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    FUORTES, “UOMO LIBERO” SENZA NIENTE IN MANO – SI E' DIMESSO DA AD RAI QUANDO HA CAPITO CHE ANCHE IL POSTO DI SOVRINTENDENTE AL SAN CARLO DI NAPOLI E' SVANITO PER RAGIONI BURO-POLITICHE E HA FATTO SAPERE AL MINISTRO SANGIULIANO DI NON ESSERE INTERESSATO DI GUIDARE IL PIU' ANTICO TEATRO LIRICO D'EUROPA - NELLE PROSSIME ORE L’ATTUALE SOVRINTENDENTE LISSNER METTERÀ A PUNTO CON I SUOI AVVOCATI UNA LINEA DIFENSIVA “SENZA SCONTI” (FACILE VISTO CHE IL DECRETO E' STATO SCRITTO CON I PIEDI...)


     
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    Estratto dell'articolo di Federico Monga per lastampa.it

     

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     Il sovrintendente Stephan Lissner che annuncia fuoco e fiamme. Un decreto tutto da scrivere sul filo del rasoio delle costituzionalità. Un consiglio di indirizzo, a Napoli diviso al suo interno. Ecco perché la strada che doveva portare Carlo Fuortes al Teatro di San Carlo nelle ultime ore si è fatta molto ingarbugliata, quasi impossibile. Così ingarbugliata che il dimissionario amministratore delegato della Rai ha fatto sapere di non essere interessato alla guida del più antico teatro lirico d’Europa.

     

    Nelle prossime ore Lissner metterà a punto con i suoi due avvocati una linea difensiva che annuncia “senza sconti”. «Abbiamo molte carte in mano» che verranno rese note in «una conferenza stampa il giorno dopo la pubblicazione del decreto.

     

    Ci sarà da divertirsi “. Sia sul fronte risarcimento danni grazie a un “contratto blindato” da 240 mila euro all’anno (Lissner è sia sovrintendente che direttore artistico) più un appartamento di rappresentanza nel centro storico, sia sul fronte della “palese – ne è convinto Lissner- incostituzionalità” che potrebbe portare non solo a sospendere la decadenza ma anche a bloccare il suo successore con il risultato di paralizzare l’attività del San Carlo.

     

    Fuortes, da manager di lunga esperienza e approfondite conoscenze giuridiche, ha manifestato in queste ore tutti i suoi dubbi anche con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sulla possibilità di scrivere un testo a prova di tribunali, a partire dalla retroattività del decreto che vuole impedire a chi ha superato i 70 anni di ricoprire l’incarico di sovrintendente nei teatri lirici italiani.

    stephane lissner stephane lissner

     

    Fuortes, infine, conosce bene e da anni l’ambiente politico attorno al San Carlo dove tra i grandi azionisti del teatro sgambetti, veleni, ripicche e scontri a petto nudo sono all’ordine del giorno .

     

    Non è un mistero che il governatore De Luca, maggior finanziatore ma senza potere di veto, non veda l’ora, sono parole sue, di “prendere a pedate Lissner”. «Se qualcuno immagina di concepire il Teatro San Carlo come bottega privata si sbaglia. Il tempo dei ricatti è finito».

     

    Il clima è questo tra regione e sovrintendente. Non è altrettanto certo però che il governatore abbia altre mire per quella poltrona. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che invece, statuto alla mano, è il dominus della nomina ha difeso Lissner a spada tratta convinto dai buoni risultati economici e di immagine del teatro soprattutto tra il pubblico internazionale

    sangiuliano lissner sangiuliano lissner carlo fuortes foto di bacco (2) carlo fuortes foto di bacco (2) IL BUIO OLTRE LA RAI - VIGNETTA BY MACONDO IL BUIO OLTRE LA RAI - VIGNETTA BY MACONDO

     

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