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    ANCHE IL TENNIS HA IL SUO VAR (SPERIAMO FUNZIONI MEGLIO DI QUELLO DEL CALCIO) – AGLI US OPEN, CHE PARTIRANNO IL 28 AGOSTO, DEBUTTA IL NUOVO “OCCHIO HI-TECH”. UNO STRUMENTO CHE I GIUDICI DI SEDIA POTRANNO UTILIZZARE AUTONOMAMENTE IN CASI DUBBI, COME IL DOPPIO RIMBALZO O IL FALLO DI PIEDE – E AI TENNISTI RESTA LA POSSIBILITÀ DEI “CHALLENGE”, CIOÈ LA CHIAMATA ALLA “MOVIOLA” NEL CASO NON SIANO D'ACCORDO SU DOVE LA PALLINA SIA RIMBALZATA


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Rossi per “la Repubblica”

     

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    Ma quanto gli piace, agli americani, la tecnologia? Ma proprio tanto, a giudicare dall'ultima novità che ci propineranno ai prossimi US Open, in programma da fine agosto a New York. Occhio (è proprio il caso di dirlo): arriva il Var del Tennis. Direte: ma non c'era già l'Occhio di Falco, il cosiddetto Occhio di Falco?

     

    […] a New York, nell'impianto di Flushing Meadows, i giudici di sedia avranno un altro supporto digitale che potranno usare a loro discrezione, in caso di dubbi su un eventuale doppio rimbalzo, oppure una invasione di campo o, magari, un fallo di piede.

     

    US OPEN US OPEN

    Si tratta di un supporto aggiuntivo, perché ai tennisti resta intatta la possibilità dei “Challenge”, cioè la chiamata alla 'moviola' nel caso non siano d'accordo su dove la pallina sia rimbalzata. Gli atleti ne hanno a disposizione tre per ogni set, con un altro che si aggiunge in caso di tie-break.

     

    Il nodo è un altro: si sentiva davvero questa necessità? Peraltro: il giudice di sedia deciderà di usare lo strumento, certificando — in fondo — di non essere sicuro del proprio giudizio, del proprio operato? Quanti di loro avranno questa umiltà?

     

    Certo, la cosa sarebbe servita a Kader Nouni, giudice di sedia francese che al Roland Garros (e non al torneo sociale) non ha visto (cercasi buon oculista, oppure una pensione dignitosa) il clamoroso doppio rimbalzo di Rune contro Cerundolo, con il primo che si è anche distinto (ancora una volta) per la sua mancata sportività (ma questa è un'altra storia).

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    Il punto è che — come da qualche anno — gli US Open fanno da apripista alle innovazioni. L'ultimo Slam dell'anno ha ridotto drasticamente le figure dei giudici di linea, quelli che urlano “out” quando la pallina rimbalza fuori e si sbracciano come vigili urbani. Il taglio è iniziato da New York e, nel 2025, sarà totale in tutto il mondo.

     

    I tre regni del tennis (Itf, Atp e Wta) per una volta viaggiano d'amore e d'accordo su questo argomento e, dunque, dovremo farcene una ragione. Anche perché statistiche alla mano, trenta volte su cento la decisione del giudice viene corretta da quello virtuale, che si avvale di videocamere più veloci di quelle del calcio — mille fotogrammi al secondo invece di cinquecento — e riesce a calcolare la posizione della pallina con un margine di errore di soli due millimetri, nonostante i colpi dei tennisti a volte viaggino sui duecento orari. […]

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