netanyahu
Il governo non ha in programma lo spostamento dell'ambasciata italiana in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Nonostante l'apertura del leader della Lega Matteo Salvini, dalla Farnesina arriva una indicazione chiara: "L'argomento non è in agenda". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una intervista a Repubblica, alla vigilia dell'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha lanciato la proposta: "Credo sia venuto il momento per Roma di riconoscere Gerusalemme come capitale". Raccogliendo subito il plauso del ministro Salvini: "Dico convintamente sì a Gerusalemme capitale di Israele, nel nome della pace, della storia e della verità".
Da Palazzo Chigi e dai principali esponenti di Fratelli d'Italia arriva un sostanziale "no comment". Dal ministero degli Esteri guidato da Antonio Tajani dicono in maniera netta che "l'ambasciata non sarà spostata".
salvini meloni
Sul fronte dell'opposizione, aperture arrivano da Azione di Carlo Calenda con la deputata Naike Gruppioni, componente della commissione Esteri alla Camera, che dice: "Comprendo molto bene la richiesta del primo ministro Netanyahu, su questo tema si dovrà esprimere il Parlamento, perché è una questione che riguarda tutti e non una parte politica. Ciò che però è certo e su cui dobbiamo trasversalmente rassicurare il primo ministro è che l'Italia è e resta al fianco di Israele e del suo popolo, affermando con forza il suo pieno diritto ad esistere e difendersi. Così come è fondamentale un grande impegno dell'Italia e di tutti i nostri partner internazionali per garantire la piena sicurezza di Israele e una vita serena in sicurezza ai suoi cittadini".
(…)