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    "IO NON MOLLO" - AMORI E BOLLORI DI VITTORIO CECCHI GORI: “DOPO 60 ANNI VEDO ANCORA MARIA GRAZIA BUCCELLA. COM’ERO INNAMORATO DI LEI QUANDO NE AVEVO VENTI! HO BUONI RAPPORTI CON LA MIA EX MOGLIE RITA RUSIC. VALERIA MARINI? LA SENTO OGNI TANTO. E OGGI? UNA SIMPATIA CE L’HO, MA DOPO GLI 80 ANNI L’AMORE DIVENTA AFFETTO" - IL RAPPORTO CON BERLUSCONI? "È STATO BELLO FINCHÉ ANCHE LUI NON È FINITO IN POLITICA" – IL CINEMA ITALIANO "IN DISGRAZIA" E IL SOGNO DI RIFARE "IL SORPASSO" CON FAVINO E LUCA MARINELLI


     
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    Marco Menduni per “La Stampa – Specchio” - Estratti

     

    vittorio con torta e oscar vittorio con torta e oscar

    A 81 anni si sente un leone: «Io non mollo: non mollo perché amo il cinema anche se quello italiano è andato in disgrazia». Vittorio Cecchi Gori è nella sua casa di viale Parioli a Roma e anche la dimora è collegata alla memoria del grande schermo: «Questo appartamento è il caposaldo della mia vita, lo comprò mio padre Mario nel 1962 dopo aver prodotto Il sorpasso».

     

    Del film diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant da sempre Cecchi Gori sogna un remake. E questo progetto mai accantonato si lega alle recenti parole di Pierfrancesco Favino e alla polemica a Venezia: «Fate interpretare gli italiani agli attori italiani».

     

    Dice ora Vittorio Cecchi Gori: «Ha qualche ragione ma non è sempre possibile quando bisogna fare produzioni che abbiano un appeal internazionale. Certo che se riuscissi a realizzare un nuovo Sorpasso non avrei dubbi sugli interpreti: lo stesso Favino e Luca Marinelli».

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    vittorio cecchi gori e valeria marini vittorio cecchi gori e valeria marini

    Cecchi Gori ha fatto il cinema. Ha fatto anche la televisione. «Un grande produttore, sperando io lo sia stato, sa che la comunicazione è sempre un compromesso. Fare il cinema è un’altra cosa. È un atto di creatività che non ha nulla a che vedere con tutto il resto, come un quadro, un romanzo. Però mi ci sono buttato dentro, alla tv. Ricordate il film Quinto potere di Sidney Lumet? Oggi sono sempre più convinto che la comunicazione sia il primo, non il quinto, potere del mondo. E la tv domina ancora».

     

    Inevitabile: il discorso vira verso Silvio Berlusconi. «Quando partendo da Telemilano riuscì a fondare le sue tv private che fino a un certo punto in Italia erano vietate, io ebbi la ventura di lavorare con lui e quello fu importante per il cinema, perché non c’era più un monopolio che obbligava a vendere a uno solo, che poi era la Rai».

     

    vittorio cecchi gori carlo bernasconi silvio berlusconi mario cecchi gori vittorio cecchi gori carlo bernasconi silvio berlusconi mario cecchi gori

    Che cosa ha pensato il giorno in cui ha saputo che il Cavaliere era morto? «Mi è dispiaciuto. Veramente. Lasciamo perdere la politica, è stato un grandissimo imprenditore. E adesso mi vengono sempre in mente le cose belle vissute quando ci trovavamo insieme. Poi non ci siamo più visti. L’ultima volta è stato alla Casina Valadier al mio compleanno nel 2006. Poi sono arrivate le contrarietà».

     

    Non sono stati solo contrasti personali: «È la politica che bisogna eliminare nella vita. Nella mia vita mi ha fatto solo confusione e danni. Anche quando ho fatto il senatore. Io in politica non sono servito a niente, probabilmente. E che mi ha dato? Il rapporto con Berlusconi è stato bello finché anche lui non è finito in politica».

    MARIA GRAZIA BUCCELLA CON VITTORIO CECCHI GORI MARIA GRAZIA BUCCELLA CON VITTORIO CECCHI GORI

     

    Le donne. I sentimenti. «Dopo sessant’anni vedo ancora Maria Grazia Buccella, mi viene a trovare. Oh, com’ero innamorato di lei quando ne avevo venti! Poi ho buoni rapporti con la mia ex moglie Rita Rusic. Il tempo spiana tutto. Valeria Marini la sento ogni tanto, con qualche altro amore che ho avuto ho perso i contatti». E oggi? «Quando varchi gli 80 anni avere un amore vuol dire avere la vita. Una simpatia ce l’ho, ma a questa età l’amore diventa affetto». Ride: «È meno… estroverso, via!».

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