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    ALLA FINE, UN VAFFA PER LANNUTTI – PER LA GUIDA DELLA COMMISSIONE BANCHE, LA DEPUTATA M5S CARLA RUOCCO E ALVISE MANIERO - IL 'ROMPINO' LANNUTTI PAGA L'OSTRACISMO DI PD E RENZIANI – BOSCHI: “PER NOI È INVOTABILE, E NON PER IL CONFLITTO DI INTERESSI CON SUO FIGLIO (IMPIEGATO ALLA POP BARI), MA PER LE FRASI VERGOGNOSE DETTE SUGLI EBREI”


     
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    Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

     

    ELIO LANNUTTI ELIO LANNUTTI

    Un accordo di massima interno alla maggioranza di governo c' è, anche se il tutto verrà formalizzato a gennaio. Dopo il passo indietro di Elio Lannutti, in pole position per la presidenza della delicatissima commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario c' è la 5 Stelle Carla Ruocco. In alternativa, ma le quotazioni sono più basse, Alvise Maniero, 34enne parlamentare ed ex sindaco di Mira.

     

    «Per noi è invotabile, e non per il conflitto di interessi con suo figlio (lavora con la Banca popolare di Bari, ndr), ma per le frasi vergognose dette sugli ebrei», aveva ribadito Maria Elena Boschi ieri a Repubblica riferendosi a Lannutti, che in passato aveva rilanciato su Twitter notizie complottiste dal sapore antisemita. Così alla fine per uscire dall' impasse l' M5S ha proposto il nome della deputata campana, 46 anni, che fu anche membro dell' allora direttorio del Movimento; in alternativa, Maniero.

    carla ruocco carla ruocco

     

    Il Pd però preferirebbe la prima, visto che Ruocco al momento è anche presidente della IV commissione Finanze della Camera: formalizzandosi la nuova nomina, lascerebbe il posto a un deputato dem. Lo schema principale, insomma, è questo.

     

    Ruocco da tempo è una delle principali scontente della gestione accentrata dei 5 Stelle da parte di Luigi Di Maio. La speranza sul fronte interno è che l' eventuale nomina di peso possa pacificare un po' i rapporti con una portavoce che ha comunque un suo peso personale dentro il M5S. Di sicuro Beppe Grillo non si è esposto - anzi - per difendere Lannutti e la pressione nei suoi confronti si era fatta insostenibile; così lo stesso Di Maio, di fronte alle rimostranze di Pd e Italia Viva, ha preferito non andare allo scontro su un personaggio che, è il ragionamento, si è messo da solo nelle condizioni di prestare il fianco.

    lannutti lannutti

     

    «Lannutti è stato accusato di essere in conflitto di interessi perché il figlio fa l' impiegato alla Popolare di Bari: è come dire che non puoi fare il ministro dei Trasporti perché tuo figlio fa l' autista di un autobus. Ma l' ho incontrato e mi ha detto "non voglio dare alibi per rallentare il processo" di avvio della commissione di inchiesta», ha confermato ieri in serata il capo politico del M5S, ospite di Porta a porta. In realtà il senatore abruzzese ha provato a resistere fino all' ultimo, senza successo. A proposito dell' istituto pugliese, si registrano le rassicurazioni del ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri: «La decisione del Fondo interbancario di tutela dei depositi a favore di un intervento patrimoniale immediato a sostegno della Popolare di Bari mette subito in sicurezza la banca».

    luigi di maio elio lannutti luigi di maio elio lannutti

     

    Di certo il dietrofront del Movimento sulla commissione è un passo distensivo nei confronti del resto della coalizione. Che avviene anche sull' onda delle parole di Grillo ai suoi parlamentari, martedì scorso a Roma: la strada è tracciata, l' alleanza con il centrosinistra deve andare avanti. Non è neanche l' unico, però.

     

    Infatti Di Maio annuncia il voto favorevole del partito per l' autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. «Saremo chiamati a riconoscere l' interesse pubblico prevalente a bloccare una nave: ma stiamo parlando di una nave bloccata a luglio quando gli altri paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti», le sue parole da Bruno Vespa. Perché invece sul caso Diciotti il M5S decise di "salvare" il leader della Lega in Parlamento? «Allora l' Europa non ci ascoltava sui ricollocamenti. Un anno dopo funzionavano, quindi il blocco non fu una decisione del governo ma del ministro dell' Interno di allora». Salvini, insomma, stavolta andrà a processo.

    Maria Elena Boschi Maria Elena Boschi luigi di maio elio lannutti luigi di maio elio lannutti elio lannutti con primo di nicola elio lannutti con primo di nicola carla ruocco luigi di maio 1 carla ruocco luigi di maio 1 carla ruocco 1 carla ruocco 1 carla ruocco luigi di maio carla ruocco luigi di maio elio lannutti primo di nicola luigi di maio elio lannutti primo di nicola luigi di maio CARLA RUOCCO ELIO LANNUTTI CARLA RUOCCO ELIO LANNUTTI

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