi». Mentre l'azzurra Licia Ronzulli è stata a sua volta decisa: «Basta fughe in avanti, basta strappi. Da questo momento in poi noi rivendichiamo spazi di autonomia».
E così, la Lega dovrà riflettere sulla sua collocazione. La domanda la pone un parlamentare: «Con la destra nitidamente definita da una parte e il progetto neo centrista che punta al proporzionale quale spazio politico occuperà la Lega?».
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
Ciò che conta è appunto fare muro contro il proporzionale (anche se in Lega non tutti lo ritengono una jattura). Sintetizza un deputato in una chat di partito: «La tentazione neocentrista contrasta evidentemente con la costruzione di una grande area liberalconservatrice, che è il nostro obiettivo.
Fratelli d'Italia punta invece a un gioco da protagonista, è la sfida dell'uno contro tutti. Non è però gioco di squadra». Il punto è cercare di rimontare la narrazione del Salvini sconfitto su tutta la linea: «Il Mattarella bis è solo un passaggio. La rielezione di Mattarella è un escamotage per superare l'impasse, rimandando di un anno e mezzo la resa dei conti. Non ha vinto nessuno, ma sarebbe potuto andare peggio».
matteo salvini silvio berlusconi meme by carli
2 - LA FRONDA DEI GOVERNATORI «MATTEO NON EVOCHI LA CRISI»
Emilio Pucci per "il Messaggero"
«Non si capisce mai qual è il suo obiettivo. Cambia idea continuamente. Non sa trattare, rischia di portarci a sbattere». Sono quantomeno perplessi i governatori della Lega. La strategia ondivaga adottata da Matteo Salvini durante il voto per il Colle è stata giudicata fallimentare su tutta la linea.
giancarlo giorgetti e matteo salvini 2
E quindi ora alzano la voce, forti anche del sostegno del ministro Giorgetti. Ma non per portare l'assalto alla leadership, solo per essere ascoltati maggiormente. Ad esempio perché non sia solo Matteo ad andare in tv «per la sua frenesia comunicativa» e «quell'ansia di prestazione» che hanno sempre contraddistinto il leader della Lega.
STABILITÀ
E anche per quanto riguarda l'atteggiamento da tenere nei confronti del governo i presidenti di Regione puntano alla stabilità e a non terremotare il quadro politico. In realtà Salvini non ha intenzione di uscire dal governo, ha dovuto ingoiare il rospo sul Quirinale proprio per evitare uno strappo con il premier. Ma ai suoi ha detto che si farà sentire, ritiene di avere un credito da riscuotere. In questo è sulla stessa linea di Giorgetti che non si sente valorizzato nell'esecutivo, oltre che non difeso dalla Lega.
matteo salvini vota
Ma Salvini, spiega un ex lumbard', è finito nel pantano proprio per cercare compromessi nel partito. È uscito dall'esecutivo giallo-verde su input di Giorgetti, è entrato nel governo Draghi su input di Giorgetti, pur non potendo avere voce in capitolo sui ministri. «Ma se in tutte le riunioni ognuno viene coinvolto perché danno la colpa a me?», si chiede Salvini.
Il suo appello: «Basta avvelenare i pozzi e andiamo tutti nella stessa direzione».
GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI
Dunque una sfida alla fronda, con vista sul prossimo voto (e sulle liste). Perché i congressi non ci saranno fino alle elezioni, si sono fermati causa Covid e obbligatorietà del Super Green pass. Ma l'ala che invoca un cambio di rotta chiede che non si fermi l'iter congressuale. La tensione resta alta. Anche nei confronti degli alleati.
L'orientamento, se dovessero continuare gli attacchi di Fdi sul territorio e gli smarcamenti' dei forzisti, è quello di andare da soli alle prossime amministrative. Il grosso del partito è comunque con il Capitano', lo testimonia gli applausi ricevuti alla Camera e al Senato.
«Ma - dice un senatore - non si capisce dove voglia andare». In tanti gli suggerivano di evitare fughe in avanti, da Casellati a Belloni, ma l'ex ministro dell'Interno continua a ripetere ai malpancisti che lui ci ha messo la faccia, ha fatto delle proposte e ha ricevuto solo veti. «Il Paese non poteva permettersi lo stallo», la difesa.
MATTEO SALVINI PAGLIACCIO
La guerra di nervi nella Lega e nel centrodestra è lungi dall'essere conclusa anche se sabato nelle assemblee parlamentari Salvini si è assunto tutta la responsabilità sulla sconfitta nella partita del Colle, ha confidato di aver sbagliato «per eccesso di generosità», di essersi fidato degli alleati. E ora, convocando il consiglio federale della Lega per domani, vuole rimediare.
Ha annunciato che metterà sul tavolo una proposta. È il vecchio progetto della federazione, per tentare di nuovo Berlusconi che elogia continuamente e spaccare così FI, nella convinzione che una parte del partito azzurro che ambisce a trovare posto nelle liste alle Politiche possa aderire, isolando così l'ala moderata azzurra incarnata soprattutto dai ministri di FI.
RICCARDO MOLINARI MATTEO SALVINI
Con un doppio obiettivo: rispondere alle provocazioni di Meloni e far vedere a Draghi che la nuova Lega ha un peso ancora più significativo e che per questo motivo deve aprire alle richieste che verranno avanzate al tavolo del governo: dai suggerimenti' sul caro bollette alla possibilità che sia lo stesso Capitano ad entrare nell'esecutivo per recuperare consenso. Progetto ambizioso per cercare di uscire dall'angolo. Perché il partito di via Bellerio è uscito con le ossa rotte dalla contesa. E nel mirino, appunto, è finito in primis il segretario.
zaia salvini
matteo salvini e il bis di mattarella meme foto di gruppo del centrodestra presentazione rosa dei nomi per il quirinale