Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera”
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
Alvaro Vitali non è morto, e non si parla per metafore. L' attore - 67 anni, ottima salute e parecchi scongiuri - è stato dato per defunto anche ieri, con un annuncio che ormai è quasi una formula, visto che ciclicamente compare sul web, più o meno uguale: «È morto pochi minuti fa il simpaticissimo Alvaro Vitali. Salutiamo con affetto Pierino...». E via dicendo. Tanto basta per scatenare l' allarme collettivo di legioni di fan che - con tutta probabilità - sono più affezionati a Pierino che a molti parenti.
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
Dunque, signor Vitali, possiamo rassicurarli? È sicuro di non essere morto?
«No, no, sto benissimo. Però mi piacerebbe sapere di cosa sono morto stavolta: ogni anno c' è una ragione nuova. Stavolta cosa mi è successo?».
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
Sorvoliamo sui dettagli. Le dà fastidio questa cosa?
«Più che altro non capisco perché questa persona, dal 2010, esce con questa storia».
Come mai pensa si tratti sempre della stessa persona?
«Il messaggio di addio è praticamente sempre uguale. In passato la Polizia Postale era riuscita a oscurare quelle pagine e questo signore è stato calmo per un po'. Ora è tornato».
STEFANIA CORONA E ALVARO VITALI
Però lei non si arrabbia?
«In generale mi diverto, ma una parte di fastidio c'è. Tipo quando parenti o amici iniziano a chiamare, specie mia moglie. Alza il telefono e si sente dire: "Stefania come stai?".
"Benissimo, perché?". E poi capiamo. Ad esempio poco fa mi hanno telefonato i Cugini di campagna... non sapevano se farlo o no, erano preoccupati. Se è vero che porta bene, che allunga la vita, allora camperò almeno cent' anni».
ALVARO VITALI IN PIERINO
Il lato positivo, volendo, è avere la certezza che mancherebbe a molte persone. Vale come consolazione?
«Beh sì. Vedo sul web gente che ci resta malissimo: "Ma come, l'ho visto proprio ieri in tv!". Ogni volta mi rendo conto che in moltissimi mi vogliono davvero bene. Sono contento che sono vivo e lo vedo».
E non la vorrebbero vedere di nuovo in qualche film?
«Sì, lo penso anche io. Ma forse per il cinema sono morto davvero. Non mi chiamano più e non mi spiego il perché. Vedo poi tante fiction in cui potrei recitare... Ho scritto anche una nuova sceneggiatura, la mostro ai produttori, pare piacere, poi spariscono. Non so, c'è un blocco, non capisco».
ALVARO VITALI
Di cosa parla questo nuovo film che ha scritto?
«È il ritorno di Pierino, che non è più a scuola, vista la mia età. Si è fatto frate, fra Pierino, e sta vicino ai ragazzi, li convince a studiare, al contrario di lui. È divertente. Oggi ho un altro incontro, speriamo».
Con tutti i suoi film, non potrebbe vivere di rendita?
«Non sono ricco come si potrebbe pensare. Sto bene, ma i soldi sono finiti. Mi davano uno stipendio per girare 5 o 6 film all'anno. La paga era buona ma era quella, fine. Ci sono anni, poi, in cui non lavori, non è tutto semplice. Ma la mia voglia di tornare a recitare è anche per tutte le persone che me lo chiedono».
ALVARO VITALI
È vero che la chiamano anche a matrimoni, cresime...
«Sì, come regalo vogliono Pierino. A volte devo solo stare seduto al tavolo, mi guardano, alcuni si avvicinano, mi toccano... io dico: "Ehi, sono vero, non un cartone animato"».
Cosa vuole dire alla persona che la dà per morta?
«Che non muoio, se ne faccia una ragione. E se proprio deve farmi morire, almeno non scelga le 12 come orario. Preferirei dopo pranzo».
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