DOMENICO MARCHESE per repubblica.it
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Nelle gerarchie di Allegri, la Coppa Italia ha sempre avuto un ruolo fondamentale, visto il grande prestigio e le poche partite necessarie alle big per conquistarla. Ecco perché per la Juventus e per il suo tecnico quella di domani con l'Atalanta è "una finale", in cui l'unico risultato contemplato è il passaggio del turno e l'approdo alla finale vera, quella di Roma. "La Coppa Italia per noi è importante come il campionato" afferma diretto e convinto il tecnico bianconero, che vede nella conquista della coppa nazionale un punto di congiunzione con le grandi del calcio mondiale: "Noi, PSG e Barcellona siamo in corsa per vincere la quarta coppa nazionale di fila".
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Una ristretta elité di cui la Juventus vuole fare parte per scrivere un'altra pagina di storia: per farlo Allegri non potrà contare pienamente su Higuain - "al massimo andrà in panchina, non si è ancora allenato" - mentre Dybala "sarà della partita o dall'inizio o in corso". In porta confermato Buffon, ennesimo tassello che confermerebbe "in gran parte la formazione di domenica" anche se due dubbi permangono: "Uno in difesa e uno a centrocampo", settore in cui "Marchisio ha ottime probabilità di giocare". Essere in lizza su tre fronti è "il risultato che ci eravamo prefissati" per la primavera, ma è necessario "gestire, visto che abbiamo tre partite molto importanti" tra domani, sabato con la Lazio e mercoledì prossimo a Wembley con il Tottenham. Sul campionato, e sul +4 del Napoli dopo la vittoria con il Cagliari, Allegri è sereno: "Abbiamo una partita in meno, nelle ultime 12 partite ne giocheremo 7 in casa. Un bel calendario, si giocherà fino alla fine".
allegri agnelli marotta
"Abbiamo una partita in meno, sabato a Roma con la Lazio giocheremo la sesta trasferta nelle ultime otto partite. Rimarranno 12 partite, di cui ne abbiamo sette in casa, quindi un bel calendario. Detto questo il campionato si giocherà fino all'ultima partita, sarà una bellissima sfida, un bellissimo campionato, l'unico in Europa ancora aperto. Abbiamo la voglia di vincere il settimo Scudetto e soprattutto di confrontarci con una squadra che sta facendo grandissime cose. Però...
Però?
"Domani c'è la Coppa Italia, per noi è un obiettivo importante. Nell'era moderna non c'è stata una squadra che abbia vinto quattro volte di seguito la stessa competizione, quest'anno la possibilità l'abbiamo noi, il PSG e il Barçellona. Quindi domani per noi è come se fosse una finale. Domani abbiamo l'obiettivo di arrivare in finale. Non sarà facile, troveremo un'Atalanta tosta, che ha la voglia di rifarsi dall'uscita dell'Europa e ha una grande chance, quella di arrivare in finale di Coppa Italia".
Partendo comunque dalla vittoria dell'andata...
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"Il risultato dell'andata non conta perché l'1-0 ti dà pochi vantaggi. Domani dobbiamo fare gol, per essere un passo avanti".
Come sta la squadra?
"L'unico che può essere recuperato per la panchina, è Higuain. Khedira sarà a disposizione, fuori rimangono Cuadrado, De Sciglio e Bernardeschi".
Il calendario si infittisce, visto il recupero del match con l'Atalanta. Immagina che Sarri avrebbe fatto un tormentone a parti invertite?
"Ma no, noi dobbiamo pensare esclusivamente a noi. Era importante arrivare a marzo nelle tre competizioni, domani ci sarà la prima partita da dentro o fuori: o raggiungi la finale o esci dalla competizione. Quindi ci ritufferemo nel campionato sabato e poi mercoledì avremo un'altra partita da dentro o fuori. Bisogna giocare tutte le competizioni, alla Juventus è così. Poi quello che pensano gli altri e dicono gli altri a noi non ci cambia niente. Dobbiamo tenere profilo basso, lavorare e cercare di ottenere risultati altrimenti è solo un dispendio di energie mentali. Alla fine quello che conta è scrivere nell'albo il proprio nome, nella vita bisogna essere molto pratici".
Allegri
Marchisio giocherà? A fine stagione andrà via?
"Domani Marchisio ha ottime probabilità di giocare, in linea di massima la formazione potrebbe essere quella di domenica. Per quanto riguarda il futuro, tutti quelli che fanno parte del mondo Juve devono rimanere concentrati sugli obiettivi. Poi a giugno, ognuno deciderà il proprio futuro".
Dybala giocherà dall'inizio? Deve mettere minuti nelle gambe?
"Che abbia bisogno di minuti non c'è nessun dubbio. Domani valuterò. Paulo sarà della partita, o dall'inizio o a partita in corso. Tra l'altro sta molto meglio, ha fatto anche dei buoni allenamenti e abbiamo bisogno di lui sotto l'aspetto tecnico".
I tuoi dubbi quali reparti riguardano?
"Difensore e centrocampista, questi due".
Le scelte dipendono dagli impegni o dall'avversaria, che è la stessa di domenica?
"No, l'Atalanta non è quella di tre giorni fa (sorride). Io devo vedere oggi e sabato, poi abbiamo mercoledì. Abbiamo tre partite importanti che devo cercare di gestire. Quindi dovrò farmi un'idea di quanti minuti può giocare uno domani e di quanti minuti può giocare uno sabato, poi da lì valuterò e deciderò la formazione".
Come risponde a chi parla di avversarie che si 'scansano' di fronte alla Juve dopo lo 0-5 del Napoli a Cagliari?
figo giggs totti
"Fa parte del mondo del calcio, dove tutti dicono la sua, dove qualcuno ogni tanto farebbe meglio a stare zitto. Mi hanno sempre insegnato di ascoltare tutti e poi trarre le conclusioni. Noi dobbiamo fare dei punti e andare avanti. Credo che giocare contro il Napoli ora sia molto difficile e giocare contro la Juventus ora sia molto difficile. Tra l'altro tutte queste polemiche sono andate buttate in un cestino perché domenica non abbiamo giocato e quindi abbiamo risolto i problemi".