Annabel Venning per “Mail On Line”
la vittima evelyn hamilton
In una fredda domenica la chimica di 40 anni Evelyn Hamilton, arrivò a Londra con una valigia. Doveva fermasi solo per la notte, prima di raggiungere il nuovo lavoro da farmacista a Grimsby. Lasciò i bagagli alla pensione di Marylebone, andò a mangiare, e non fece più ritorno.
Quel lunedì, 9 Febbraio 1942 fu trovata in strada, morta, probabilmente strangolata. Aveva la gonna strappata, le mutandine tirate giù, il seno di fuori. Il giorno dopo a Soho fu ritrovata un’altra donna, la 35enne Evelyn Oatley, anche lei strangolata, la gola tagliata, i genitali mutilati con brutalità usando una lametta e un apribottiglie. Era stato lo stesso sadico killer? Scotland Yard pensava di sì. In entrambi i casi l’assassino era mancino e avrebbe creato il panico per sei giorni di sangue, fino a guadagnarsi il soprannome di ‘Blackout Ripper’. Era dal 1888 e da Jack Lo Squartatore che a Londra non regnava così tanto terrore.
Gli omicidi e la ricerca del colpevole sono raccontati nel libro ‘In The Dark’ di Simon Read.
la vittima evelyn oatley,
Evelyn Oatley era una bionda, sposata a un contadino che aveva mollato per seguire le sue aspirazioni di attrice nel West End. Per sbarcare il lunario frequentava uomini più adulti, meno esigenti e aggressivi, fece un’eccezione solo quando in quel febbraio incontrò il bel giovane che la massacrò. Mentre il suo corpo veniva scoperto, lui già cacciava la successiva vittima.
Tempo di guerra e bombardamenti. A Regent’s Park c’era il centro di addestramento per piloti, tra loro spiccava il 28enne Gordon Frederick Cummins, in gamba quanto pretenzioso, diceva di provenire da una famiglia aristocratica, si faceva chiamare ‘il duca’, si vantava delle sue conquiste sessuali, nonostante fosse sposato con Marjorie. Era uno dei tanti che andava a prostitute, ‘la merce del Commando di Piccadilly’ le chiamavano, ma non mostrava comportamenti particolarmente violenti. La notte del 9 febbraio era stato accompagnato a Soho dal cadetto Felix Sampson e si era scelto una certa Laura Denmark. Forse aveva bevuto troppo e fallì il colpo, se ne tornò a Piccadilly e stavolta prese Evelyn Oatley.
il pilota cummins
Dopo meno di 24 ore, tornò a colpire. Andò a letto con Margaret Lowe, signora che batteva in pelliccia, madre di una quindicenne. La mutilò orrendamente. Come sempre, i vicini non sentirono rumori né grida. Il 12 febbraio Cummins offre da bere alla bella Mary Heywood, 32enne nota anche come Greta. Lei aspetta il fidanzato, il Duca le mostra 30 sterline (un migliaio di quelle attuali), Greta rifiuta perché ‘non è quel tipo di ragazza’, ma lo accompagna comunque fuori dal ristorante. A quel punto lui la porta nel vicolo, prova a violentarla, a strangolarla, ma viene interrotto da un guardiano di notte. La ragazza sviene, Cummins scappa però dimentica a terra il suo respiratore con il numero RAF 525987.
apribottiglie usato da cummins
Non contento, il killer quella notte continuò la caccia. Finì nel letto della prostituta Catherine Mulcahy e, quando tentò di soffocarla, lei gli diede un calcio nello stomaco e riuscì ad urlare. Furioso, se ne andò verso Paddington, dove riuscì a strangolare Doris Jouannet e a squartarla con la lametta. Il Duca aveva le ore contate. Gli investigatori avevano identificato il numero del respiratore e a casa di Cummins trovarono oggetti appartenenti alle vittime. Le impronte digitali corrispondevano tutte e il processo fu breve.
il respiratore dello squartatore
Il 25 giugno 1942 fu impiccato, continuando a dichiararsi innocente. Probabilmente, invece, aveva mietuto altre vittime prima di questa settimana. Jack lo Squartatore divenne famoso per aver ucciso cinque donne in tre mesi. Cummins ne uccise quattro in cinque giorni, ben più barbaramente, ma non attirò l’attenzione quanto il suo predecessore vittoriano.
scotland yard in cerca del killer evelyn oatley,