OPERAI VOLKSWAGEN
Teo.Chi. per “la Stampa”
Non c'è pace per Volkswagen, sempre più travolta dalle conseguenze dello scandalo dei motori diesel taroccati. Ieri è arrivato puntuale il declassamento da parte di un' altra agenzia di rating americana: Fitch. La "pagella" è stata portata da "A" a "BBB+" con outlook negativo Questa la sua valutazione sul colosso dell' auto tedesco: «Il downgrade riflette i problemi di corporate governance, management e controlli interni, emersi con la crisi dei test delle emissioni su 11 milioni di auto diesel».
Fitch aggiunge di attendersi che il costo finale dello scandalo sarà «sostanzioso», anche se ancora non quantificabile, sottolineando che i «danni reputazionali di Vw potrebbero avere effetto anche sulla sua capacità di finanziamento».
Mentre si aspettano i numeri del temuto impatto sulle vendite di ottobre, nuove cifre sul grande scandalo che ha travolto Volkswagen emergono dal ministero dei Trasporti tedesco. Sono 540 mila le auto, che avranno bisogno di modifiche ben al di là di una semplice sostituzione di un software. Dall' azienda, però, non giungono altri dettagli.
MUELLER AD VOLKSWAGEN -Web-Nazionale
Nel quartier generale di Wolfsburg ieri si sono riuniti il presidio e il consiglio di sorveglianza. Iniziati con due ore e mezzo di ritardo, gli incontri sono stati segnati da un clima glaciale, nonostante i tentativi di serrare ranghi. La società ha annunciato che nei prossimi giorni i suoi massimi dirigenti si siederanno a un tavolo con i sindacati per stendere il piano di taglio dei costi che si accompagna al piano di accantonamenti miliardari per coprire le spese legali.
L' obiettivo è tagliare i costi di un miliardo di euro all' anno fino al 2019. Il ceo del gruppo, Matthias Mueller, e il presidente del consiglio di fabbrica, Bernd Osterloh, avrebbero raggiunto un accordo sugli investimenti e l' utilizzo della capacità degli impianti, nonostante nei giorni scorsi si sia parlato di forti divergenze fra i due. C' è anche un fronte italiano, surriscaldato dalle indiscrezioni su una possibile cessione delle aziende tricolori del gruppo. Qui è stato però il ceo di Audi, Rupert Stadler, ad affermare che «Ducati, Lamborghini e Italdesign Giugiaro non sono in vendita».
catena di montaggio volkswagen
Nelle stesse ore gli attivisti di Greenpeace si sono a arrampicati sul tetto della fabbrica di Wolfsburg per sostituire il logo "Das auto", "L' auto", con un manifesto su cui si leggeva invece "Das problem", "Il problema".
Fra le misure per correre ai ripari, ecco l' annuncio di voucher e buoni acquisto da 1.000 dollari, con assistenza stradale gratis per i proprietari delle auto diesel coinvolte nello scandalo negli Stati Uniti. Una goccia nel mare. Ma già in Italia le organizzazioni dei consumatori chiedono pari trattamento al di qua e al di là dell' Atlantico.
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