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    ANCELOTTI NEL PALLONE - IL PRECAMPIONATO DEL BAYERN E’ INIZIATO MALISSIMO: CINQUE SCONFITTE IN SEI PARTITE E DOMANI C'È LA SUPERCOPPA DI GERMANIA CONTRO IL BORUSSIA DORTMUND - RUMMENIGGE RANDELLA: “NON CI SIAMO, TUTTI FUORI FORMA” - CHISSA’ SE QUALCUNO A COVERCIANO OSSERVA DA LONTANO IL DESTINO DI “RE CARLO”…


     
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    CARLO DAVIDE ANCELOTTI CARLO DAVIDE ANCELOTTI

    Federico Pistone per il “Corriere della Sera”

     

    Stavolta l'«allenatore nel pallone» sembra essere lui. Non proprio come Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi 33 anni fa, nel film a cui anche Carlo Ancelotti partecipò come «calciattore». Siamo solo a inizio agosto, è vero, ma il suo Bayern Monaco non è ancora pervenuto e domani c' è già una partita di quelle che fanno palmares: la Supercoppa di Germania in casa dei rivali storici del Borussia Dortmund (ore 20.30 diretta Fox Sports).

    ANCELOTTI ANCELOTTI

     

    Per i campioni tedeschi un' estate gelida: 6 partite e 5 sconfitte (con Arsenal, Milan, Inter, Liverpool e Napoli), 3 gol fatti e 14 subiti, uno sfacelo per una corazzata che in tutto il girone di ritorno della scorsa stagione (17 partite) ne aveva presi soltanto 12. Dopo l' ultima batosta, mercoledì contro il Napoli, l' Allianz Arena ha intonato «un concerto di fischi», come scrive il Süddeutsche Zeitung , per un «Allarme rosso», come ha drammaticamente titolato la Bild. Che succede, re Carlo?

     

    «Manca solo equilibrio, abbiate pazienza», minimizza il tecnico emiliano, custode di un forziere inestimabile di 3 Champions League (2 con il Milan e 1 con il Real), 3 Supercoppe, 2 Coppe del Mondo per club, oltre a 4 titoli nazionali (Milan, Chelsea, Psg e Bayern) e altri trofei assortiti. Meno tranquillo Kalle Rummenigge, vicepresidente del club tedesco: «L' ambiente non è buono. Sono tutti fuori forma, esclusi il portiere Ulreich e Javi Martinez. Dobbiamo cambiare marcia, spero che l'allenatore sappia come fare».

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    Ci sono attenuanti per Ancelotti: i ritiri di Lahm e Xabi Alonso hanno impoverito il gioco dei bavaresi, il cannoniere Lewandowski sembra un attaccante normale (1 solo gol, su rigore), il franco-togolese Corentin Tolisso deve ancora far capire perché è stato pagato 41 milioni, l'acquisto più caro della storia della Bundesliga.

     

    E poi le magagne fisiche, con i k.o. di Neuer, Thiago, Bernat e James Rodriguez, il lento recupero di Boateng, Alaba, Vidal e Robben, senza contare i rapporti non romantici tra Ribéry e Ancelotti. Insomma, il Bayern non c' è ancora, quello che si è visto nella peggiore estate della storia del club è solo una creatura ancora da sagomare. Un po' in fretta se possibile. Domani c' è la Supercoppa e tra due settimane a Leverkusen si gioca già per la Bundesliga.

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