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    ALTRO CHE ALLEATI: IL CENTRODESTRA E’ UNA POLVERIERA - DAL TRENTINO ALLA SARDEGNA, E’ SCONTRO APERTO SULLA SCELTA DEI CANDIDATI - SALVINI STA FACENDO SALTARE TUTTI GLI ACCORDI E FRATELLI D’ITALIA S’INCAZZA - LA MICCIA È STATA ACCESA IN UNA DELLE ULTIME RIUNIONI DI MAGGIORANZA, QUANDO IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA, AVEVA MESSO SUL TAVOLO LA NECESSITÀ DI “RIVEDERE IL METODO” DI SCELTA DEI CANDIDATI, PERCHÉ ERA BASATO SUI CONSENSI PRE-ELETTORALI, QUANDO LA LEGA ERA AL 30 PER CENTO E FRATELLI D'ITALIA NON ANDAVA OLTRE L'8 PER CENTO…


     
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    Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

     

    antonio tajani giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

    A guardarli in questi giorni, si fa fatica a definirli «alleati». Lo scontro tra Lega e Fratelli d'Italia ormai viene portato avanti alla luce del sole, senza particolari remore. D'altronde la tensione politica nel governo continua a salire da mesi e così, a cascata, i dissidi ora esplodono anche nei territori, dove è più difficile nascondere la polvere sotto il tappeto.

    Il primo strappo avviene in Trentino. Il presidente leghista Maurizio Fugatti rompe i patti sulle nomine in giunta e FdI replica uscendo dalla maggioranza, pur garantendo il sostegno esterno.

     

    matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

    Nemmeno 24 ore dopo, in Sardegna, i leghisti appoggiano a sorpresa la ricandidatura del governatore uscente Christian Solinas, sul quale c'erano le note resistenze degli uomini di Giorgia Meloni […] Salvini non si ferma e mette nel mirino anche la Basilicata, Regione guidata da Forza Italia. Il partito azzurro, guidato da Antonio Tajani, per non restare schiacciato punta allora i piedi sulla ricandidatura di Alberto Cirio in Piemonte. […]

    CHRISTIAN SOLINAS CHRISTIAN SOLINAS

     

    un domino incontrollato, in cui la Lega […] sembra voler giocare una sua partita. Anche al costo di uscire dai binari delle trattative […] La miccia è stata accesa in una delle ultime riunioni di maggioranza, quando il ministro e fedelissimo di Meloni, Francesco Lollobrigida, aveva messo sul tavolo la necessità di «rivedere il metodo» di scelta dei candidati, perché in molti territori quel «metodo» era basato sui consensi pre-elettorali, quando la Lega era al 30 per cento e Fratelli d'Italia non andava oltre l'8 per cento.

     

    Maurizio Fugatti Maurizio Fugatti

    […] ora che i pesi si sono ribaltati, per Meloni, va tutto rimesso in discussione. Matteo Salvini, in tutta risposta, alza la testa facendo saltare un accordo dopo l'altro. Tanto che si fa fatica a far rientrare il problema, anche a livello nazionale. I colonnelli vicini a Meloni cercano di minimizzare, «il problema non è Salvini, ma i leghisti che nei territori cercano di mantenere il potere», dice uno dei big del partito. […]

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