Stefano Boldrini per la Gazzetta dello Sport
Crystal Palace-Bournemouth amazon
Crystal Palace-Bournemouth, non proprio la crema della Premier, ha aperto ieri una nuova frontiera: il calcio su Amazon Prime Video in diretta streaming. La gara è stata la prima in assoluto trasmessa dal colosso del commercio elettronico Usa.
I tifosi delle due squadre e gli appassionati del torneo inglese si sono collegati con il computer, il tablet o il telefono cellulare. Per 30 giorni, Boxing Day compreso, l' utenza sarà gratis - ma è necessario dare il numero della carta di credito -, poi scatterà l' abbonamento, prezzo mensile di 7,99 sterline, 9 euro e 37 centesimi al cambio attuale.
Amazon ha acquistato i diritti per l' emissione di 20 match, pagando 90 milioni di pound: 105,5 milioni di euro che potrebbero inaugurare una nuova era di profitti per l' azienda di Seattle e inserire in pianta stabile una nuova piattaforma nel business dei diritti tv. Si allarga il giro degli affari e la Premier, ancora alla ricerca di un amministratore delegato dopo le dimissioni di David Pensel - doveva insediarsi il prossimo febbraio ed è la terza persona che ha rinunciato dopo Susanna Dinnage e Tim Davie -, sta perlustrando con Amazon una nuova via per incrementare i ricavi.
la premier su amazon
L' azienda statunitense ha reclutato per queste 20 gare ben 43 commentatori, alcuni dei quali sono ex calciatori e volti conosciuti dell' informazione sportiva: gli ex centravanti inglesi Shearer e Crouch, l' ex allenatore Redknapp, l' ex attaccante Berbatov, il c.t. del Belgio Martinez, l' ex giocatrice della Juve Eniola Aluko, l' ex centrocampista olandese Nigel De Jong, la giornalista Bbc Gabby Logan. Tra opinionisti e conduttori, un esercito di 52 persone, con uno studio centrale.
Crystal Palace-Bournemouth, per il grande esordio, ha avuto un presentatore (Eilidh Barbour), due conduttori (Guy Mowbray e Jermaine Jenas), tre esperti (Michael Owen, Eniola Aluko e Lee Dixon), un giornalista (Mark Saggers).
Investimenti pesanti, nomi importanti, la cura dei dettagli: ora servono le risposte del mercato e considerato che la visione delle partite sarà gratis per queste venti gare, l' effetto ritorno dovrebbe essere assicurato. Il problema, semmai, è dopo, quando milioni di appassionati di calcio si ritroveranno a fare due conti.
amazon premier
Fino alla scorsa stagione, il football d' Oltremanica veniva trasmesso da due tv, Sky Uk e Bt Sport. Con l' entrata in vigore del nuovo contratto, il calcio si spalma in tre piattaforme. Lo spezzatino 2019-20 prevede 128 match su Sky Uk, 52 su Bt Sport e 20 via Amazon. I tifosi pagavano fino a ieri due abbonamenti, per un costo mensile medio di 160 sterline, 187,5 euro. Se gli utenti sceglieranno fra un mese anche l' opzione Amazon, si arriverà a 167,99 pound, 197 euro.
jeff bezos
Cifre importanti e non a caso ieri il Guardian ha scelto questo titolo: «L' arrivo di Amazon in Premier League ha un costo». E questo costo sarà a carico di milioni di persone. Benvenuti nel grande bazar globale, osserva il Guardian. Con Amazon si allarga il circuito, si diversifica la fruizione dell' evento e la Premier trova nuove forme di sostegno.
jeff bezos
Con le due piattaforme precedenti, più la vendita dei diritti internazionali, forse era stato raggiunto il tetto massimo degli introiti. Andare oltre non era e non è probabilmente possibile: lo sbarco di Amazon è ossigeno puro. Lo stesso nome scelto dal grande boss Jeff Bezos per la sua azienda, ispirato dal Rio delle Amazzoni, ha un valore simbolico, al netto dei disastri ambientali degli ultimi tempi. La verità è che la corsa al rialzo continua: aumentano i costi dei trasferimenti dei campioni, s' impennano i salari e per evitare che il sistema collassi bisogna perlustrare nuove strade.
L' America è il modello da seguire e la Gran Bretagna, per affinità linguistiche, politiche e culturali, è sempre stata il Paese più pronto a battere la via statunitense. Negli anni Settanta furono acquistati i diritti tv per trasmettere nel Regno Unito le partite della North American Soccer League, campionato all' epoca inguardabile. Le parti si sono rovesciate: ora è l' America che compra la Premier, ma sono la filosofia statunitense e il colosso Amazon a imporre in ogni caso le nuove regole del gioco.
L' allargamento dei sistemi di fruizione dell' evento rischia però d' intaccare il sacro moloch delle presenze negli stadi, ancora elevate nel Regno Unito. Negli Usa, l' utenza mobile, via smartphone e tablet, ha diminuito gli spettatori live in sport popolari come baseball e basket. Accadrà lo stesso in Gran Bretagna nel calcio?
klopp guardiola 12