gianluca esposito
Giacomo Amadori e François de Tonquédec per “La Verità”
L'ex commissario straordinario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha assegnato un appalto da 18 milioni di euro alla società della famiglia di un indagato accusato di aver usato il suo nome per ottenere contratti di consulenza.
Le indagini della Procura di Roma sulle disinvolte manovre del duo di avvocati d'affari composto da Luca Di Donna, ex socio di studio Giuseppe Conte, e Gianluca Esposito, già direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, costate ai due legali l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di influenze illecite, sono alle battute finali.
domenico arcuri
Le carte depositate al Tribunale del riesame rivelano che gli investigatori hanno puntato gli occhi sulla società controllata dai familiari della moglie e collega di studio di Esposito, Annalisa Pesce.
La famiglia della donna controlla infatti il gruppo Psc, di cui detengono quote minoritarie Fincantieri (il 10%) e una controllata di Cassa depositi e prestiti, la Simet, che possiede il 9,64% di Psc.
La società vanta un cda composto da pezzi da 90 del calibro dell'ex generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi e di Mauro Moretti, per anni ai vertici delle Ferrovie dello Stato prima e di Finmeccanica/Leonardo poi.
gianluca esposito
La vicenda, che al momento non risulta avere portato a nuove ipotesi di reato, è tutta in famiglia, con il gip Roberta Conforti che, in un decreto di proroga delle intercettazioni del 10 settembre, annota: «Rilevanti anche gli esiti degli accertamenti svolti presso la Banca d'Italia.
LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE
Dalla relazione dell'Unità di informazione finanziaria (l'Antiriciclaggio, ndr) del 17 febbraio 2021 risultano innanzitutto bonifici a favore di Gianluca Esposito per complessivi 133.332,80 euro da parte del gruppo Psc Spa (riconducibile alla famiglia della moglie Pesce Annalisa)».
PSC GROUP
Il decreto prosegue così: «Dall'informativa dei carabinieri dell'8 marzo 2021 risulta che al gruppo Psc sono stati aggiudicati dal Commissario per l'emergenza Covid lavori e servizi per lariorganizzazione della rete ospedaliera nazionale per un importo complessivo di 18 milioni di euro all'esito di una gara a procedura aperta di massima urgenza».
Il bando indetto nell'ottobre 2020 e diviso in 21 lotti su base regionale, riguardava i «servizi di ingegneria ed architettura e altri servizi tecnici, al fine dell'attuazione dei piani di riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale». Si tratta di una maxi commessa dal valore complessivo, al netto dell'Iva, di oltre 713 milioni di euro.
umberto pesce di psc
Alla Psc, che si presentava in raggruppamento con un'altra società, la Picalarga srl, sono andati il sub lotto relativo alla provincia di Catanzaro del valore di 7 milioni di euro e quello, più sostanzioso, della provincia di Caserta, che ha portato nelle casse delle due società 10,63 milioni di euro.
Una boccata di ossigeno per il gruppo con sede legale a Maratea, che, complice il Covid, ha chiuso il 2020 con una perdita di esercizio di 75 milioni per la capogruppo e di 96 nel «bilancio consolidato di gruppo». Ma le nuove carte non rivelano solo questo. Dai decreti di proroga delle intercettazioni risulta che inizialmente non fosse contestato agli indagati il traffico di influenze, bensì la corruzione.
gianluca esposito
Nella vecchia impostazione erano presenti anche due capi di accusa che sono stati omissati nelle carte messe a disposizione degli avvocati, come anche è stato coperto il nome di un soggetto misterioso intercettato e probabilmente indagato. È possibile che quelle parti siano state nascoste perché è stato effettuato uno stralcio, probabilmente per una richiesta di archiviazione.
GIANLUCA ESPOSITO
Di certo, per tutti gli altri indagati, il reato è stato derubricato a traffico di influenze e successivamente è stata aggiunta anche l'accusa di associazione per delinquere, scelta che ha consentito di continuare le captazioni, probabilmente in vista delle perquisizioni di fine settembre.Ma chi è il misterioso personaggio intercettato e, molto probabilmente, indagato per due accuse poi eliminate dal fascicolo principale?
Non lo sappiamo.Il nome più citato nei decreti di proroga delle intercettazioni è, comunque, quello dell'ex commissario Arcuri. Nei documenti sono evidenziati i numerosi contatti telefonici di quest' ultimo con i due principali indagati a ridosso di alcune trattative riguardanti la fornitura ritenuta sospetta di materiali sanitari per l'emergenza Covid. Negli stessi atti viene citato anche il responsabile unico dei procedimenti per l'acquisto di mascherine Antonio Fabbrocini.
DOMENICO ARCURI
Nel decreto di perquisizione del 30 settembre è ben specificato che le indagini erano partite con un'ipotesi di corruzione e in un capitolo dedicato alla «qualificazione originaria» vengono evidenziate «l'assoluta anomalia dell'intermediazione occulta agita dagli avvocati Di Donna ed Esposito» insieme ai «plurimi contatti tra gli avvocati e i pubblici ufficiali».
Ma la conclusione, però, è che «allo stato, tuttavia, non vi è prova che gli atti della struttura commissariale o di Invitalia siano stati compiuti dai pubblici ufficiali a causa della elargizione di corrispettivo».
Gianluca Esposito
Se Arcuri fosse il nome coperto da omissis, la richiesta di archiviazione per un'accusa di corruzione non sarebbe per lui una novità. Infatti, già nel 2020, la Procura di Roma aveva iscritto e intercettato Arcuri e Fabbrocini sospettando che potessero essere stati corrotti. Dopo pochi giorni, però, i pm avevano chiesto la loro archiviazione. Quindi hanno contestato a entrambi il reato di peculato.
Successivamente hanno iscritto di nuovo Arcuri o il suo vice per corruzione in un altro fascicolo, attivando nuovamente le intercettazioni, prima di chiedere, con ogni probabilità, ancora una volta il proscioglimento?Se fosse così saremmo di fronte a una specie di ottovolante giudiziario da cui presto sapremo se l'ex commissario straordinario sia uscito definitivamente.
PSC GROUP.
LUCA DI DONNA I VENTILATORI DI DOMENICO ARCURI domenico arcuri e i banchi monoposto