Alessandro Rico per "la Verità"
VARIANTE OMICRON
Figuriamoci se gli si può dare del negazionista, del no vax, del no pass. È stato fautore dei tamponi a tappeto - quando Walter Ricciardi lo sbeffeggiava - e persino dei lockdown duri, brevi e precoci. Adesso, però, Andrea Crisanti, prima celebrato in quanto ideatore del «modello Veneto», è diventato un bersaglio dei salottini buoni.
ANDREA CRISANTI A PIAZZAPULITA
La sua imperdonabile colpa? Ha osato esprimere qualche dubbio sull'opportunità di inseguire i bimbi con la siringa.
Professore, partiamo dalla variante Omicron. Lei ha spiegato che potrebbe essere il segno che la pandemia sta finendo.
«Tutti gli organismi viventi s' avvantaggiano della capacità di adattamento all'ambiente. Nei virus, questo processo selettivo avviene a una velocità estremamente accelerata, legata alle continue replicazioni e alle varianti che vengono generate nel genoma».
Prosegua.
CORONAVIRUS AFRICA
«Bisogna capire quali sono le forze selettive che operano sul virus».
Quali sono?
«In particolare, la capacità di trasmissione. Finora, abbiamo osservato il susseguirsi di varianti con una capacità di trasmissione sempre più elevata. Nel frattempo, però, noi abbiamo modificato l'ambiente del virus».
In che modo?
LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID
«Vaccinando tantissime persone. E questa spinta selettiva può avvantaggiare varianti che hanno una capacità di trasmissione maggiore. Questo, però, non ha nulla a che vedere con la virulenza, cioè con la capacità del virus di causare sintomi».
Si fermi: quindi è vero che vaccinare in pandemia genera varianti?
«Le varianti si generano a prescindere, il virus si replica e muta a priori. In questo caso, ciò che si crea è una pressione selettiva che può determinare l'emersione di varianti resistenti al vaccino».
vaccino pfizer
Che, però, tendono a essere meno pericolose?
«Con il Sars-Cov-2, esiste sicuramente questa possibilità. Con altri patogeni, ad esempio il parassita della malaria, ciò è impossibile».
Torniamo alla virulenza.
LABORATORIO DI ANALISI COVID
«Lei deve sapere che la capacità di causare malattia grave è, di fatto, un elemento che danneggia il virus stesso, a meno che essa non sia direttamente associata con la capacità di trasmissione».
Se muore l'ospite, muore anche il virus, no?
«Appunto. E allora, se il virus può trasmettersi senza provocare danni, come accade con certi virus respiratori, ad esempio quello del raffreddore, possono diffondersi varianti altamente trasmissibili, ma non patogeniche. Se ciò accadesse, sarebbe fantastico».
CORONAVIRUS AFRICA
Omicron è un buon candidato?
«Sicuramente ha un'alta trasmissibilità, capace di infettare anche i vaccinati. Sulla sua pericolosità, mancano ancora dati certi, perché in Sudafrica la popolazione è prevalentemente giovane, mentre in Europa i casi analizzati sono pochi. Ad ogni modo, niente panico, cerchiamo semplicemente di capire come stanno le cose».
il professore franco locatelli foto di bacco (8)
Pfizer ha ribadito che serviranno richiami annuali. Moderna insiste sullo sviluppo di vaccini aggiornati. Persino all'Ema qualcuno ha parlato di «strategia commerciale». Che dobbiamo pensare? È questione di business?
«Sarà sempre anche questione di business, non serve più nemmeno scandalizzarsi. Il punto è che le autorità politiche la devono moderare».
Dunque, se è vero che andiamo verso l'endemizzazione, le autorità non dovrebbero predisporsi a richiami solo per anziani e fragili, come accade con gli antinfluenzali, evitando cicliche e logisticamente impegnative campagne di massa?
«A lungo termine, ciò avrebbe sicuramente senso».
Il capo della Stiko, l'autorità vaccinale tedesca, ha detto che lui non vaccinerebbe i figli contro il Covid. Anche altri Paesi, tipo la Francia, si limitano a raccomandare il farmaco ai bambini fragili. Da noi, invece, c'è una forte pressione per vaccinare i piccoli dai 5 anni in su - e qualcuno già sta pensando ai bimbi di 6 mesi.
pfizer moderna
«Partiamo da un presupposto: i bimbi non sono piccoli adulti, sono diversi dal punto di vista fisiologico e metabolico; devono crescere, devono sviluppare gli apparati riproduttivi; non sono uguali agli adulti e, quindi, i dati che valgono per questi ultimi non possono essere applicati per analogia anche a loro».
Meglio essere prudenti?
andrea crisanti mezzora in piu
«L'ho sempre detto: che fretta c'è? Pfizer ha condotto uno studio onesto, ma su circa 2.000 bambini. Israeliani e americani l'hanno preso per buono e hanno iniziato a vaccinare. Tra un mese avremo i loro dati su un milione di bambini, sarebbe stato meglio aspettare».
Franco Locatelli obietta: se tutti aspettano i dati degli altri, i dati non arrivano mai.
«È una manipolazione. Io, se fossi stato consultato come esperto in America, avrei consigliato di aspettare. Lì, invece, i politici si sono voluti assumere questa responsabilità. Noi siamo coglioni se non gli andiamo dietro?».
VARIANTE SUDAFRICANA - OMICRON
Quando lei ha osato presentare questi argomenti in tv, Beppe Severgnini l'ha rimproverata: guai a seminare dubbi in prima serata
«La libertà esiste solo se la si esercita. Si può criticare la religione, si può criticare la Costituzione e non si possono criticare l'Ema e l'Aifa?».
Sta passando l'idea per cui la scienza non debba occuparsi solo della ricerca della verità, bensì del marketing farmaceutico.
ANDREA CRISANTI A PIAZZAPULITA
«È proprio questo atteggiamento che offre benzina ai no vax e ai complottisti».
E l'allarme long Covid nei ragazzini? Gli studi inglesi paiono averlo ridimensionato.
«Sui bambini si tirano fuori cifre a caso. Dicono: "Ne sono morti 16"».
E invece?
«Innanzitutto, nella classe 5-10 ne sono morti 9. Ma poi, in che condizioni erano? Soffrivano di patologie pregresse? Tra l'altro, i dati non sono stratificati per età, ma per intervalli: non sappiamo quanti dei morti avevano 5, 6, 7 anni Queste cose mi fanno accapponare la pelle».
VACCINO COVID
Non sarebbe più ragionevole concentrarsi sulle terze dosi a chi ne ha davvero bisogno?
«Be', che si dovessero fare le terze dosi lo si sapeva da giugno».
Il governo ha indugiato troppo?
«A giugno ci raccontavano che avremmo raggiunto l'immunità di gregge. Sono queste le vere fake news di Stato».
In effetti, che un virus a Rna possa mutare ed eludere i vaccini non è proprio una novità. La comunità scientifica non poteva immaginarlo prima, che l'immunità di gregge era una chimera?
«La comunità scientifica sapeva già da aprile-maggio che la protezione dei vaccini durava massimo sei mesi, conosceva il problema delle varianti ed era consapevole che ce n'era in circolazione una, la Delta, a elevatissima trasmissibilità. Dunque, era chiaro che quella dell'immunità di gregge fosse una menzogna».
andrea crisanti si fa vaccinare 2
E perché l'ha alimentata anche Locatelli, coordinatore del Cts? A fine maggio ci prospettava l'immunità di gregge per agosto-settembre.
«Deve chiederlo a quelli che raccontavano certe stupidaggini».
Possiamo dire che i vaccini durano meno di quello che ci si sarebbe aspettati all'inizio?
«All'inizio potevamo fare affidamento solo sui dati ufficiali, che erano basati su osservazioni a due mesi. Un report di aprile già evidenziava che la protezione calava a quattro mesi. La comunità scientifica e in particolare le case farmaceutiche, a quel punto, sapevano perfettamente che la protezione dall'infezione, a sei mesi, cala dal 95% al 40%, mentre quella dalle complicazioni scende dal 90 al 65%».
beppe severgnini
Quindi?
«Già da un mese noi dovevamo essere nelle condizioni di partire con le terze dosi a tappeto».
Abbiamo perso tempo a perseguitare i no vax?
«Io ho sempre detto che i no vax sono "un" problema, ma non sono "il" problema. Il problema sono le persone più esposte alla malattia grave, un numero che è la risultante della somma tra i no vax e quelli che si sono vaccinati più di sei mesi fa».
Che dice delle mascherine all'aperto?
«L'uso delle mascherine, specialmente le Ffp2, che sono altamente protettive, è di sicuro raccomandato nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici e all'aperto, laddove ci sono grandi assembramenti. Ad esempio, allo stadio e anche nei centri storici delle città, se c'è molta folla».
In Inghilterra com' è la situazione?
«Non esistono mascherine, non esiste distanziamento, esiste soltanto il vaccino. Si è stabilito un equilibrio».
Non è un equilibrio disastroso, no?
BORIS JOHNSON
«È un equilibrio stabile, a livelli abbastanza elevati: intorno ai 50.000 casi e ai 150 morti al giorno. Che, su base annua, sono tanti: circa 50.000, il 10% dei decessi totali nel Paese. Non è comunque un bel record».
Quando potremo lasciarci tutto questo alle spalle, mascherine incluse?
«Eh Non è facile da dire, servirebbero vaccini dalla durata più lunga e terapie estremamente efficaci. Forse ci vorrà un altro paio d'anni».
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