Maria Giovanna Maglie per Dagospia
mueller trump
Com'è finita l’inchiesta Russiagate che doveva portare alla cacciata con ignominia dell'usurpatore Donald Trump? “Nessuna collusione, nessun ostruzionismo, completo e totale scagionamento, l'America resta grande”. No Collusion, No Obstruction, Complete and Total EXONERATION. KEEP AMERICA GREAT! Tweet di domenica.
Anche noi di Dagospia siamo grandi e ce lo possiamo dire, passato il weekend in cui abbiamo taciuto, proprio come Donald Trump. Lui ha giocato a golf, godendosi l'arietta tiepida della Florida e annusando, da quello squalo che è, il sangue delle ferite degli avversari sconfitti.
Noi a golf non giochiamo ma quante volte l'abbiamo scritto che l'intera indagine denominata Russia Gate era basata sul nulla e che a nulla sarebbe arrivata dopo aver sparso dubbi, sospetti, calunnie, insinuazioni sul presidente degli Stati Uniti?.
donald trump hamburger 3
E quante volte avete letto titoli del tipo “Trump trema”, la Casa Bianca in frantumi,” “il cerchio si stringe intorno a Trump”? Fino all'ultimo, fino alla mattina di venerdi’ in cui il procuratore speciale Robert Mueller ha chiuso l'inchiesta e l'ha inviata al dipartimento di Giustizia. Il Donald vittorioso finalmente dopo due anni di attacchi calunniosi - poche cose sono gravi come accusare un presidente di tradimento e cospirazione con la Russia- ha anche usato toni patriottici e pacati, presidenziali, nel commentare la conclusione dell'indagine
“No matter your ideologies or your loyalties, this is a good day for America. No American conspired to cooperate with Russia in its efforts to interfere with the 2016 election, according to Robert Mueller, and that is good.” @BretBaier @FoxNews
DONALD TRUMP
Non importa la vostra ideologia o le vostre appartenenze, questo è un giorno importante per l'America. Nessun americano ha cospirato con la Russia negli sforzi di interferire nelle elezioni del 2016, secondo Robert Mueller, e questo è positivo.
Poi la notizia:
“The Special Counsel did not find that the Trump Campaign, or anyone associated with it, conspired or coordinated with the Russian Government in these efforts, despite multiple offers from Russian-affiliated individuals to assist the Trump Campaign.”
brett kavanaugh mueller
Il consigliere speciale non ha trovato prove che la campagna Trump o chiunque associato con essa cospirasse o tramasse col governo Russo in questi sforzi, nonostante numerose offerte da parte di individui affiliati ai russi di assistere la campagna Trump.
Nella serata di domenica Donald il vittorioso si è andato scaldando nelle reazioni, e alla fine, prima di salire sull'aereo che lo riportava alla Casa Bianca dal suo Buen Retiro in Florida, ha ricordato rabbiosamente quanta gente è stata attaccata e ferita e ha in qualche modo giurato che si vendicherà.
roger stone donald trump
Operation Russia Gate, qualche cifra.
Costo: piu' di 25 milioni di dollari. 19 Avvocati, 40 Agenti, analisti, analisti legali contabili, piu' altri professionisti. 2.800 mandati di comparizione, 500 mandati di perquisizione, 230 ordini di consegna di materiale, 50 ordini di consegna di dati telefonici, 13 richieste a Paesi stranieri e piu' di 500 testimoni.
Articoli a sostegno della tesi della collusione, cioè del tradimento del presidente, che si sarebbe servito delle trame russe e degli interventi sui social, e dei soldi messi a disposizione da Mosca, per sconfiggere illegalmente l'avversaria Hillary Clinton, e quindi sarebbe stato meritevole di procedura di impeachment.
Solo negli ultimi sei mesi, da settembre 2018:
Washington Post: 1,184
ROBERT MUELLER
The New York Times: 1,156
CNN: 1,965
MSNBC: 4,202
Ovvero una media di 13 articoli al giorno per giornale o canale TV, tutti sostenuti da una unica tesi: il procuratore speciale sta raccogliendo prove terribili e le persone messe sotto processo, anche se i loro reati nulla hanno a che fare con la campagna elettorale, stanno collaborando e raccontando tutto.
donald trump
Sarà bene ricordare che per i media americani mainstream e per quelli italiani naturalmente la collusione di Trump con la Russia non era un'accusa da dimostrare, era una certezza sostenuta dal Teorema dell'amicizia ambigua tra Trump e Putin, dal postulato secondo il quale la Russia possedeva materiale ricattatorio sul presidente americano.
maria giovanna maglie 3
L’ombra costante e continua del Russia Gate ha influenzato e inficiato l'intera azione del governo americano e i suoi rapporti internazionali in questi anni. Se sei nelle mani di Putin come puoi essere autorevole? Se sei ricattato dalla Russia come puoi dire all'Unione europea che le politiche sui dazi devono essere concordate e corrette? Figurarsi se puoi chiedere che i membri della NATO paghino la giusta quota per pretendere di essere uniti nella difesa Atlantica.
mike pence donald trump nancy pelosi
Sono state danneggiate le relazioni internazionali come l'azione e l'agenda nazionale, in queste condizioni, praticamente con le mani legate dietro la schiena, Donald Trump governato per 2 anni e ha affrontato le delicate elezioni di midterm, metà mandato, quando si rinnova l'intera Camera bassa e un terzo del Senato, oltre a un alto numero di governatori, come è stato nel 2018.
Alla fine non c'era niente. Dopo due anni di indagine, nessuna collusione è emersa: nulla, o potete giurare che chi ha speso tanto tempo e tanti soldi si sarebbe attaccato anche al minimo pretesto.
maria giovanna maglie 2
Di cosa si è discusso, dunque, negli ultimi anni? Su quali basi numerose ipotesi sono state enunciate? Per essere brutali, con quale faccia tosta il procuratore speciale e’ andato avanti così a lungo?
In realtà il perché si capisce molto bene ascoltando la rabbia delle reazioni degli esponenti democratici e dei media liberal di questi giorni. Non ci vogliono proprio stare e se la prendono anche con lui, con il procuratore speciale, che alla fine ha ceduto le armi e ha rinunciato all'incriminazione del presidente. Tanto la lezione non gli servirà, ne’ ai politici ne’ ai media, che pure dovrebbero in queste ore recitare un doloroso mea culpa.
donald trump vladimir putin
A Robert Mueller resterà attaccata l'etichetta di codardo, così lo ha definito il professore di Harvard e famoso avvocato Alan Dershowitz, uno che non ha mai accettato di entrare nella folla dei faziosi ultra’, e per questo ha pagato un alto prezzo da democratico ed elettore della Clinton.
Non c'è solo Mueller, il deep state ci ha dato dentro per far fuori Donald Trump, e in mezzo c'è tutta la corte della Clinton e dei Clinton, e tutta quella di Barack Obama, non certo e non solo collaboratori di Trump
Vi elenco i personaggi sui quali si è indagato ma anche quelli sui quali sarebbe stato il caso di indagare, e che hanno inquinato il Russia Gate prima e durante
Loretta Lynch: Ministro della Giustizia che si incontra di nascosto in un hangar dell'aereoporto di Phoenix con Bill Clinton per assicurare che Hillary venisse "scagionata" dallo scandalo delle e-mail.
russiagate Comey
Sally Yates: vice al Ministero di Giustizia della Lynch e reggente per un breve periodo. Licenziata da Trump per non voler eseguire il famoso "ban" degli immigrati da Paesi sospetti. Fu lei a denunciare il generale Flynn.
- Susan Rice: Capo della Sicurezza Nazionale di Obama. Ordinò' di rendere noti i nomi di alcuni dei cittadini USA coinvolti nelle indagine segreta sulla "collusione".
- James Comey, direttore dell'FBI che scagiono' la Clinton. Licenziato.
loretta lynch
- Robert Mueller: ex capo dell'FBI, quando Comey era suo Vice. Poi nominato Special Counsel per l'indagine Russiagate.
- Andrew McCabe: numero due dell'FBI , cospira contro Trump, si capisce dai messaggi che scambia con Strozk e Page. Licenziato nel 2018.
- Jill McCabe: moglie di Adrew, candidata democratica, che riceve dalla campagna Clinton 600.000 dollari per la sua campagna.
- Peter Strozk: Capo della sezione controspionaggio dell'FBI, a capo dell'inchiesta sulla Clinton e poi collaboratore di Mueller, Special Counsel, nell'indagine su Trump.Anche lui che scambia messaggi chiaramente anti Trump con Mccabe e con la Page sua amante a proposito dell'indagine su Trump. Licenziato nel 2018.
sergey kislyak
- Lisa Page: Agente FBI, scambia messaggi anti Trump con Mccabe e con Strozk, ilsuo amante,a proposito dell'indagine su Trump. Licenziata nel 2018.
- Bruce Orr: Vice direttore associato del Dipartimento di Giustizia che fornisce il "Dossier" alla stampa e a politici. Si incontra piu' volte anche a Londra con Christopher Steele di Fusion GPS.
- Nellie Ohr: moglie di Bruce che lavorava per Simpson alla Fusion GPS.
- Glenn R. Simpson: titolare della FUSION GPS ditta che commissiona e costruisce dossier incriminanti imbarazzanti sui politici non solo in USA, coinvolta in affari con vari paesi inclusi alcuni del Sud America. Creò il famoso Dossier farlocco su Trump.
MICHAEL FLYNN
- Christopher Steele: ex agente di MI6 che crea il Dossier su Trump con i suoi contatti legati all'Intelligence Russa.
- Marc Elias dell'ufficio legale Perkins Coie che commissiona per 6 milioni di dollari in nome e per conto della Campagna Clinton e del Partito democratico il Dossier a Simpson.
- Michael Flynn: capo della sicurezza nazionale di Trump per un solomese, accusato di essere lobbista con la sua Flynn Intel Group assime al figlio per paesi stranieri nel 2015-2016 senza dichiaralo nell'apposito registro. Indagato.
- John Podesta: capo della Campagna Clinton. titolare assieme al fratello della omonima societa' Podesta Group, noti lobbisti di Washington associati allo studio Manafort per contatti con l'Uzbekistan tra altri paesi esteri.
DONALD TRUMP MICHAEL FLYNN
- Tony Podesta: Fratello di John e titolare assieme a lui della omonima societa' .
- Paul Manafort: Capo per tre mesi della campagna Trump, titolare della Black, Manafort and Stone i Condannato per evasione fiscale, associazione a delinquere, truffa bancaria per gli anni 2013/15.
- Roger Stone: amico di Trump, titolare della Black, Manafort and Stone, associati allo studio Podesta nel 2015 per contatti con l'Uzbekistan tra altri paesi esteri. Indagato
Tra i commenti desolati di quelli che credevano di vedere Donald Trump cacciato con ignominia, spiccano titoli sul regalo che il procuratore speciale ha fatto al presidente in vista della rielezione del 2020 concludendo l'inchiesta e scagionando lo. Dopo 2 anni di martellamento hanno il coraggio di chiamarlo proprio così, un regalo. Ammettiamo che sia davvero un assist per la rielezione di Trump, non è stato certo lui a chiederlo.