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    TUTTO IL MONDO E' PAESE: ANCHE IN FRANCIA LA GIUSTIZIA FUNZIONA A OROLOGERIA – IL PRESIDENTE DEI NEO-GOLLISTI ERIC CIOTTI, DOPO IL PATTO CON MARINE LE PEN, FINISCE INDAGATO CON L'ACCUSA DI APPROPRIAZIONE INDEBITA PER AVER UTILIZZATO GRATUITAMENTE DEI PARCHEGGI NEI PRESSI DEL PORTO DI NIZZA – LA REPLICA: “E’ UNA MACCHINAZIONE POLITICA” - LA MOSSA DI CIOTTI HA SPACCATO I REPUBLICAINS: 62 SUOI FEDELISSIMI CORRERANNO CON IL SOSTEGNO DEI LEPENISTI...


     
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    Danilo Ceccarelli per "la Stampa" - Estratti

     

    ERIC CIOTTI ERIC CIOTTI

    È iniziata ieri in un clima elettrico la campagna elettorale delle legislative francesi, anticipate al 30 giugno e al 7 luglio dopo che il presidente Emmanuel Macron ha sciolto l'Assemblea nazionale. La prima sorpresa è arrivata dai Repubblicani, con il presidente Eric Ciotti finito sotto indagine con l'accusa di appropriazione indebita per aver utilizzato gratuitamente dei parcheggi nei pressi del porto di Nizza.

     

    Il leader dei neogollisti, che ha già due fascicoli aperti, ha parlato di una «macchinazione politica», che sarebbe scattata pochi giorni dopo il terremoto provocato dal suo progetto di alleanza con il Rassemblement National di Marine Le Pen.

     

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    La mossa ha spaccato la formazione, che ha inutilmente provato a destituire il suo presidente prima di scindersi in due correnti: quella dei 62 fedelissimi di Ciotti, che correranno con il sostegno dei lepenisti, e quella dei 400 candidati investiti ufficialmente dai Repubblicani.

     

    Il Rassemblement National continua a giocarsi la carta della rassicurazione. La formazione di estrema destra ha annunciato che in una eventuale coabitazione di governo, che porterebbe Jordan Bardella alla nomina di premier, la riforma delle pensioni verrebbe annullata il prossimo autunno, per non creare caos durante le Olimpiadi di Parigi.

     

    Un'ipotesi sempre più concreta stando all'ultimo sondaggio dell'Ifop, che dà il partito di Marine Le Pen primo al 33%, mentre la sinistra riunitasi nel Nuovo Fronte popolare è seconda al 28% e la maggioranza macroniana al 18%. Proprio quest'ultima ha fatto sapere che non presenterà nessuno nelle circoscrizioni dove ci saranno candidati uscenti dei Repubblicani, dei socialisti o dei centristi Liot con atteggiamenti «costruttivi». 

     

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