Alessandro Da Rold per “la Verità”
ANDREA GEMMA
Tra fantomatiche trattative russe, presunti tentativi di depistaggio e le deposizioni al processo Opl Nigeria dell' ex manager Vincenzo Armanna, mancava solo una vecchia storia di insider trading su uno dei suoi consiglieri di amministrazione per mettere ancora più in difficoltà l' Eni di Claudio Descalzi. Mercoledì la Consob ha sospeso per sei mesi Andrea Gemma, consigliere indipendente nominato dal Mef. L' avvocato amico dell' ex ministro Angelino Alfano avrebbe passato informazioni riservate al costruttore Pierluigi Toti, di cui è consigliere finanziario da anni.
ANGELINO ALFANO
In pratica Toti avrebbe saputo in anticipo informazioni sulla fusione Sorin e Cyberonics, quindi acquistando in tempo azioni della prima ha avuto una plusvalenza di 180.000 euro. A Gemma viene riconosciuta la semplice colpa, non il dolo, anche perché nelle sue deduzioni di difesa ha spiegato che quell' informazione era nota da tempo a diverse persone, nonostante lui stesso seguisse il progetto di fusione. Ma questo non è bastato. La Consob è stata implacabile e oltre a Toti, ha comminato una multa di 80.000 euro a Gemma, sospendendolo per sei mesi dagli incarichi.
pierluigi toti foto mezzelani gmt019
Eni non c' entra niente in questa faccenda. È del tutto estranea al comportamento del suo consigliere, ma gioco forza la vicenda finisce dritta nel calderone delle polemiche di queste ultime settimane. Per di più il board del Cane a sei zampe ne risente, anche perché dei quattro nominati dal ministero dell' Economia solo due sono al momento operativi. Gemma è stato sospeso, Fabrizio Pagani non è più in via XX Settembre e lavora per il fondo newyorchese Muzinich.
Restano Diva Morani e Domenico Livio Trombone, in un board dove c' è ancora il consigliere indipendente Karina Litvack, quella che fu accusata ingiustamente di un complotto contro Descalzi ai tempi di Luigi Zingales. Non va mai dimenticato che nella prossima primavera scadranno i vertici del nostro colosso petrolifero. Negli ultimi mesi c' è stata un turn over di manager.
CLAUDIO DESCALZI
Alcuni sono stati distaccati in altre parti del mondo. Altri usciranno a settembre. Il ministro dell' Interno Matteo Salvini ha difeso l' attuale amministratore delegato in passato. Di sicuro le polemiche sulle presunte trattative dell' Hotel Metropol di Mosca, il ruolo del presidente di Confindustria Russa nonché responsabile Eni nel caucaso Ernesto Ferlenghi, non stanno facendo altro che buttare altra benzina sul fuoco.
Inoltre Armanna, ex responsabile Eni per l' Africa sub sahariana, non ha risparmiato durante la sua testimonianza qualche affondo proprio contro Descalzi: «I soldi erano per me, Descalzi e Scaroni», ha detto citando l' ex ministro Dan Etete sui famosi 200 milioni di euro che sarebbero stati pagati all' intermediario Emeka Obi come tangente sul giacimento da 2 miliardi di euro: durante le indagini lo aveva omesso.
KARINA LITVACK
L' amministratore delegato è imputato per corruzione internazionale nel processo Opl-245 e ha già querelato proprio il dirigente Eni che si occupò dell' accordo con i nigeriani.
fabrizio pagani ANDREA GEMMA