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    MA DOVE VIVI, SU URANIO? ANASTASIA KOTVITSKA, LA MOGLIE DI UN EX PARLAMENTARE UCRAINO, VOLEVA PASSARE INOSSERVATA PRESENTATOSI ALLA FRONTIERA UNGHERESE CON SEI SCAGNOZZI CHE PORTAVANO VALIGIE CONTENENTI 28 MILIONI DI DOLLARI: SOLDI DEL MARITO CHE PER ANNI HA GUIDATO IL SISTEMA DI ENERGIA NUCLEARE ED E' STATO RESPONSABILE DEI DEPOSITI DI URANIO – LEI SMENTISCE TUTTO, MA CI SONO DOGANIERI UCRAINI CHE SI METTONO IN TASCA TANGENTI PER…


     
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    Vittorio Sabadin per “il Messaggero”

     

    anastasia kotvitska 2 anastasia kotvitska 2

    I doganieri ungheresi in questi giorni vedono arrivare migliaia di profughi dall'Ucraina carichi di bagagli e fagotti, ma al check-point di Vilok una così non l'avevano ancora vista: bellissima, molto elegante, accompagnata dalla madre come una ragazza timorosa di viaggiare sola. Al controllo passaporti per l'ingresso nel Paese, che fa parte della Ue, è andato tutto bene. Alla dogana, invece, qualcuno si è insospettito: che ci facevano lì quei due muscolosi ungheresi carichi di valigie, ben sei, che l'accompagnavano?

    le valigie piene di soldi di anastasia kotvitska le valigie piene di soldi di anastasia kotvitska

     

    Inevitabile la richiesta di ulteriori informazioni, e quasi scontata la successiva apertura dei pesanti bagagli. Le sei valigie sono state fotografate, aperte, sul pavimento di una stanzetta attigua al corridoio dal quale passano i profughi, tra uno scatolone di merendine e una pattumiera. Contenevano 28 milioni di dollari, quasi tutti in banconote da 100, e 1,3 milioni di euro.

     

    LE SCUSE La donna ha spiegato che aveva dovuto fuggire dall'Ucraina per partorire, ma anche se le cliniche e le bambinaie costano, la somma che portava con se è apparsa ai doganieri un po' fuori misura. La foto di Anastasia Kotvitska, moglie di un ex parlamentare ucraino, è finita sulla home page del quotidiano Obozrevatel, molto discusso a Kiev per avere violato spesso in passato gli standard di etica giornalistica. La procuratrice generale Irina Veneditkova, ancora in servizio nonostante le bombe russe, ritiene però che la storia sia vera e ha aperto un'indagine penale per avere conferma di tutto. Il marito di Anastasia, Igor Kotvitsky, è molto famoso per avere guidato per anni il sistema di energia nucleare e per essere il responsabile dei depositi di uranio.

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    L'Ucraina è il primo produttore europeo di questo metallo indispensabile per alimentare le centrali nucleari: molta energia atomica e un sacco di soldi. Kotvitsky ha confermato che la moglie si è rifugiata in Ungheria per partorire, ma ha aggiunto che il suo denaro «è tutto ancora in banca» e che Anastasia non portava valigie piene di soldi con sé.

     

    Poi però ha chiuso i social. Anche la figlia Violetta, che ha studiato in Svizzera, ha fatto sapere che si tratta solo di «voci e falsità». Non la pensa così l'uomo d'affari Seyar Khushutov, il primo a denunciare quanto accaduto alla frontiera. Alcuni doganieri ucraini «i cui nomi sostiene - sono ben conosciuti», accettano volentieri tangenti fra il 3 e il 7,5% per lasciar passare i cittadini più ricchi, che mettono al sicuro all'estero se stessi e le loro ricchezze in valuta pregiata.

     

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    Già 20 deputati della Verchovna Rada, il parlamento di Kiev, avrebbero passato la frontiera ed è stato stilato un elenco di «traditori» che comprende altre 200 persone. La storia di Anastasia ha creato forte risentimento tra chi da giorni non trova né cibo né acqua e resiste con coraggio all'avanzata delle truppe di Mosca. Invece di usare i loro soldi per contribuire alla lotta contro il nemico, molti privilegiati decidono di metterli al sicuro nel timore che vengano sequestrati o che finiscano nelle mani degli invasori. Succede da sempre in tutte le guerre.

     

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    Kotvitsky è stato il più ricco parlamentare dell'Ucraina e ha militato nel Fronte popolare, un partito antirusso battuto nel 2018 dalla coalizione di Zelensky. È molto amico di Arsen Avakov, ex ministro dell'Interno, arrestato nel 2012 in Italia per un'accusa di abuso d'ufficio e poi rilasciato dalla Corte d'Appello di Roma che respinse la richiesta di estradizione, avanzata dopo la sua elezione in Parlamento. È stato il più longevo ministro dell'Ucraina, occupando la delicata poltrona degli Interni in vari governi, dal 2014 al 2021. I suoi oppositori dicono che grazie alle sue conoscenze potrebbe avere aiutato Anastasia a fuggire con i soldi: se è così, poteva fare di meglio.

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