Dago-estratti dall'articolo di Michael Moynihan per “Daily Beast”
(i brani tradotti in italiano non corrispondono alla versione italiana, essendo stati presi dalla versione inglese di ''Zero Zero Zero'')
UN ESEMPIO DI PLAGIO DI SAVIANO IN ZERO ZERO ZERO COPERTINA DEL LIBRO DI ROBERTO SAVIANO - ZERO ZERO ZERO
Per scrivere del giornalista italiano Roberto Saviano è necessario cominciare con una triste descrizione della sua vita: preda della brutale mafia napoletana, il Rushdie di Roma vive nascosto, sempre accompagnato da una squadra di bodyguard armata. E’ la deprimente conseguenza per aver scritto “Gomorra”, il libro di grande successo che racconta la psicopatica crudeltà della mafia italiana.
Queste cose disturbano i crudeli psicopatici e le minacce che sono seguite hanno costretto Saviano a vivere sotto protezione. Non è stato sempre così. Secondo Saviano, quando “Gomorra” fu stampato nel 2006, i boss locali “si regalavano copie del libro con orgoglio”. L’orgoglio si è poi trasformato in vendetta, quando il libro divenne fenomeno globale (10 milioni di copie vendute), film e serie televisiva acclamata.
Chiuso nella sua gabbia dorata, Saviano è diventato una sorta di celebrità globale, uno dei rari giornalisti i cui scritti si sono tradotti in fantastica ricchezza (e raro scrittore dal milione di seguaci su Twitter). La rockstar letteraria ora fa compagnia a vere rockstar e nel suo nuovo libro ringrazia Bono degli U2, quello che nel concerto a Roma, sapendo che Saviano era fra il pubblico, disse che era “una persona che per lui contava molto”.
UN ESEMPIO DI PLAGIO DI SAVIANO IN ZERO ZERO ZERO
Saviano dice che la sua fama ha anche portato un’influenza politica su vasta scala, e mi racconta via email che “in Italia non sono percepito solo come scrittore ma come qualcuno che, sebbene lontano e distante dal parlamento, ha il potere di impegnare le più alte cariche politiche in una conversazione. Se la camorra fa morti a Napoli, il Primo Ministro mi promette di fare più attenzione al sud Italia. I presidenti della commissione anti-mafia mi parlano e scambino opinioni con me. Dico tutto questo per spiegare quanto sono esposto e quanto è forte la volontà di danneggiare la mia autorità».
La mafia può odiarlo, i rivali possono bollire di invidia, ma Saviano ama sottolineare che è amato dal popolo. Dopo essere tornato in Italia, a seguito di un breve esilio negli Stati Uniti, si è vantato che la folla voleva “toccarmi e abbracciarmi”. Ad un altro intervistatore ha detto che il suo imprimatur può aiutare a introdurre argomenti intellettuali nell’Italia poco colta, come quando ha parlato in tv di Dostoevsky.
Dopo un periodo in cui ha insegnato giornalismo a NYU e Princeton, apparentemente esausto di vivere da prigioniero, Saviano è tornato a fare inchiesta sul crimine organizzato con “ZeroZeroZero”, il seguito di “Gomorra” fortemente pubblicizzato. I presuntuosi ragazzini sono stati sostituiti da una squadra di cattivi con nomi da narcos: El Magico, El Mayo, El Mochomo, El Mata Amigos, El Majadero, El Más Loco, El Mencho, El Mono.
UN ESEMPIO DI PLAGIO DI SAVIANO IN ZERO ZERO ZERO
Il libro “ZeroZeroZero” è un casino, una serie di storie che cercano coerenza narrativa, dove eventi globalmente insignificanti assumono grande rilevanza storica e ogni fatto assemblato è eccessivo. A questo si aggiungono un pugno di capitoli interstiziali a tema cocaina così goffi da mettere in imbarazzo William McGonagall. Siccome però si tratta del famoso giornalista investigativo Saviano, “ZeroZeroZero” è stato profusamente lodato dalla critica. E l’adattamento televisivo in inglese è già in produzione.
Saviano non ha solo scritto un brutto libro. Ha scritto un libro incredibilmente disonesto.
saviano backstage amici
“ZeroZeroZero” è farcito di fatti e scritti rubati a giornalisti meno noti, include interviste a “fonti” che potrebbero non esistere e contiene numerosi esempi di plagio. I recensori americani hanno espresso barlumi di scetticismo, ma nessuno ha menzionato le recenti accuse secondo cui Gomorra è almeno per un terzo un plagio. (Saviano mi ha detto che i passaggi ammontano allo 0,6 percento del libro e che il giudice ha affermato che Gomorra è un’opera originale. L’editore americano “Penguin Press” gli ha passato le mie domande ma non ha risposto alle richieste di commento).
ROBERTO SAVIANO CON LA SCORTA
Come ha risposto Saviano a queste gravi accuse, potenzialmente distruttive per la sua carriera? Ha alzato le spalle, dicendo che le accuse di plagio derivano dalla mafia e dai media che la supportano, per distruggere la sua reputazione. La mafia può uccidere e intimidire, ma non può viaggiare indietro nel tempo e inserire passaggi di Gomorra in articoli scritti ben prima che il libro uscisse.
Le decisioni del magistrato italiano non hanno avuto effetti sulla mitologia savianese, né, sembra, sul suo modo di fare inchiesta. Analizzando i paragrafi di “ZeroZeroZero” ho trovato spesso materiale rubacchiato ad altri giornalisti, non citati né messi fra virgolette. Naturalmente non si può mettere a piè di pagina un plagio, infatti non ci sono note a piè di pagina in “ZeroZeroZero”.
maria de filippi roberto saviano ad amici
Ma i lettori hanno l’impressione, promossa da Saviano stesso sia nel libro che in varie interviste, che il libro sia il risultato dei suoi viaggi nel mondo e della sua immersione in vari archivi, che sia la testimonianza di anonimi “insider”. Saviano mi ha detto che il libro è fatto di “centinaia di conversazioni e interviste con i protagonisti, inchieste giudiziarie di tutto il mondo, libri, articoli, film, notiziari e fatti che ha studiato per anni”.
Quando descrive la struttura interna della gang messicana Los Zetas, parla di fonti americane e messicane. Se è vero, queste fonti hanno usato lo stesso linguaggio di “Wikipedia”: “Las Ventanas, le finestre: i ragazzini che danno l’allarme quando vedono la polizia entrare in zone di spaccio, Los Halcones,che si occupano della distribuzione, Los Leopardos: prostitute che estorcono informazioni ai clienti, Los Mañosos,si occupano delle armi, La Dirección, è il comando, le menti dell’operazione.
roberto saviano ad amici
Quando non attribuisce le informazioni alle anonime fonti, Saviano prosegue senza citare fonte alcuna. Cercando di verificare alcune curiosi affermazioni di “ZeroZeroZero”, ho scoperto molto materiale preso direttamente da altri giornalisti (non citati) e un linguaggio che differisce per lo più per via della traduzione tra inglese, spagnolo e italiano.
Prendiamo la tragica storia di Christian Poveda, attivista e regista brutalmente ucciso a
El Salvador. La maggior parte dei dettagli dati da Saviano è un copia e incolla del report di
Deborah Bonello apparso sul Los Angeles Times del 2009
SAVIANO
Los Angeles Times - “La Vida Loca” ritrae la realtà quotidiana delle gang di El Salvador” di Deborah Bonello: “Little One” è una madre di 19 anni con un enorme 18 tatuato in faccia, dalle sopracciglia alle guance. Moreno è un 25enne membro della stessa gang che lavora in una panetteria locale gestita dal gruppo nonprofit Homies Unidos. La panetteria chiude quando il proprietario è arrestato e condannato a 16 anni di carcere per omicidio. “Wizard,” un’altra giovane madre della gang, che ha perso un occhio in una rissa, è seguita da Poveda durante la lunga serie di operazioni e consulenze mediche che devono dotarla di un occhio di vetro. Le sparano e la uccidono prima della fine del film”
saviano in collegamento da new york con servizio pubblico
Saviano - “Racconta la storia di “Little One”, una madre di 19 anni con un enorme 18 tatuato in faccia, dalle sopracciglia al mento. Racconta la storia di Moreno, 25 anni, che voleva cambiare vita e iniziò a lavorare in una panetteria gestita dal gruppo nonprofit Homies Unidos. Ma la panetteria chiude quando il proprietario è arrestato e condannato a 16 anni di carcere per omicidio. Racconta di La Maga, un’altra giovane madre della gang, che ha perso un occhio in una rissa. Christian la segue agli appuntamenti medici e nell’intervento per dotarla di un occhio di vetro. Le sparano e la uccidono prima della fine del film”.
ROBERTO SAVIANO E JAMES FRANCO
Los Angeles Times - “…ci sono 15.000 membri di gang a El Salvador; 14.000 in Guatemala; 35.000 in Honduras; e 5.000 in Messico. La più grande popolazione di membri di gang risiede negli Stati Uniti, con una stima di circa 70.000”
Saviano: “...ci sono circa 15.000 membri di gang a El Salvador; 14.000 in Guatemala; 35.000 in Honduras, 5.000 in Messico. La più grande concentrazione è negli Stati Uniti, con 70.000 membri”.
saviano si fa una limonata
Saviano fa scarse modifiche al testo (come tradurre “wizard” in spagnolo) e omette
alcuni dettagli non rilevanti. Anche applicando la definizione più conservatrice di plagio, qui se ne trovano i requisiti. Quando ho presentato il primo passaggio a Saviano, ha insistito nel dire che le somiglianze erano puramente casuali: «Questa è una descrizione dei protagonisti del documentario di Poveda, più o meno la stessa che si trova nei giornali di tutto il mondo, perché qui stiamo riportando dati, fatti e numeri che si trovano nel film e nel comunicato stampa di “La Vida Loca.”
Saviano Giannini
In una seconda e mail, ha ripetuto che “c’è solo un modo per descrivere un documentario e quando ne devo scrivere non uso solo la mia memoria ma leggo il “press book”, come fanno tutti i miei colleghi”. Quando ho contattato Deborah Bonello, mi ha detto che “i due paragrafi hanno una somiglianza che è difficile considerare una coincidenza». E contrariamente all’opinione di Saviano, secondo cui tutti lavoravano sullo stesso materiale stampa, la Bonello sostiene che la sua storia era “basata sull’intervista con il regista di “La Vida Loca”, poi deceduto.
Saviano Giannini
Sembra che la Bonello non sia l’unica fonte non nominata in “ZeroZeroZero”. Le storie di Saviano sono spesso assemblaggio di varie inchieste fatte da giornalisti sul campo. Ne è esempio il giornale di El Salvador “El Faro”.
El Faro - “ Tra le 12:27 e le 12:29 del pomeriggio…la gang ha preso un pickup grigio argento, una Nissan Pathfinder 4x4, e si è diretta al ponte sul fiume Las Cañas River. Poveda è stata uccisa lì…Romero Vasquez era uno degli esecutori”
Saviano: “Poco dopo mezzogiorno Vásquez Romero monta su un Nissan Pathfinder 4 x 4
SAVIANO RUOTOLO
grigio argento e guida Christian fino al ponte sul fiume Las Cañas River. E’ qui che lo uccidono”
La parte di “ZeroZeroZero” sul coinvolgimento del crimine organizzato russo nel traffico di cocaina, copia il lavoro del giornalista investigativo Robert I. Friedman. Di nuovo, Saviano non gli attribuisce nulla.
Red Mafiya: How the Russian Mob Has Invade America Robert I. Friedman: “[Tarzan]
saviano renzi 4
si vanta di poter sfogliare qualsiasi rivista per adulti...chiamo il mio agente, faccio portare la ragazza al club, poi la porto via e me la scopo alla grande”
Saviano - “Tarzan si vanta che tutto quello che deve fare è indicare una donna di qualsiasi rivista per adulti, il suo agente la chiama e la porta al club, dove Tarzan la scopa finché lei non crolla»
The Village Voice “The Most Dangerous Mobster in the World” di Robert I. Friedman: “…un informatore della FBI ha raccontato all’ufficio che uno dei suoi capi a Los Angeles ha incontrato due russi di New York City legati a una famiglia criminale genovese per fare da mediatore in un progetto per scaricare i rifiuti tossici americani in Russia, nella zona di Chernobyl, probabilmente attraverso tangenti date a chi si occupa di decontaminazione lì»
roberto saviano
Saviano: “Secondo un rapporto della FBI, uno dei suoi capi, con base a Los Angeles, si è incontrato con due russi di New York legati a una famiglia criminale genovese per sviluppare un piano per trasportare i rifiuti tossici americani in Ucraina, nella zona di
roberto saviano
Chernobyl, probabilmente tramite bustarelle alle autorità locali che si occupano di decontaminazione ”
Red Mafiya - “[Juan] Almeida…era stato uno dei più grandi trafficanti di cocaina. Ha supervisionato i contatti con i cartelli colombiani della droga usando come copertura i suoi lussuosi autonoleggi, un porticciolo elegante e altri esercizi”
Saviano: “C’è po Juan Almeida, uno dei più grandi trafficanti di cocaina colombiana in Florida, che ha contatti con i cartelli colombiani tramite un’agenzia lussuosa di autonoleggio a Miami e altri esercizi di copertura»
Red Mafiya: “Birbragher…era un colombiano…con eccellenti legami con il cartello di Cali. Nel 1982, ha ammesso che aveva riciclato per loro 54 milioni di dollari. Birbragher era molto amico di Pablo Escobar,” dice Brent Eaton della DEA. “Lui [Birbragher] era solito comprargli [a Escobar] macchine sportive e barche di lusso e fare altre cose per lui»
SAVIANO ALLA GUIDA DELLA MEHARI DI GIANCARLO SIANI
Saviano: “Birbragher, un colombiano in eccellenti rapporti sia con il cartello Cali cartel, per cui ha riciclato oltre 50 milioni di dollari nei primi anni ’80, sia con Pablo Escobar, per il quale acquistava yacht e macchine sportive”
Ho mostrato i primi due esempi a Saviano, che di nuovo ha negato le somiglianze: “Friedman e io abbiamo semplicemente attinto alla stessa fonte” ha detto in una e mail. Ma Friedman ha citato la sua fonte mentre Saviano non lo ha fatto, sebbene, ha affermato “il fatto che la mia ricerca sui russi fosse anche basata sul lavoro di Friedman non è un segreto, visto che lo cito nei miei ringraziamenti”. Saviano non “cita” mai l’autore, ma dice che è “grato alla visione di Robert Friedman”. E’ l’unica menzione di Friedman in “ZeroZeroZero”.
ROBERTO SAVIANO - LA COPERTINA DI ZERO ZERO ZERO COPIATA DA QUELLA DEL LIBRO IN FONDO AL POZZO
Ed ecco Saviano su Baruch Vega, fotografo di moda colombiano che conduceva una doppia vita sotto copertura per la DEA. Una buona parte in “ZeroZeroZero” è preso e distillato, senza crediti, dalla storia investigativa apparsa nel 2003 sul “St. Petersburg Times”
St. Petersburg Times - “Dr. B and Group 43” di David Adams: Vega era il secondo di 11 figli di un trombettista indigente di Bogotà. A 15 anni, vinse 20.000 dollari a un concorso per fotografi amatoriali sponsorizzato dalla Kodak. Il suo scatto fortunato fu quello di un uccello con un pesce nel becco nel lago dietro la casa in cui era cresciuto a Bucaramanga, Colombia. I genitori non gli permisero di studiare fotografia, quindi studiò ingegneria alla “Industrial University of Santander State”. Un professore lo reclutò per la CIA. Nei primi anni ’70 dice di essere stato mandato in Cile per aiutare la CIA a destabilizzare il governo di Salvador Allende».
saviano a fumetti robert di vito manolo roma
Saviano - “Secondo di undici figli di un trombettista di Bogotá trasferito a Bucaramanga…Baruch vinse un concorso Kodak all’età di 15 anni. Immortalò un uccello che emergeva dal lago con un pesce nel becco. Ma i suoi genitori gli fecero studiare ingegneria. Alla “University of Santander” fu reclutato dalla CIA e spedito in Cile: Il governo di Salvador Allende stava per cadere”.
“ZeroZeroZero” finisce con il vivido ri-racconto dell’omicidio del giornalista messicano Bladimir Antuna García per mano di una gang affiliata al narcoterrorista El Chapo. Un racconto interamente cannibalizzato da un rapporto del 2009 della CPJ (Committee to Protect Journalists). E’ istruttivo comparare le due storie e dà prova di come Saviano condensi e copi i lavori altrui, naturalmente senza citarli (alleghiamo pdf).
Roberto Saviano
Spacciare il lavoro di altri come proprio è una delle offese più serie nel giornalismo, ma Saviano ha commesso un peccato ancora più grave in “ZeroZeroZero”, unendo al plagio quella che sembra un’intervista inventata.
A detta di Saviano, ha intervistato innumerevoli fonti e viaggiato in almeno una dozzina di paesi per fare ricerche. Infatti ha ammesso che stare su “Google” non è sufficiente per un giornalista professionista. Qualche critico ha messo in discussione la veridicità del suo materiale ed è stato impossibile verificare le fonti, ma in “ZeroZeroZero”, Saviano fa un errore rivelatore.
Roberto Saviano
Dopo aver scoperto che i membri dei Kaibiles, élite brutale delle forze speciali guatemalteche, lavorano per i cartelli della droga messicani, Saviano fa quello che dovrebbe fare qualsiasi buon giornalista: decide che deve incontrare un Kaibil. Miracolosamente trova Ángel Miguel che bighellona per l’Italia. Miguel è un “guatemalteco vestito elegantemente” che vuole parlare dei suoi ex compagni. L’incontro si legge come un copione di “Miami Vice” particolarmente pomposo. Miguel lo accusa di essere “un frocio”, tocco cinematografico prima di spifferargli i segreti Kaibil e di spiegare le avversità dell’addestramento militare e l’audacia delle sue reclute.
Saviano, citando Ángel Miguel: “Per completare l’addestramento devi stare per due giorni senza dormire mentre sei in un fiume con l’acqua fino al collo. Ci hanno regalato a ognuno un cucciolo meticcio, gli abbiamo dato un nome e ci siamo affezionati, poi ci hanno ordinato di ucciderlo. Il capo ci ha ordinato di mangiarlo e di bere il suo sangue. Solo un terzo di noi ce l’ha fatta». La conversazione con Ángel Miguel è affascinante e terrificante, ma Saviano lo ha incontrato davvero? Allora perché molte parti della conversazione somigliano così tanto a una storia del 2005 scritta su “Notimex” dal giornalista messicano José Luis Castillejos?
ROBERTO SAVIANO E JULIAN ASSANGE
Notimex - “Kaibiles: Un Entrenamiento en el Infierno Guatemalteco,” José Luis Castillejos, October 4, 2005: “Come parte del corso, che solo un terzo dei candidati supera, i futuri Kaibiles devono stare per due giorni senza dormire mentre sono in un fiume con l’acqua fino al collo. Durante l’addestramento, insegnano loro a prendersi cura di cuccioli che poi devono uccidere e mangiare».
Leggendo Saviano e le sue descrizioni della gang, sembra che abbia creato una intervista con una fonte anonima ricostruendo la storia di “Notimex” di dieci anni fa.
SALMAN RUSHDIE E ROBERTO SAVIANO
Saviano, citando Ángel Miguel: “Al termine delle otto settimane c’è una cena. Enorme griglie fumanti, il fuoco mantenuto costantemente vivo, e bistecche di alligatore, iguana e cervo buttate lì sopra per tutta la notte. E’ anche tradizione acchiappare il Ministro della Difesa del Guatemala e tirarlo in uno stagno coi coccodrilli”
Notimex - “Al termine dell’addestramento, i commandos fanno festa con bistecche di alligatore, iguana e cervo. Sono anche autorizzati a prendere con la forza il Ministro della Difesa del Guatemala e tirarlo in uno stagno coi coccodrilli”
Saviano, citando Ángel Miguel: “‘La prima fase di addestramento dura 21 giorni, seguita da una seconda di 28 giorni. Nella giungla. Fiumi, paludi, campi minati. L’ultimo passo per diventare un vero Kabil è l’ultima settimana. Impari a mangiare qualsiasi cosa trovi. Serpenti, scarafaggi. Impari a conquistare il territorio nemico, lo annichilisci, ne prendi possesso”
saviano FAZIO B
Notimex: “La prima fase di addestramento è 21 giorni di teoria. La seconda fase si tiene nella giungla per 28 giorni e, dopo un duro addestramento, il Kaibil deve essere in grado di attraversare fiumi, paludi, localizzare e disinnescare mine. Nell’ultima fase, l’aspirante Kaibil, mangia serpenti, formiche, radici, raccoglie rugiada nelle foglie, sa attaccare, annichilire, fare manovre intelligenti, penetrare in territorio nemico e rifornirsi”
roberto saviano e fabio fazio
Saviano, sui Kaibil: “Dopo cena puoi finalmente indossare l’emblema dei Kaibiles: il pugnale su sfondo azzurro e nero. E dal pugnale si alza una fiamma che arde eternamente. Libertà”. Ángel Miguel improvvisamente solleva la mano e allarga le dita: “Olfatto. Udito.Tatto. Vista. Gusto. I cinque sensi che il perfetto Kabil deve sviluppare e sempre tenere in allerta. Unione e forza”. Guardo Ángel Miguel. Non è più un Kaibil”.
saviano COME MISTER burns
Notimex: “Dopo cena possono indossare l’emblema Kaibil, un moschettone da alpinismo che simboleggia unione e forza, e un pugnale al centro dell’immagine che rappresenta l’onore, e cinque tacche che rappresentano i cinque sensi”
Saviano: “Il Kaibil non deve mai, per nessuna ragione al mondo, separarsi dal suo berretto color granata, che reca il suo stemma: un moschettone da alpinismo che rappresenta unione e forza, un pugnale che simboleggia l’onore, con cinque tacche che rappresentano i cinque sensi”.
FABIO FAZIO E ROBERTO SAVIANO DURANTE UNA PUNTATA DI VIENI VIA CON ME
O Ángel Miguel non esiste o l’interazione di Saviano con lui ha raccolto così poco materiale utile che l’autore si è dovuto rivolgere a internet per ingrossare quella che sarebbe stata una intervista illuminante. Quando l’ho chiesto a Saviano, mi ha risposto con enfasi che “il materiale di Angel Miguel è originale, il risultato di un mio incontro e non conosco la storia di un altro giornale a cui lei si riferisce. Di sicuro non è quella la fonte della mia storia». Dice che tutte le parole attribuite a Angel Miguel vengono direttamente da un ex Kabil.
COPERTINA DEL MALE VAURO SU SAVIANO
In “ZeroZeroZero” Saviano descrive uno dei crimini più efferati della guerra civile guatemalteca, il massacro Dos Erres del 1982, dove 250 civili furono uccisi, e scrive come un volontario di “Wikipedia”.
Saviano: “I più piccoli vennero uccisi schiantandoli contro i muri o contro gli alberi. I cadaveri furono gettati nei pozzi...Prima di lasciare il villaggio i soldati presero con loro due ragazzine di 14 e 16 anni e le violentarono ripetutamente. Quando si stancarono, le strangolarono”
Wikipedia: “Sbatterono le teste dei più piccoli contro i muri e gli alberi... i loro corpi furono gettati nei pozzi... presero due ragazzine per i successivi giorni, le violentarono ripetutamente e alla fine le strangolarono”.
SAVIANO SULLA COPERTINA DELL ESPRESSO INCHIESTA COCAINA
Nella sezione sull’importanza della Guinea-Bissau come luogo di transito del traffico di cocaina, Saviano ci introduce il corriere “Mamadu,” che ha ingoiato e trasportato molte buste di cocaina in Europa nella speranza che “alla trentesima missione avrei avuto abbastanza soldi per portare la mia fidanzata a cena in un bel ristorante di Lisbona”. Non è chiaro dove e quando sia avvenuta la conversazione, ma Saviano racconta della vita del ragazzo prima di trasformarsi in corriere.
Mamadu, come molti personaggi di Saviano, è fin troppo perfetto. E qualcosa non è giusta in questa storia. A meno che alle cinque del mattino non vagasse nella cucina della residenza privata del Presidente João Bernardo Vieira (venne ucciso proprio in cucina), Mamadu (o l’ autore) lavorano di fantasia. Vieira fu ucciso in casa, non fuori. Solo la pagina di “Wikipedia” mantiene la notizia della morte al di fuori della casa. Non è plausibile che il ragazzo vagasse fuori dalla residenza, come dice, prima dell’alba, sentisse gli spari e vedesse il corpo del presidente a terra, per scoprire solo il giorno dopo cosa era successo. La battaglia avvenne fuori dalla casa e durò circa tre ore.
MAURO E SAVIANO NEWS
Quali altri Saviano dice di aver intervistato? Mi ha assicurato che nessuno dei personaggi di “ZeroZeroZero” è inventato. Veri, dal primo all’ultimo. Ma in una e mail precedente ammetteva di aver creato almeno un personaggio “composito” per ottenere un effetto narrativo: “A volte metto su uno stereotipo o diverse persone esistite in un unico personaggio, per rendere la presentazione più facile. Ne è un esempio Don Arturo, del capitolo sul Messico. Ci sono dozzine di Don Arturo con storie simili. In ogni caso i miei lettori non leggono cose inventate ma fatti accaduti, anche se sono accaduti a persone diverse messe in un’unica categoria”.
COVER ESPRESSO SU SAVIANO
Ovvero Don Arturo è un’invenzione di Saviano. Quando gli ho contestato che da nessuna parte nel libro c’è scritto che un personaggio è inventato, mi ha risposto confusamente che “queste tecniche, le persone abituate alla lettura, le conoscono bene”. Non è necessario specificare. “Questo libro non è solo giornalismo ma un romanzo-verità”. Questo, dice, è il suo mestiere, nella tradizione di Truman Capote, che unisce assoluta verità e fioritura letteraria. Eppure la “Penguin Press” non segnala da nessuna parte che si tratta di un romanzo.
SCALFARI ZAGREBELSKY CONCITA DE GREGORIO SAVIANO NEL PARTITO DI REPUBBLICA - ILLUSTRAZIONE FUCECCHI PER IL FATTO
Inoltre Saviano mi spiega che si sono due fascette sulla copertina - una da un giornale spagnolo e una da una pubblicazione tedesca - che descrivono il libro come “letteratura”: “La forma del mio libro è chiara a tutti”. Ma è chiaro a tutti che Saviano riscrive i lavori di altri giornalisti e crea personaggi fittizi? Mi ha detto: “Non sono un giornalista, sono uno scrittore che racconta fatti reali”. Eppure sul risvolto di copertina è definito “un giornalista di raro coraggio”, il libro è “una elettrificante inchiesta”. Quando gli ho chiesto se le future edizioni di “ZeroZeroZero” conterranno le fonti, Saviano ha risposto: «E’ un libro catalogato nel genere non-fiction, ma è innanzitutto un romanzo. Perché dovrei mettere le fonti in un romanzo?”
ROBERTO SAVIANO Saviano Saviano riceve la laurea ad honorem a Genova BENIGNI E SAVIANOvieni resize Santoro e Saviano visti da Benny per Libero Saviano e la laurea ad honorem UMBERTO CROPPI ROBERTO SAVIANO Hanno Ammazzato Saviano - Saviano Morto EUGENIO SCALFARI ROBERTO SAVIANO EUGENIO SCALFARI ROBERTO SAVIANO Saviano gomorra roberto saviano Roberto Saviano Roberto Saviano gomorra roberto saviano02 lap garrone SAVIANO SERVILLO