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    AMMESSO E NON CONCESSO – MATTEO SALVINI È COSTRETTO A INCHIODARE: SLITTA LA RIFORMA DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI, VOLUTA DAL “CAPITONE” PER ANDARE INCONTRO ALLE RICHIESTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA CONCORRENZA – I NODI DA SCIOGLIERE SONO DUE: IL PRIMO RIGUARDA LA POSSIBILITÀ DI SPALMARE GLI INVESTIMENTI SU PIÙ ANNI, PER EVITARE RINCARI VERTIGINOSI DEI PEDAGGI. IL SECONDO HA INVECE A CHE FARE CON IL “MODELLO PEDEMONTANA”…


     
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    Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per www.repubblica.it

     

    matteo salvini in aereo matteo salvini in aereo

    Il governo finisce in testacoda sull’autostrada. Servirà più tempo per mettere a punto la riforma delle concessioni che Matteo Salvini voleva suggellare nel disegno di legge per la concorrenza. L’occasione era pronta, così come la data: lunedì pomeriggio, infatti, il Consiglio dei ministri si riunirà per esaminare il provvedimento sulle liberalizzazioni. Ma dal carteggio delle ultime ore tra il ministero delle Infrastrutture e la Commissione europea sono emersi due problemi.

     

    Il primo riguarda la possibilità di spalmare la costruzione delle opere su più anni. Perché il leader della Lega insiste su questo punto lo spiega Edoardo Rixi, il suo vice al Mit: “Fino ad oggi - dice a Repubblica - i governi che ci hanno preceduto hanno scelto di rinviare i lavori per evitare un aumento dei pedaggi: spalmando i lavori su 30-40 anni, se non addirittura sul periodo di vita dell’opera, potremmo tutelare gli investimenti ed evitare che le tariffe aumentino in modo vertiginoso”.

     

    salvini rixi salvini rixi

    I tecnici dell’Ue non sarebbero contrari allo schema, ma hanno chiesto ulteriori chiarimenti. L’esigenza del governo è legata al rischio di un balzo considerevole dei pedaggi: l’incremento annuale sulla rete Aspi toccherebbe l’8%, addirittura il 25% in alcune tratte come la A5 in Val d’Aosta. Ma lo “spalma-lavori” registra le resistenze di alcuni concessionari. […]

     

    La seconda criticità ha a che fare con la nazionalizzazione del “modello Pedemontana”: lo Stato riscuote i pedaggi e gira un canone ai concessionari per i lavori. Un modello già criticato dall’Autorità di regolazione dei trasporti e che ora, per le stesse ragioni, è attenzionato dall’Europa: il rischio è creare un buco nei conti pubblici. E questo perché il canone è fisso, quindi ha un costo predeterminato, mentre i pedaggi dipendono dall’andamento del traffico.

    MATTEO SALVINI STEFANO DONNARUMMA MATTEO SALVINI STEFANO DONNARUMMA

     

    Anche in questo caso servirà tempo. Ecco perché il “pacchetto” autostrade che arriverà in Cdm si limiterà all’impegno sulla messa a gara delle concessioni e la riduzione dei contratti in house. Un segnale obbligato per non perdere i soldi della settima rata del Pnrr […]

    segnaletica al casello di malo pedemontana segnaletica al casello di malo pedemontana RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI pannelli fonoassorbenti autostrada pedemontana pannelli fonoassorbenti autostrada pedemontana giorgia meloni e matteo salvini alla camera giorgia meloni e matteo salvini alla camera giorgia meloni e matteo salvini come rosa bazzi e olindo romano meme by 50 sfumature di cattiveria giorgia meloni e matteo salvini come rosa bazzi e olindo romano meme by 50 sfumature di cattiveria

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