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    ALLE FIJI IL SESSO NON LO FANNO, LO GUARDANO – SULLE ISOLE DEL PACIFICO HANNO UN PROBLEMA CON IL PORNO: SECONDO IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI, 626,13 TERABYTE DI TRAFFICO INTERNET SONO STATI UTILIZZATI, SOLO NELLO SCORSO TRIMESTRE, PER VEDERE MATERIALE PORNOGRAFICO - LE FIJI, PAESE PROFONDAMENTE RELIGIOSO, HANNO UNO DEI TASSI DI UTILIZZO DI INTERNET PIÙ ALTI NEL PACIFICO, MA IL GOVERNO ORA È PREOCCUPATO CHE…


     
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    Estratto dell'articolo di www.abc.net.au

     

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    Alle Fiji hanno un problema con il porno. Il vice primo ministro e ministro delle comunicazioni delle Fiji, Manoa Kamikamica, ha reso noto i dati di uno dei principali fornitori di internet del Paese: 626,13 terabyte di traffico sono stati utilizzati per vedere materiale pornografico nelle isole solo lo scorso trimestre. 

     

    Le Fiji hanno uno dei tassi di utilizzo di Internet più alti nel Pacifico e questo sta causando un problema per il governo che si è messo in testa di fare la guerra al porno. Paese profondamente religioso, le Fiji sono ora alle prese con questioni relative al libero accesso alla pornografia, che sta scatenando un acceso dibattito.

    Alcuni sostengono che l’accesso al porno sia alla base di rapporti sessuali malsani e violenti, in particolare tra le generazioni di giovani. Ma altri sostengono che guardare porno sia parte della vita nella società moderna.

     

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    Ma per Kamikamica esiste una "relazione complessa" tra la pornografia e l'aumento dei crimini sessuali: «Le Fiji si collocano tra i primi 10 paesi della rete del provider per traffico internet verso siti porno. È il momento di una riflessione su un argomento molto complesso».

    Nel 2020, il ministro per le donne, i bambini e la povertà delle Fiji, Lynda Tabuya, ha sollevato preoccupazioni simili sui dati di Google Trends che hanno classificato le Fiji tra i primi 10 paesi al mondo nella ricerca di "porno" e "pornografia". 

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    L’analisi ha dato il via alla nascita di gruppi di difesa come Free Fiji from Porn,  il cui lavoro si concentra sul "parlare apertamente e onestamente della dipendenza dalla pornografia".

    Eppure non tutti sono convinti che il porno sia un problema. Un uomo delle Fiji, che la ABC ha scelto di non identificare per motivi di privacy, è in una chat online con 30 uomini che comunicano quotidianamente sul loro godimento attraverso il porno. Sposato con figli, considerava innocue le sue abitudini online.

     

    «Avere accesso alla pornografia è molto meglio che tradire il proprio partner» ha concluso.

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