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    “ALLE ATP FINALS DI TORINO VORREI ANDARCI, MA NON DIPENDE SOLO DA ME”. SINNER SMONTA HARRIS E CENTRA LA SESTA FINALE IN CARRIERA - AD ANVERSA MATCH SENZA STORIA TRA L'ALTOATESINO E IL SUDAFRICANO NUMERO 32 DEL MONDO. ORA JANNIK ATTENDE L'ARGENTINO SCHWARTZMAN – SULLE ATP FINALS: “CERCHERÒ DI ESSERE PERFETTO SIA A VIENNA CHE A PARIGI BERCY…"


     
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    Federica Cocchi per gazzetta.it

     

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    Così, come se nulla fosse, Jannik Sinner, di anni 20, domani (16.30 diretta SuperTennis) giocherà la sua sesta finale (settima se si considerano le Next gen del 2019) cercando di collezionare il quinto titolo in carriera. La semifinale sul veloce indoor di Anversa è rapida e indolore, per Sinner, un po' meno per Lloyd Harris, sulla carta avversario temibile ma letteralmente smontato come un Lego dal cannibale altoatesino che passa 6-2 6-2.

     

    La rincorsa alle Nitto Atp Finals di Torino è sempre viva e vegeta, ma non è un ossessione: "Giocare qui mi piace moltissimo, le condizioni sono perfette. Certo, a Torino vorrei andarci, ma non dipende solo da me. Cercherò di essere perfetto sia a Vienna che a Parigi Bercy".

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    PARTENZA SPRINT

    Parte a tutta, Sinner, con un break in apertura che taglia le gambe al sudafricano, sotto di due a zero in un amen. Tanto che Jannik ha due palle break per il 3-0 e non perde tempo. Implacabile, liscio come l’olio. Olio bollente per Lloyd che sembra non riuscire a trovare le tenaglie per disinnescare l’ordigno altoatesino. Nel quarto game Harris accenna una reazione, si porta ai vantaggi ma Sinner ha fretta e allunga ancora sul 4-0. A questo punto Lloyd punta a evitare il cappotto però Jannik ha ancora una palla per il 5-0.

     

    Si salva Harris che perderà il primo set 6-2. Ma poteva andargli molto peggio, perché quando gli scambi si allungano lo strapotere dell'altoatesino è quasi inarrestabile. Secondo set che si apre con lo stesso copione e con Jannik che strappa subito il servizio al numero 32 del mondo, allunga 2-0 e deve lottare sempre su ogni punto anche nei suoi fame di servizio.

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    La differenza tra i due è abissale. Di sicuro il sudafricano non è nella sua giornata migliore, mentre di contro l'allievo di Piatti trasforma in oro tutto quello che tocca. Come peso specifico e punteggio. Sul 3-1 ancora 3 palle break per Sinner che vola sul 4-1. Scatto di orgoglio del sudafricano subito dopo, con una palla break che viene immediatamente cancellata dal rosso della Val Pusteria. È il game più lungo e combattuto della partita, Lloyd ha tre volte la possibilità di riprendersi un break ma alla fine è Jannik, piegato in due dalla fatica, a spuntarla. Finisce 6-2 anche il secondo set.

     

    PER IL TITOLO

       Domani Jannik affronterà l’argentino Diego Schwartzman, finalista sul veloce indoor belga nel 2016 e nel 2017, e che ieri ha battuto 6-4 6-0 lo statunitense Jenson Brooksby, n.70 del ranking e protagonista tra un paio di settimane alle Isp Next Gen Finals di Milano.

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