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«Los matamos a todos» («ammazziamoli tutti»). Tre uomini, di origine salvadoregna, di 22, 23 e 32 anni e con precedenti, hanno aggredito a calci e pugni e minacciato cinque agenti di polizia ala stazione della metropolitana di Cadorna a Milano. Sono stati arrestati martedì sera, dopo aver seminato il panico in metrò, con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata a pubblico ufficiale e lesioni personali.
I poliziotti sono finiti in ospedale, sono stati medicati ma non hanno riportato ferite gravi. Gli aggressori, secondo le prime indagini, non appartengono a nessuna banda (pandilla).
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La dinamica
L’allarme è scattato alle 18.55, quando gli uomini della sicurezza di Atm hanno chiesto l’intervento della polizia per la presenza di tre ragazzi che continuavano a infastidire i viaggiatori. All’arrivo dei poliziotti della Polmetro, i tre hanno rifiutato di farsi identificare e hanno cominciato a minacciare gli agenti - che hanno chiesto i rinforzi -, avvicinandosi sempre di più.
Il 32enne ha urlato «Los matamos a todos» e assieme al 23enne ha iniziato a colpire gli agenti con calci e pugni. A quel punto è intervenuto anche il 22enne che ha estratto dai pantaloni una barra in marmo con la quale ha cercato di aggredire i poliziotti che alla fine sono riusciti a fermare e ammanettare i tre. Cinque agenti sono finiti all’ospedale Fatebenefratelli, curati per contusioni multiple per poi essere dimessi.
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Nella stessa struttura è finito anche il 32enne, che nello scontro ha riportato ferite guaribili in tre giorni. I tre salvadoregni sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Questua e saranno processati per direttissima.
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