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    “NON POSSIAMO ESCLUDERE BOMBE GIUDIZIARIE SUL VOTO” - DOPO D’ALIMONTE, PAOLO MIELI E SALLUSTI, ANCHE IGNAZIO LA RUSSA SENTE ARRIVARE UN SILURO DA PARTE DEI MAGISTRATI VERSO IL CENTRODESTRA: “GUARDANDO LE CAMPAGNE ELETTORALI DEL PASSATO, E LE TEMPESTE SCATENATE CONTRO BERLUSCONI E SALVINI, NON SI PUO’ ESCLUDERE NULLA…”

     


     
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    Estratto dell’articolo di Federico Novella per “la Verità”

     

    ignazio la russa foto di bacco (3) ignazio la russa foto di bacco (3)

    Senatore Ignazio La Russa, Fratelli d'Italia: il premier ha detto che l'Agenda Draghi, in buona sostanza, è fatta semplicemente di «risposte pronte» e «credibilità interna e internazionale». Secondo lei?

    «Secondo me l'Agenda Draghi oggi non esiste. E infatti ognuno la vede a modo suo. Tant' è che anche nel centrodestra abbiamo i draghiani: Toti, Lupi, Brugnaro. Anche loro dichiarano che la loro candidata premier è Giorgia Meloni, anche perché Draghi non è candidato. Ed è il popolo, secondo noi, che finalmente deve scegliere».

     

    Quindi?

    «Più che un'Agenda, esiste al massimo un "metodo Draghi", fatto di ragionevolezza, moderazione e buone relazioni, un metodo che noi non abbiamo mai contestato. Anzi, con le dovute differenze, mi viene da dire che Giorgia Meloni, da questo punto di vista, non è da meno».

     

    SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI

    Addirittura?

    «Certo. Semmai potrei pensare che esista una sorta di Agenda Draghi sui temi internazionali, questo sì. Ma preferirei chiamarla più semplicemente "posizione italiana": atlantista, pro Nato, vicina all'Ucraina di fronte all'invasione russa. Una posizione che condividiamo al cento per cento e che abbiamo approvato più volte dai banchi dell'opposizione, molto di più dei 5 stelle o degli ambienti della sinistra».

     

    Continua la narrazione in base alla quale un governo Meloni spaventerebbe la comunità internazionale. Quali saranno i rapporti con l'Europa? Che fine faranno i fondi del Pnrr?

    BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI

    «Io questa paura all'estero proprio non la vedo. Leggo l'agenzia di stampa britannica Reuters di una settimana fa: "Le dichiarazioni di Meloni sul rispetto delle regole europee rassicurano i mercati e fanno crollare lo spread". Stranamente, oggi nessuno parla la più dello spread».

     

    Dunque da dove nasce la paura del «pericolo fascista»?

    «Non c'è bisogno di varcare il confine e andare all'estero. È la sinistra italiana ad essere terrorizzata, perché ha capito che i cittadini potranno finalmente scegliere chi governa. Siccome sono spaventatissimi, perché non potranno più concedersi il lusso di governare senza passare dal voto, stanno attivando la loro rete di relazioni italiane ed estere: giornali, politologi, eccetera».

     

    IGNAZIO LA RUSSA A MEZZORA IN PIU IGNAZIO LA RUSSA A MEZZORA IN PIU

    Teme bombe giudiziarie da qui al giorno del voto?

    «Non ho alcuna paura, ma purtroppo non possiamo escludere questa eventualità guardando le campagne elettorali del passato, e le tempeste scatenate contro Berlusconi e Salvini. Ma ho, per deformazione professionale, fiducia nella magistratura».

     

    […] Però, venendo all'oggi, sul tavolo ci sono i contatti ravvicinati tra la Lega e Putin. Come si conciliano con le vostre posizioni?

    CARLO CALENDA ENRICO LETTA CARLO CALENDA ENRICO LETTA

    «Ho qua una collezione di foto di Putin con Enrico Letta, Prodi e numerosi altri politici italiani. Detto questo, controllate pure: non ci sono posizioni ufficiali di Lega e Forza Italia su questo punto che non siano compatibili con le nostre. E se non le basta, su questo voglio parlare chiaro».

     

    Prego.

    «Così come abbiamo detto che non saremmo mai entrati in un governo con i 5 stelle e con il Pd, allo stesso modo, e con la stessa coerenza, oggi dichiariamo che non staremmo mai in un governo con chi non è collocato su posizioni occidentali e atlantiste. Chiaro? Garantisce Giorgia Meloni».

    […]

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