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    “SU PLUSVALENZE E SUPERLEGA HO LA COSCIENZA PULITA. RONALDO? NON SONO PENTITO DI AVERLO PRESO” - ANDREA AGNELLI AL “FINANCIAL TIMES” NON SI PENTE DI NULLA: “TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO FATTO, LO ABBIAMO FATTO SECONDO LE REGOLE. CR7? PRENDERLO È STATA UNA BUONA MOSSA, FATEMELO SCHIERARE SENZA PANDEMIA E SAREBBE STATA UN’ALTRA STORIA” - AVVISATE JOHN ELKANN: ANDREA AGNELLI NON ESCLUDE UN RITORNO ALLA GUIDA DELLA JUVENTUS…


     
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    Estratto dell’articolo di www.lastampa.it

     

    cristiano ronaldo e andrea agnelli 3 cristiano ronaldo e andrea agnelli 3

    Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, in un'intervista al Financial Times, incalzato sul caso plusvalenze che ha travolto la squadra bianconera, ha affermato di avere «la coscienza pulita». Rifiutandosi di discutere i dettagli della causa legale, Agnelli afferma di restare «convinto che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole, secondo gli standard finanziari».

     

    L'ex presidente bianconero poi non archivia del tutto la questione della Superlega: […] appare ancora convinto del progetto […] E non esclude un eventuale ritorno alla guida della Juventus.

    agnelli ronaldo paratici agnelli ronaldo paratici

     

    «Rimango convinto che tutto ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole […] secondo gli standard finanziari» […] È giusto dire che la maggior parte dei club perde soldi? Sì. Ma o siamo tutti incompetenti oppure il sistema ha qualche carenza» sottolinea Agnelli che riavvolgendo il nastro non si dice affatto pentito di aver portato Ronaldo alla Juve. «È stata una buona mossa. Datemi Ronaldo e fatemelo schierare senza pandemia, sarebbe stata un'altra storia», insiste Agnelli.

     

    IL CASO SUPER LEGA

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    Inevitabile, dunque, tornare poi sul progetto Superlega fallito in meno di 48 ore sotto la protesta di tifosi, esperti, giocatori e politici. Agnelli dice che è un «mistero» il motivo per cui i ribelli non abbiano resistito dopo aver firmato un contratto di 200 pagine per aderire. «Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno» dice. «Hanno firmato tutti liberamente. Alcuni erano più coscienti. Ma hanno firmato tutti liberamente», ribadisce. Dopo quella vicenda Agnelli è stato definito un bugiardo dal presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin e non solo. «Sono invidiosi».

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    Di cosa? «Non lo so. Il fatto che ho un obiettivo e cerco di raggiungerlo. Senza compromessi» […] Nonostante Agnelli affermi che tra 50 e 60 club stanno discutendo sui nuovi piani per la Superlega, nessuno ha dichiarato pubblicamente il proprio interesse. Dei club originari solo Real Madrid e Barcellona restano impegnati. […]

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