Estratto dell'articolo di Emanuela Minucci per “Oggi”
NICOLAS PUECH
Alfred Hitchcock avrebbe bocciato la trama: «Troppi colpi di scena, gli spettatori vanno rispettati», disse una volta al collega François Truffaut. E invece no, l’affaire Hermès, la storia di Nicolas Puech, 81 anni, multimiliardario, unico discendente della più siderale griffe parigina, è un distillato di realtà che surclassa l’immaginazione. La sua eredità da 12 miliardi di euro, nata attorno al magico mondo delle sospirate Birkin e Kelly, borse gioiello da 20 mila euro e più, si sarebbe volatilizzata!
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Puech, classe 1943, figlio di Ivonne Hermès e pronipote del fondatore della maison, è l’ultimo erede ancora in vita della casa di moda francese. Suo infatti è (o era?) il 5,7 per cento di quell’impero fondato nel 1837 a Parigi: 6 milioni di titoli che valgono oltre 12 miliardi di euro e collocano questo signore fra i primi 35 uomini più ricchi del mondo.
[…] A lui, forse, mancava un abbraccio, qualcuno che potesse sentire davvero vicino. Quel legame lo trova nel giardiniere tuttofare, Abdel Jamal, 51 anni, di origini marocchine, che nei lunghi mesi del Covid lo accudisce insieme con la sua famiglia (ha una moglie e due ragazzi) nella tenuta di montagna. «In quei giorni di convivenza forzata mi ha trattato come un padre, era premuroso e presente per ogni mia necessità, e io ora lo considero un figlio», confiderà ai gestori dell’Aubert des Glaciers, la locanda centrale del paese svizzero.
NICOLAS PUECH
Una volta finita la pandemia Puech rompe con il fratello maggiore e gli altri discendenti della famiglia Hermès a causa della scalata (mancata) di Bernard Arnault e della sua LVMH al marchio. La sua agenda è piena di numeri che non compone più.
Così il rapporto con la sua “nuova famiglia” marocchina diventa insostituibile. Ad Abdel Jamal regala residenze da sogno: dalla prima villa da mille metri quadri a Montreux a picco sul lago di Ginevra all’antica residenza arabeggiante con la piscina ombreggiata da un palmeto a Marrakech. L’ha coperto d’oro al punto che in tanti cominciano a considerare quell’uomo un amante segreto.
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Data l’età e la fragilità del soggetto, alcuni arrivano ad adombrare il dubbio della circonvenzione d’incapace. Sino al colpo di scena: monsieur Puech cambia il suo testamento che in origine era a favore della sua Fondazione Isocrate e nomina Abdel suo erede universale, chiedendo anche di adottarlo, così da semplificare la successione. Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès, fa una dichiarazione ufficiale: «Sono titoli al portatore, solo Puech può disporne e regalarli a chi vuole».
Il patrimonio da capogiro del maggior azionista individuale della maison, non appena Nicolas Pech passerà a miglior vita, finirà sui conti di quel giardiniere marocchino tuttofare che da due anni nessuno incontra più. Già, perché Abdel ha ritirato le sue foto da internet, non si fa vedere nelle residenze già ricevute in dono ed è scomparso. […]
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Ma come in tutti i grandi gialli ecco un nuovo colpo di scena: Puech accusa il suo gestore patrimoniale, il celebre avvocato d’affari Eric Freymond, della “truffa del secolo”. Una attività infedele durata anni (e già segnalata in passato con vari esposti mai approdati a nulla), ma culminata nella sparizione della sua quota di azioni.
Puech qualche mese fa presenta un esposto contro il suo legale al Tribunale di Ginevra: «Quell’uomo mi ha truffato per decenni, dal 1998 sino al 2022 e ora, grazie ad alcune operazioni finanziare scellerate, ha fatto sparire 12 miliardi di euro». Accuse che i giudici svizzeri hanno respinto qualche giorno fa per mancanza di prove. Ma allora dove sono finite quelle azioni da 12 miliardi di euro? Sparite nel nulla. Esattamente come il giardiniere Abdal. […]
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