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    ALEXA, MA CHE TI SEI RINCOGLIONITA? – AMAZON FINISCE NEI GUAI DOPO CHE L'ASSISTENTE VOCALE HA “SFIDATO” UNA BAMBINA DI 10 ANNI A INSERIRE UNA MONETA NELLA PRESA ELETTRICA – È LA COSIDDETTA “PENNY CHALLENGE” UNA PERICOLOSISSIMA SFIDA SOCIAL CHE CIRCOLAVA SU TIKTOK E ALTRI SOCIAL MEDIA L’ANNO SCORSO - PER FORTUNA ERA PRESENTE ANCHE LA MADRE, CHE HA EVITATO LA TRAGEDIA… - VIDEO


     
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    Da “il Giornale”

     

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    Amazon ha dovuto aggiornare in fretta e furia il software del suo assistente vocale, Alexa, perchè avrebbe «sfidato» una bambina di 10 anni a toccare con una moneta i poli di una spina della corrente inserita a metà. Il suggerimento è arrivato dopo che la bambina ha chiesto ad Alexa una «sfida da fare». 

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    «Inserisci un caricabatterie del telefono circa a metà in una presa a muro, poi tocca con una moneta i poli esposti», avrebbe risposto l'apparecchio di Amazon, considerato una delle applicazioni più avanzate dei sistemi di intelligenza artificiale, secondo quanto riportato dalla Bbc. Il fatto sarebbe successo nello stato di New York, negli Usa. 

     

    Amazon ha fatto sapere di aver «corretto l'errore» appena è venuta a conoscenza dell'accaduto. La madre della ragazza, Kristin Livdahl, ha raccontato l'incidente su Twitter, scrivendo: «Ci stavamo sifdando in alcune prove fisiche, seguendo un insegnante di educazione fisica su YouTube. Fuori c'era brutto tempo. La bambina però voleva un'altra sfida». E lo ha chiesto a Echo lo speaker vocale di Alexa, che le ha suggerito di partecipare a una delle cosiddette «challenge» che aveva «trovato sul web». 

     

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    L'attività proposta, nota come «la sfida del penny», è piuttosto popolare e ha iniziato a circolare su TikTok e social circa un anno fa. Molti metalli conducono l'elettricità e inserirli in prese elettriche in tensione può causare scosse elettriche, incendi e altri danni. La presenza della madre ha evitato che la bambina accettasse la proposta e che dalla situazione nascessero danni irreparabili. 

     

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    Non è, quello raccontato fin qui, il primo caso in cui la tecnologia mostra dalle falle imprevedibili e pericolose. Nel mese di ottobre un utilizzatore aveva denunciato sul web che Google, il motore di ricerca di gran lunga dominante sul mercato, dava informazioni sbagliate e potenzialmente perfino letali se gli si chiedeva cosa fare di fronte a una persona che aveva le convulsioni. 

     

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    Anzichè indirizzare il navigatore sulla pagina corretta mostrava la pagina in cui in realtà si spiegava che cosa «non» bisognava fare in caso di convulsioni. Il sito specializzato in tecnologia The Verge confermò a suo tempo la denuncia dell'utente, aggiungendo però che nel frattempo l'errore era stato corretto. Sempre su Google, secondo alcune denunce venivano indicati rimedi per l'ipertensione per chi al contrario soffriva di cali di pressione. 

     

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    In altri casi Alexa è stata accusata di aver amplificato i timori e le voci di stragi di massa nelle scuole americane (è capitato anche che le scuole interessate abbiano chiuso in via precauzionale). Secondo quanto ricostruito l'inconveniente sarebbe nato da alcuni video in cui la minaccia veniva discussa dagli studenti delle scuole coinvolte. 

     

    L'algoritmo di Alexa avrebbe recepito la parte descrittiva senza cogliere il contesto, in cui si parlava di minacce solo riferite ed eventuali. Il risultato sarebbe stato dunque quello di presentare un timore come un fatto.

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