M.A. per “la Stampa”
andrea dovizioso vince in austria
Gli uomini in rosso hanno alzato le braccia e gridato nel box del Red Bull Ring, quando Andrea Dovizioso ha tagliato il traguardo e donato alla Ducati la vittoria numero 50 in MotoGp. C'era gioia, probabilmente anche rammarico per avere costretto il loro gioiello a sbattere la porta e dire loro addio.
Il forlivese è stato semplicemente se stesso, ha tenuto i nervi saldi dopo la ripartenza per il terribile incidente che ha coinvolto Zarco e Morbidelli, ha imposto la sua strategia e ha raccolto il terzo successo in Austria, lasciando a Mir e Miller sbrigare le pratiche per i rimanenti gradini del podio.
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Semplicemente perfetto, anche se in questi anni a Borgo Panigale c'è chi ha pensato che non lo fosse abbastanza. «È stata una vittoria strana - ha sorriso il Dovi, prima di elencare le ragioni tecniche del successo -. Avevo sbagliato l'approccio con le nuove gomme, ora ho capito cosa non andava».
Analisi impeccabile, ma è difficile pensare che ora, dopo avere fatto le sue mosse, la serenità non abbia pesato più di qualche mossa azzeccata nel box. Anzi, quella vittoria sbattuta in faccia a chi non credeva in lui ha il sapore della vendetta. «Non è così - ha minimizzato -. Non ho deciso di lasciare la Ducati dal giorno alla notte, stavo già metabolizzando il tutto.
La cosa importante è avere una possibilità di giocarmi il campionato e sono concentrato per sfruttarla al meglio».
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"Da noi le cose vanno così"
Dopo un inizio di stagione sottotono, Andrea ora è a soli 11 punti da leader Quartararo, che ieri ha fatto qualche errore di troppo non andando oltre l'8º posto. La prossima domenica si replica sulla stessa pista e lo svantaggio potrebbe scendere ancora.
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Eppure il favorito per il titolo è a piedi per il 2021 e ci si chiede se la MotoGp possa permettersi di fare a meno di lui. «A questa domanda rispondete voi - si è schermito -. Nel nostro sport le cose a volte vanno così, non posso farci nulla». Il rischio di non vedere Andrea in pista nel 2021 è reale.
Le selle più importanti sono occupate, solo Aprilia è ancora in attesa del futuro di Iannone sospeso per doping, e fino a metà ottobre non si saprà l'esito del ricorso. Poi c'è Ktm, che potrebbe liberare un posto in extremis, ma sono solo ipotesi. Per ora, l'unica certezza è che Dovizioso è tornato. «Sono contento, questo risultato è molto importante per me. Ora pensiamo a continuare così»..
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