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    MACERIE A MACERATA – CARICHE DELLA POLIZIA CONTRO I MANIFESTANTI DI FORZA NUOVA – UNA QUARANTINA DI ATTIVISTI DEL MOVIMENTO GUIDATO DA ROBERTO FIORE HANNO CERCATO DI ENTRARE NELLA CENTRALISSIMA PIAZZA DELLA LIBERTA’ – 6 FERITI – TIMORI PER LE DUE MANIFESTAZIONI DI DOMANI – E SALVINI RINCARA: ''ISLAM INCOSTITUZIONALE''


     
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    macerata macerata

    Paola Di Caro per il Corriere della Sera

     

    Resta infuocata, e se possibile sale ancora di tono, la polemica su Macerata, con la morte della giovane Pamela, l' attentato razzista per mano di Traini e le contrapposte manifestazioni di protesta - che non sono state autorizzate ma che i promotori vogliono tenere comunque - al centro della scena.

    Forte è la tensione per le iniziative annunciate sia da gruppi di destra che di sinistra per protestare gli uni contro la presenza degli immigrati e gli altri contro il fascismo e il razzismo. Ieri si è levato accorato il grido del sindaco Romano Carancini, che chiede a tutti di rinunciare a manifestazioni in città.

     

    Ma se l' Anpi ha già dichiarato che non parteciperà a cortei o sit in e lo stesso farà il Pd, non vogliono rinunciare a manifestare né Forza Nuova, né i movimenti antifascisti, degli studenti, i centri sociali, i circoli Arci e una delegazione di Liberi e uguali (che contesta il ministro Minniti per la volontà di impedire la piazza) che per domani hanno già annunciato una grande mobilitazione contro il fascismo. Si attende di capire come si terrano le proteste, perché il prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, dopo aver ringraziato l' Anpi per la collaborazione ha dichiarato che «eventuali manifestazioni saranno vietate».

    macerata macerata

     

    In serata, intanto, ci sono stati cariche della polizia contro esponenti di Forza Nuova. Gli incidenti sono scoppiati quando una quarantina di attivisti guidati da Roberto Fiore ha cercato di entrare nella centrale piazza della Libertà. Ci sono stati scontri anche con gruppi di estrema sinistra. Il bilancio sarebbe di sei feriti. Venti manifestanti sono stati portati in questura.

     

    A rendere incandescente la polemica politica, invece, è soprattutto Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ieri infatti ha attaccato a tutto campo, assicurando a chi lo ascoltava nel suo tour in Umbria e nelle Marche che «il sacrificio di Pamela, tranquilli, non sarà vano». E inaugurando contestualmente una sorta di battaglia ideologica contro l' Islam che «è incompatibile con i nostri valori e la nostra Costituzione» visto che «il problema dell' Islam è che è una legge, non una religione e nel nome di Dio impone una legge: non voglio che in Italia si insedino persone per cui la donna vale meno dell' uomo».

     

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    Parole che vengono respinte da tutta la sinistra, e da Matteo Renzi. Il segretario del Pd non indica Salvini come «mandante morale» della tentata strage di Traini, ma intanto definisce la tentata strage sicuramente «un atto di razzismo devastante, da condannare con forza, non so se sia terrorismo», poi accusa Salvini di fare «un calcolo elettorale sbagliato e poco serio. Quell' uomo che ha sparato non è per me un uomo della Lega, ma un criminale che va giudicato come persona fisica. Non do la colpa a Salvini, ma quando Salvini dice che il Pd è responsabile io dico che siamo fuori dalla logica, siamo alla follia più totale. Fare una campagna elettorale su questo tema è sbagliato e devastante».

     

    salvini traini salvini traini

    Ma che la tensione sia ormai a livelli altissimi lo dimostra anche la pubblica denuncia di Andrea Orlando, ministro della Giustizia che due giorni fa ha fatto visita ai feriti a Macerata: «Sono andato lì e per questo io e la mia famiglia abbiamo ricevuto offese e minacce. Ma sono stato cresciuto da comandanti partigiani e mi hanno insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione perché al momento buono sono sempre scappati. Non mi fanno paura». E comunque, continua il Guardasigilli «Salvini e Berlusconi sono degli irresponsabili: dare una forma di giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico, è un rischio enorme». Lo stesso Salvini è stato accolto ad Umbertide da uno striscione con la scritta: «Occhio Salvini, stavolta spariamo noi».

     

    Al dibattito partecipa anche Silvio Berlusconi che annuncia una riedizione del piano «Strade sicure» per rassicurare gli italiani che «hanno paura: nessun militare dovrà restare in caserma», tutti nelle città a pattugliare.

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