1 - ROSSA, SI INIZIA SERVONO SEGNALI CONCRETI MA SUBITO...
Estratto dell'articolo di Giorgio Terruzzi per il “Corriere della Sera”
SAINZ VASSEUR LECLERC
Sembra un paradosso: in Bahrein, la tensione dentro casa Ferrari è più alta rispetto all’avvio dello scorso anno. Trattasi di tenere il passo Red Bull subito e bene dopo affannosa ricerca di un equilibrio aerodinamico. Servono segni concreti già ora, per respirare tra le mura di Maranello; per evitare che l’intera F1, in crescita, sia in termini di attenzione, sia sul versante finanziario, offra esiti troppo simili a quelli, monotoni, che hanno segnato la seconda parte del Mondiale 2022.
Anche perché, se dovesse fallire l’assalto Ferrari, per il regno di Verstappen non sono in vista altre minacce, dato il tono Mercedes, indebolito da decine di tecnici fuggiti altrove e da un progetto che inchioda Hamilton all’infelicità. Non è detto che questa SF-23 sia incapace di recuperare macinando chilometri veri. Di certo, gli spifferi che si aprono lungo il perimetro rosso alludono ad un clima non proprio quieto.
SAINZ VASSEUR LECLERC 1
Sul quale pesa l’ansia di Leclerc, emersa nei test quando sono comparsi i primi dati sul rendimento a pieno carico, con un consumo gomme superiore alle attese. Abbastanza da generare una forsennata serie di stravolgimenti dell’assetto, poco utile, sia al programma di lavoro, sia a Charles, preoccupato all’alba di una sfida che non può perdere di nuovo, guai.
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2 - FERRARI ASSALTO AL POTERE
Estratto dell'articolo di Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera”
leclerc ferrari
Ricomincia la movida della Formula 1, quella vera, dopo il ballo in maschera dei test. Ventitré gare e sei sprint race, è un Mondiale extralarge, la sfida è al gigante Max Verstappen. Con le libere di oggi si chiude ufficialmente il campionato delle parole: la Ferrari ne ha spese tante per fissare l’obiettivo. «Migliorare di una posizione, trasformare il sogno in realtà». Cioè conquistare il titolo, ricorda Charles Leclerc.
È reduce da partite di tennis e padel, ha anche spaccato una racchetta per la frustrazione dopo una sconfitta contro il suo preparatore. Una sensazione che si augura di non rivivere in pista. Come il compagno, Carlos Sainz, che «non firmerebbe per un secondo posto». «Perché io alle corse ci vado pensando di poter vincere — ha spiegato lo spagnolo —, mi presento con la voglia e con l’ambizione, ma questo non significa che vinceremo domenica». Rispetto alle dichiarazioni a tutto gas del debutto della nuova monoposto a Fiorano, i toni si sono smorzati un bel po’.
leclerc ferrari
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Vero, dodici mesi fa nel Gp inaugurale la Ferrari aveva aperto con una doppietta, ma poi è appassita sulla distanza.
Lo scenario stavolta sembra ribaltato, la Rossa proverà a sferrare l’attacco al potere per sgretolare le gerarchie fissate sulla carta. Lo ha già fatto in passato: nel 2017, e l’anno seguente, trionfando a Melbourne quando tutti i pronostici erano a favore della Mercedes. Leclerc sa di dover rincorrere: «Da ciò che abbiamo visto la Red Bull ci è un po’ davanti. Ma non abbiamo ancora mostrato tutto. Anche se dovessimo iniziare un po’ indietro abbiamo uomini capaci a Maranello e lo abbiamo dimostrato l’anno scorso con i progressi compiuti, nel 2022 però abbiamo commesso troppi errori: stavolta sono sicuro che potremo riprenderli».
Charles sposa il Vasseur-pensiero secondo il quale «il risultato del primo Gp non cambierà l’esito del Mondiale, che si vinca o si perda».
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