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    “AMO IL MIO LAVORO” – IL PENTAGONO HA DIFFUSO LE IDENTITÀ DELLE 13 VITTIME AMERICANE DELL’ATTENTATO DI KABUL: ERANO TUTTI RAGAZZI E RAGAZZE E UNDICI ERANO MARINE – TRA LORO ANCHE NICOLE GEE, SERGENTE CHE APPENA UNA SETTIMANA FA AVEVA PUBBLICATO LA FOTO-SIMBOLO CHE LA RITRAEVA IN MIMETICA MENTRE CULLAVA UN BAMBINO AFGHANO - IL PIÙ GIOVANE AVEVA VENT'ANNI, IL PIÙ ANZIANO 31: QUANDO TUTTO INIZIÒ, L'11 SETTEMBRE 2001, ERANO NEONATI O BAMBINI - IL BOYSCOUT ARRUOLATO SUBITO DOPO IL LICEO E IL COMBATTENTE ANIMALISTA: I RITRATTI DEI CADUTI - VIDEO


     
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    1 - MORTA NICOLE, LA MARINE CHE TENEVA IL NEONATO IN BRACCIO

    nicole gee con il bimbo afghano in braccio nicole gee con il bimbo afghano in braccio

    Da “il Giornale”

     

    Il più giovane aveva vent' anni, il più anziano trentuno. È l'età dei tredici militari americani uccisi nell'attacco terroristico avvenuto a Kabul il 26 agosto. Il Pentagono ha pubblicato le identità delle vittime.

     

    Undici erano marine: Kareem Nikoui, 20 anni; Dylan Merola, 20; Rylee McCollum, 20, Jared Schmitz, 20; David Espinoza, 20; Humberto Sanchez, 22; Daegan Page, 23; Hunter Lopez, 22; Nicole Gee, 23; Johanny Rosariopichardo, 25; Darin Hoover, 31.

     

    Uno faceva parte della Marina, Maxton Soviak, 22, e il tredicesimo dell'esercito, Ryan Knauss, 23. Diciotto i militari rimasti feriti.

     

    nicole gee nicole gee

    Dunque, quando i terroristi di Al Qaeda colpirono le Torri Gemelle, l'11 settembre 2001, molti dei 13 soldati americani uccisi giovedì nell'attentato di Kabul non erano ancora nati, o erano soltanto dei bambini.

     

    Tra le vittime di Kabul c'è dunque anche Nicole Gee, sergente dei marines, che solo una settimana fa aveva pubblicato sul proprio profilo Instagram una foto che la ritraeva a Kabul, in divisa mimetica dell'esercito americano, mentre teneva in braccio e cullava uno dei bambini che erano stati passati oltre il filo spinato del muro di cinta dell'aeroporto da una madre disperata.

     

    «Amo il mo lavoro», erano le uniche parole all'immagine pubblicata sul social network.

     

    La foto era divenuta una dei simboli dello sforzo dei militari Usa in favore dei civili afghani, ed era stata poi rilanciata su Twitter dal dipartimento alla Difesa Usa. Le storie e i volti dei ragazzi americani che hanno perso la vita nell'attentato di giovedì stanno commuovendo in queste ore il Paese e il mondo intero.

    nicole gee 3 nicole gee 3

     

    2 - LA STRAGE DEI SOLDATI VENTENNI

    Andrea Marinelli e Marilisa Palumbo per il “Corriere della Sera”

     

    Alle due del pomeriggio di venerdì un aereo con 13 bare avvolte nella bandiera a stelle e strisce è partito da Kabul. Di quei caduti americani 5 avevano vent' anni (gli altri poco più, il più grande 31): l'età di questa infinita guerra. Erano neonati o bambini quando tutto è iniziato, sono arrivati in Afghanistan nel momento forse più difficile, senza i muri di solito eretti ovunque dagli americani a proteggerli.

     

    taylor hoover taylor hoover

    «Chi controlli è così vicino che puoi sentirgli il fiato», ha detto il comandante McKenzie.

     

    Mischiati alla folla - in braccio i neonati, un selfie con un bambino - erano certo spaventati, ma sembravano anche felici e orgogliosi. Il terrorismo ha rubato il futuro a loro come a tanti membri dell'altra generazione post 11 settembre: quella dei ragazzi afghani che stavano cercando di aiutare.

     

    NICOLE GEE

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    Un bambino in pigiama e bavaglino in braccio, lei così giovane da sembrare più che la mamma la sorella, nonostante la divisa.

     

    Nicole Gee aveva postato la foto sul suo profilo Instagram con sotto la scritta «Amo il mio lavoro». Ma di quel momento c'erano altri scatti, uno, quello che vedete accanto, l'aveva pubblicato il 20 agosto l'account Twitter del dipartimento della Difesa, e ha fatto il giro del mondo.

     

    nelle agenzie si trovano altre immagini di lei sorridente che scorta giovani afghani verso la pancia degli aerei che li condurranno a una nuova vita.

     

    Nicole era stata promossa a sergente il 2 agosto. «Credeva in quello che faceva, amava essere un Marine - ha raccontato il cognato - Non avrebbe voluto essere da nessuna altra parte». «Ha esalato l'ultimo respiro facendo quello che amava», ha detto la sua migliore amica e commilitona.

     

    Ventitreenne di Roseville, California, Gee è una delle due donne tra i caduti americani, l'altra è la sergente Johanny Rosario Pichardo, 25, di Lawrence, Massachusetts.

    ryan knauss ryan knauss

     

    RYAN KNAUSS AMAVA LA GUERRA PSICOLOGICA

    Ryan Knauss, 23 anni, era un soldato dell'esercito Usa. Veniva da Knoxville, in Tennessee, e sin dalle elementari sognava la carriera militare.

     

    Infatti si era arruolato subito dopo il liceo, era già stato stazionato per 9 mesi in Afghanistan e aveva appena completato l'addestramento in Psychology Operations.

     

    «Era un ragazzo molto intelligente», ha detto la matrigna Linnae Knauss ricordando il suo amore per la moglie Alena.

     

    TAYLOR HOOVER SERGENTE, NATO PER COMANDARE

    Il sergente dei marines Taylor Hoover, 31 anni, era un ex giocatore di football al liceo di Midvale, nello Utah, e si era arruolato undici anni fa.

     

    «Era la persona più amabile, altruista e comprensiva che si poteva incontrare», ha raccontato il padre Darin al Washington Post . «Faceva ciò che amava, guidava i suoi uomini ed era con loro fino alla fine. Amava gli Stati Uniti e lo ha dimostrato con il suo servizio».

    david espinoza david espinoza

     

    DAVID ESPINOZA IL TEXANO ALTRUISTA PIENO DI CORAGGIO

    David Lee Espinoza, 20 anni, di Laredo, viveva con la famiglia a Rio Bravo, in Texas. Riservato ma generoso, si era arruolato subito dopo aver terminato il liceo nel 2019.

     

    «Era così coraggioso da partire per aiutare le persone. Era fatto così, era perfetto», ha dichiarato al Laredo Morning Times la madre Elizabeth Holguin. Lo aveva sentito l'ultima volta mercoledì e, prima di agganciare, gli aveva sussurrato «ti voglio bene».

     

    DAEGAN PAGE EX BOY SCOUT, AVEVA FINITO IL LICEO

    Veniva da Omaha, in Nebraska, il marine Daegan Page, 23 anni, appassionato di hockey - tifava i Chicago Blackhawks - e di caccia.

     

    «Lo ricorderemo sempre per il suo resistente guscio esterno e per il suo grande cuore», ha scritto la famiglia venerdì. Ex boy scout, si era arruolato appena terminato il liceo ed era stazionato a Camp Pendleton, nel sud della California. «Aspettava sempre di tornare a casa», ha scritto la famiglia.

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    KAREEM NIKOUI I VIDEO CON I BIMBI «SIAMO DUE EROI»

    Kareem Nikoui, 20 anni, campione di arti marziali, di Norco in California, negli ultimi giorni aveva inviato dei filmati girati insieme a dei bambini afghani all'aeroporto.

     

    Facciamoci un video insieme - diceva a uno di loro -. Ecco ora siamo degli eroi». Il padre cova la rabbia nei confronti della Casa Bianca. «Vorrei rispettare il presidente Biden, ma non posso. Hanno mandato là mio figlio come un passacarte».

     

    JARED SCHMITZ IL COMBATTENTE ANIMALISTA

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    Jared Schmitz, vent' anni, caporale dei marine.

     

    L'ultima foto lo ritrae in Afghanistan con in mano un pulcino di falco. Curiosamente Jared e il piccolo falco hanno la stessa espressione: seria e vagamente beffarda. La faccia di chi si aspetta molto dalla vita. Schmitz veniva dalla contea di St. Charles, in Missouri, e quello a Kabul era il suo primo incarico. Il padre Mark: «Non conoscerò mai l'uomo che stava diventando».

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