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    HUAWEI GO AWAY – ANCHE I TEDESCHI, NON PROPRIO OSTILI A FARE ACCORDI CON LA CINA, INIZIANO A METTERE IN DISCUSSIONE IL RAPPORTO CON PEGHINO: IL GOVERNO DI OLAF SCHOLZ HA ANNUNCIATO DI VOLER RIESAMINARE L’INTESA TRA TELEKOM E HUAWEI. LA PARTNERSHIP ERA STATA FIRMATA NEL 2019 MA, SECONDO I CRITICI, SAREBBE SOLO UN MODO PER AGGIRARE LE SANZIONI USA CONTRO L’AZIENDA CINESE. PICCOLO DETTAGLIO NON SECONDATIO: OLTRE IL 60% DELLE VENDITE DI TELEKOM DIPENDE DALLE ATTIVITÀ NEGLI USA. MEGLIO NON IRRITARE TROPPO LO ZIO SAM…


     
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    OLAF SCHOLZ XI JINPING OLAF SCHOLZ XI JINPING

    (ANSA) - Nel 2019 la tedesca Telekom e Huawei hanno firmato un accordo che, secondo i critici, punterebbe ad aggirare le sanzioni Usa contro l'azienda cinese. Ora, secondo la ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser, l'accordo "non suona bene" e va di nuovo esaminato.

     

    Il contenuto del patto tra le due aziende è stato riportato in esclusiva da Handelsblatt e punterebbe a "prevenire un potenziale rischio di fornitura in relazione ai prodotti Huawei contenenti componenti provenienti dagli Stati Uniti".

     

    Nancy Faeser Nancy Faeser

    Nello specifico, i pezzi di ricambio importanti verrebbero "immagazzinati e gestiti nei magazzini europei di Huawei" e i singoli dispositivi Huawei verrebbero consegnati a Telekom per precauzione.

     

    Come scrive Handelsblatt, "garantire il rapporto con il fornitore di tecnologia potrebbe avere senso dal punto di vista commerciale per Telekom", ma il patto sarebbe "politicamente esplosivo per il gruppo", di cui lo Stato federale tedesco detiene circa il 30 percento delle azioni.

     

    Oltre il 60% delle vendite di Telekom, inoltre, dipende dalle attività negli Usa e la reputazione del gruppo sarebbe a rischio. Faeser ha commentato il caso rispondendo ad Handelsblatt proprio da Washington, dove si trova in visita. Il quotidiano tedesco riporta anche il commento del senatore repubblicano Usa Marco Rubio, che ha definito il patto "preoccupante" e ha aggiunto che il comportamento di Telekom "dovrebbe avere delle conseguenze", perché "la Germania e le compagnie che vi operano dovrebbero lavorare con noi e non aiutare un regime avversario a minare la sicurezza internazionale".

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