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    SILVIO, DROGA & ROCK’N’ROLL - ANDREA RONCATO RACCONTA LE NOTTI BRAVE TRASCORSE CON BERLUSCONI: “VENIVA A MANGIARE CON NOI E PURE IN DISCOTECA SE CAPITAVA. RIMORCHIAVA PIU’ LUI, D'ALTRONDE, ERA IL CAPO...”. SULLA DROGA: “NON C’ERA NESSUN TUNNEL DA CUI USCIRE. MICA SONO FINITO A SAN PATRIGNANO. SEMPLICEMENTE PER UN PAIO D'ANNI HO FREQUENTATO COMPAGNIE SBAGLIATE. POI DA SOLO HO CAPITO CHE ERA UN'ENORME CAGATA E HO..."


     
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    Francesca D'angelo per “Libero quotidiano”

     

    roncato berlusconi banfi roncato berlusconi banfi

    E meno male che c'è la pandemia a rallentarlo. A 75 anni, Andrea Roncato macina un film dopo l'altro: oggi esce in sala Vecchie canaglie, dove è di nuovo in coppia con Lino Banfi. Poi in autunno sarà nei film La California di Piera Degli Esposti e Evelyne tra le nuvole. Non pago, spera pure «che Vecchie canaglie diventi una serie tv».

     

    La pensione, questa sconosciuta?

    «Mi scusi, ma per vivere bene bisogna vivere, no? Smetterò di recitare... da morto».

     

    Certo che, sotto sotto, lei è davvero una vecchia canaglia...

    stefania orlando andrea roncato stefania orlando andrea roncato

    «Nella vita, di sicuro! Ma in senso buono: "canaglia" è un uomo truffaldino, ma simpatico, brillante».

     

    Per molti lei è ancora "il donnaiolo", quello dei film anni 80 con la battute pronta verso le donne. Oggi, in epoca di catcalling, il suo personaggio durerebbe quanto un gatto in tangenziale?

    «In realtà le nostre commedie rispettavano le donne, ben più dei moderni programmi tv. Davamo infatti vita a delle caricature non per esaltare il mito del donnaiolo ma per mostrarne la pochezza: eravamo dei playboy coglionazzi».

     

    Sarà, ma faccio un po' fatica a darle ragione.

    «Nei nostri film c'erano molte belle donne e qualcuna si spogliava: è vero. Però erano cose all'acqua di rose rispetto a quello che passa oggi. Ormai le donne sono tutte uguali, ostentano seni e sederi finti, adeguandosi a un modello di bellezza comune.

    andrea roncato NICOLE MOSCARIELLO andrea roncato NICOLE MOSCARIELLO

     

    L'accento è sempre sull'apparenza, quindi sono valorizzate più dal punto di vista sessuale che non intellettuale. Mi sembra molto più offensivo questo che i nostri film... Tra l'altro all'epoca c'era molta più censura».

     

    Com' è possibile?

    «Noi per esempio non potevamo dire "sedere", ma "fondoschiena". Oggi invece si sente di tutto in prima serata».

     

    Senta, ma è vero che negli anni 80 Berlusconi veniva a ballare con voi in discoteca?

    «Avevamo un ottimo rapporto, molto diretto. Se una tua battuta non gli piaceva, Berlusconi ti chiamava anche alle due di notte. Poi, sì, è vero: veniva a mangiare con noi e pure in discoteca se capitava».

     

    Chi rimorchiava di più, lei o Berlusconi?

    «Beh, lui era il capo: era avvantaggiato! (ride, ndr) Ma andavamo in discoteca per ridere, mica per conquistare le ragazze. Berlusconi era un simpatico e si è rivelato anche un grande professionista: c'è chi lo accusa di molte cose, ma se queste persone fossero obiettive dovrebbero riconoscere che a livello industriale è stato uno dei più bravi, e anche a livello politico non aveva poi tante idee sbagliate... di certo, meglio di chi c'è adesso».

    moana pozzi, gianni ciardo, andrea roncato, tini?? cansino doppio misto moana pozzi, gianni ciardo, andrea roncato, tini?? cansino doppio misto

     

    Lei dove si schiera: destra o sinistra?

    «Ormai non so più cosa sia di sinistra e cosa di destra. Quindi mi schiero di volta in volta in base alle singole persone. Vorrei si desse più spazio alle donne: sono le più coerenti.

     

    Ha dichiarato: "Negli anni 80 prendevo tutto". Lo faceva per soldi?

    «Era il mondo di quell'epoca che viveva sui soldi. Facevo le commedie perché quelle c'erano da prendere. Poi ho capito che se fai il comico finisci per fare sempre lo stesso ruolo, così ho spaziato. Ma va bene così, rifarei tutto».

     

    Ha raccontato di essersi drogato. Quando ha detto basta?

    «Ecco, capiamoci. Non è che io sia uscito dal tunnel della droga, o robe del genere: non c'era nessun tunnel. Mica sono finito a San Patrignano. Semplicemente per un paio d'anni ho frequentato compagnie sbagliate, a cui non sapevo dire di no.

     

    RONCATO RONCATO

    Poi da solo ho capito che era un'enorme cagata e ho smesso. Lo avevo raccontato solo per sensibilizzare i giovani invece poi la stampa ci ha cavalcato su...».

     

    È favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere?

    «Se è per scopi medici, sì. Per mero divertimento, no: le droghe ti sballano il cervello e finisci per fare una vita terribile».

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