Da gazzetta.it
Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45
“Per me è un inizio di settimana straordinario”. Gabriele Gravina, il presidente della Figc, si gusta i risultati del ritorno in campo del calcio. “ Oltre 15 milioni di italiani hanno visto le semifinali di Coppa Italia, siamo convinti che mercoledì (per la finale) ci sarà un seguito importante - ha dichiarato a Radio Anch’io, su Radio Rai -. Ci stiamo avviando alla normalità.
E’ un messaggio di speranza per tutto il Paese, che vive di questi momenti e che non deve dimenticare tutto quello che abbiamo vissuto. Da questa esperienza drammatica dobbiamo creare le condizioni per migliorare come persone e appassionati di calcio. Manca l’ultimo tassello. Se l’evoluzione positiva della curva epidemiologica lo consentirà, i tifosi negli stadi saranno l’ultimo piccolo tassello per un senso concreto e reale di ritorno alla normalità”.
Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43
Per ora non ci sono ancora scadenze per l’apertura delle porte degli stati anche al pubblico. “Io devo preoccuparmi di garantire, seguendo le indicazioni del Cts, di consentire l’ingresso all’interno degli stadi, poi i rapporti devono gestirli le società. L’auspicio è che ci sia un ritorno alla più assoluta normalità, significherebbe aver superato questo momento di difficoltà. Per ora limitiamoci ad auspicare l’idea di cominciare a far entrare un po’ di tifosi all’interno dei nostri stadi, come sta accadendo nel mondo della cultura, del teatro, sia all’aperto che al chiuso”.
Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41
I TIMORI— Il presidente della Federcalcio ha confessato i timori di non poter tornare a giocare, soprattutto dopo la decisione della Francia di chiudere i campionati. “Col ministro Spadafora abbiamo avuto un rapporto costante e collaborativo, gli devo dare atto che la sua prudenza ci ha consentito di ripartire al momento giusto. Gli devo riconoscere questo senso di responsabilità e questa forma di rispetto per gli italiani”.
E non risparmia una stoccata a Malagò: “Il presidente del Coni ha vissuto questi momenti in maniera distaccata, forse eccessivamente preoccupato dall’idea che la nostra potesse essere l’unica Federazione - fra i giochi a squadre - a ripartire. Questo non ha aiutato il percorso, penso però che avrà avuto le sue buone ragioni”.
LE DONNE— Per Gravina è importante continuare il percorso di crescita del movimento femminile. “Lo stop al calcio femminile? Non si ripartirà da zero, lo garantisco-. Mi è dispiaciuto tantissimo ma vi preannuncio che il 25 in Consiglio federale parleremo a lungo del calcio femminile e mi auguro che, quel giorno, possa esserci una grande sorpresa”.
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