GIULIA ZONCA per la Stampa
Alexander Krushelnytsky e la moglie
Un russo dopato ai Giochi non dovrebbe essere una novità, da Sochi 2014 ne sono usciti una cinquantina, solo che qui la Russia in teoria non c'è, squalificata dal Cio e gareggiano gli Oar (atleti indipendenti dalla Russia), ma il positivo esiste comunque, per di più nel curling. Il meldonium deve essere proprio un'abitudine.
Alexander Krushelnytsky, marito e partner di curling misto della fascinosa e misteriosa Anastasia Bryzgalovoy è risultato positivo. Non sono state ancora fatte le analisi alla provetta B quindi esiste un margine, più che minimo, di errore, ma di certo avere una medaglia già macchiata inquina l'aria dei Giochi che non si era nemmeno ancora ripulita del tutto.
La coppia russa ha vinto il bronzo, sono stati anche i primi a gareggiare a PyeongChang con la divisa neutra e i primi a catturare l'attenzione in una spedizione che non ha ancora vinto un oro. Sembravano scelti apposta per essere la pubblicità dell'orgoglio russo: belli, alteri, affiatati e per nulla spaventati di essere qui senza bandiere: "Siamo come gli altri". Forse intendevano come gli altri russi.
bandiera cio e bandiera russia
BREVE STORIA DEL MELDONIUM
Maria Sharapova è stata trovata positiva a questa sostanza nel gennaio 2016 e sospesa per 15 mesi. Si è giustificata dicendo che non sapeva la sostanza fosse diventata proibita.
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