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    ALTRO CHE TREGUA: HAMAS SE NE FREGA DEL PRESSING AMERICANO, MENTRE I CARRI ARMATI ISRAELIANI AVANZANO A RAFAH – PER IL LEADER DELL’ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA PALESTINESE, ISMAIL HANIYEH, UN ACCORDO È POSSIBILE SOLO CON IL RITIRO COMPLETO DELLE TRUPPE ISRAELIANE DA GAZA. COSA CHE NETANYAHU NON ACCETTERÀ MAI – CONTINUA L'ASSALTO A RAFAH, ANCHE CON RAID AEREI. E IL FRONTE NORD CON IL LIBANO È INFUOCATO: HEZBOLLAH HA LANCIATO 50 RAZZI VERSO ISRAELE IN RISPOSTA ALL'UCCISIONE DI UN SUO COMANDANTE...


     
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    1 - MEDIA, I CARRI ARMATI ISRAELIANI AVANZANO A RAFAH

    raid israeliano su rafah 9 raid israeliano su rafah 9

    (ANSA) - I carri armati israeliani sono entrati ieri nella parte occidentale di Rafah, mentre la città è stata sottoposta a un intenso fuoco di elicotteri, droni e artiglieria, in quello che i residenti hanno descritto come uno dei peggiori bombardamenti dell'area finora.

     

    L'assalto a Rafah, scrive il Guardian, ha allontanato più di un milione di palestinesi che vi si erano rifugiati, costringendoli in aree con scarso o nullo accesso a cibo, acqua o ripari. Le Nazioni Unite avvertono che si prevede che più di un milione di persone "dovranno affrontare la morte e la fame entro la metà di luglio".

     

    2 - HAMAS RESPINGE L'INVITO DI BLINKEN HEZBOLLAH-ISRAELE VERSO LA GUERRA

    Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per “la Stampa”

     

    JAKE SULLIVAN - BENJAMIN NETANYAHU JAKE SULLIVAN - BENJAMIN NETANYAHU

    È ancora lunga e tortuosa la strada per arrivare a un accordo tra Israele ed Hamas. Nonostante le pressioni degli Stati Uniti e la mediazione continua di Qatar ed Egitto, le posizioni appaiono ancora troppo divergenti. Il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, parlando ieri alla stampa durante il G7 in Puglia, ha dichiarato che l'obiettivo resta quello di colmare le lacune con Hamas per evitare un nuovo stallo nelle negoziazioni.

     

    Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, aveva detto mercoledì che le proposte di cambiamento avanzate da Hamas alla proposta sostenuta dagli Stati Uniti sono per lo più impraticabili per Israele.

     

    Ismail Haniyeh Ismail Haniyeh

    Non lo sono però per Hamas che, tramite il suo leader politico, Ismail Haniyeh, ha fatto anzi sapere che gli emendamenti richiesti alla proposta americana non sono «significativi» e includono in ogni caso il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza.

     

    […]

     

    L'organizzazione che governa Gaza inoltre vuole che siano individuati 100 palestinesi condannati a lungo termine da rilasciare dalle carceri israeliane, ipotesi bocciata da Israele. La questione principale che complica i negoziati è che il gruppo palestinese chiede in anticipo la garanzia israeliana che verrà accettato un cessate il fuoco permanente; il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha invece ripetutamente affermato che Israele non accetterà un accordo che ponga fine alla guerra prima che le capacità di governo e militari di Hamas vengano smantellate del tutto.

     

    strage di civili a rafah 1 strage di civili a rafah 1

    Resta caldissimo il confine Nord con il Libano, tanto da spingere il governo israeliano a riunire ieri sera il gabinetto di guerra. In risposta all'uccisione di uno dei suoi comandanti, Sami Taleb Abdullah, ieri dal Libano Hezbollah ha lanciato una cinquantina di razzi verso Israele, in aggiunta agli oltre duecento del giorno precedente, diversi dei quali sono stati intercettati, mentre altri hanno avuto un impatto sul terreno, provocando alcuni incendi e ferendo leggermente due persone nella regione del Golan. I lanci sono stati rivendicati da Hezbollah che ha fatto sapere di aver preso di mira diverse basi militari.

     

    BENJAMIN NETANYAHU - JAKE SULLIVAN BENJAMIN NETANYAHU - JAKE SULLIVAN

    La risposta di Israele non si è fatta attendere: caccia israeliani hanno colpito obiettivi di Hezbollah nella zona sud del Libano. Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per un'escalation nell'area che, secondo quanto ha dichiarato alla stampa un alto funzionario americano, potrebbe portare a una guerra totale.

     

    E mentre ai più alti livelli si discute di accordi e clausole, i combattimenti a Gaza continuano. Secondo fonti palestinesi, l'agenzia Wafa prima di tutto, ieri ci sarebbero stati pesanti attacchi sia aerei che terrestri nella zona di Al-Mawasi, dove sono accampati la maggior parte dei rifugiati e che sarebbe considerata zona sicura. Notizia poi smentita dall'esercito israeliano. Distrutto un tunnel, che veniva utilizzato dai miliziani di Hamas, lungo 800 metri e profondo 30 metri, nella zona centrale di Gaza. Bombardamenti anche a Rafah.

     

    strage di civili a rafah 3 strage di civili a rafah 3

    In tutta la Striscia, è sempre alto il pericolo di malnutrizione. Per l'Onu, almeno 3 mila minori ne sono a rischio. A Gaza, resta centrale il tema degli aiuti. L'Unrwa ha denunciato che le autorità israeliane spesso le impediscono di fornire aiuti e ostacolano le sue operazioni nel territorio.

     

    «Riceviamo pochissime risposte positive alle nostre richieste di consegna di aiuti e di permessi per circolare all'interno di Gaza», ha affermato Tamara Alrifai, direttrice delle relazioni esterne dell'Unrwa. Secondo la Alrifai, benchè l'organizzazione abbia mantenuto i contatti con il Cogat, l'ente israeliano che supervisiona i territori palestinesi e si coordina con i gruppi umanitari, «questo contatto non sempre porta risultati positivi, come possiamo vedere dagli ostacoli che abbiamo alla consegna e alla nostra capacità di ricevere aiuti».

    Ismail Haniyeh Ismail Haniyeh

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