Riceviamo e pubblichiamo:
marco carrai andrea stroppa
Lettera 1
Spettabile Direttore,
Riguardo l'articolo oggi pubblicato da "La Verità" e apparso sul vostro sito vorrei fare una precisazione che credo sia a questo punto doverosa. In questi mesi, da febbraio ad oggi, dopo alcuni articoli usciti su alcuni quotidiani ho ricevuto pesanti attacchi da alcuni mezzi di informazione, persone legate al campo della cyber security e da esponenti politici.
Questi soggetti mi hanno attaccato in diverse forme cercando non soltanto di mettermi in cattiva luce dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano. Agli insulti, alle offese, alle falsità dette di proposito non ho mai risposto e continuerò a non rispondere.
andrea stroppa
Noto, con un certo sollievo, che nel corso di questi mesi alcuni di quelli che mi hanno attaccato pubblicamente hanno riconosciuto (un bene per la loro dignità) che io non sono proprio l'uomo di nessuno e tutto quello che ho fatto, comprese le pubblicazioni sui principali quotidiani americani riprese e discusse da università, aziende tecnologiche, governi, collaborazioni con importanti aziende americane e israeliane o think tank sono soltanto il frutto del mio impegno.
andrea stroppa gianni riotta
Gli errori fatti in passato (anche se ero minorenne non li giustifico) sono stati pagati e ho dedicato gli anni successivi impegnandomi nel civile e nel volontariato, oltre ad aver realizzato progetti tecnologici rivolti ai cittadini. Posso alzarmi ogni mattina e guardarmi allo specchio senza vergogna: auguro a molti di quelli che continuano da mesi ad insultarmi e infangarmi tentando di entrare nella mia vita privata di poter fare lo stesso.
Buon lavoro, Andrea Stroppa
Lettera 2
ALESSANDRO CATTELAN
Con riferimento alla notizia pubblicata al link http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/che-fazio-fai-lavori-sky-che-tempo-che-fa-cattelan-promuove-134192.htm, per amor di precisione, facciamo notare che Alessandro Cattelan non è stato ospite né a Che tempo che fa né a Che fuori tempo che fa, mentre, domenica scorsa, è stata ospite di Che fuori tempo che fa Miriam Leone, che fa parte del cast della fiction Medici.
Ufficio stampa
Che tempo che fa
Monica Tellini
Lettera 3
greta menchi
In merito a quanto appreso da Chi e riportato da Dagospia precisiamo che Greta Menchi è la protagonista del video del nuovo singolo di Boosta (che non è un rapper) ma che Davide Di Leo e Greta non si sono neanche mai incontrati. Nel video non sono mai insieme e si tratta di scene girate in regioni diverse, Greta in Calabria e Boosta in Piemonte. Greta resta una pupilla per tutto il team di Boosta ma senza allusioni ad altro.
Ufficio stampa Boosta
Lettera 4
Caro Dago, dopo aver scontato 16 dei 26 anni inflitti, il somalo condannato per l'omicidio di Ilaria Alpi è stato assolto al termine del processo di revisione. Quanto ci costerà l'eccesso di zelo di chi l'ha condannato tanto per mettere dentro qualcuno?
Coc.it
BOOSTA
Lettera 5
Caro Dago, grande successo della coppia Benigni - Renzi alla Casa Bianca. Pare che Obama abbia commentato:" Meglio di Stanlio e Ollio!".
BarbaPeru
Lettera 6
Caro Dago, e se Fabrizio Corona si fosse fatto riarrestare per recuperare gli euro che ha nascosto nel controsoffitto del carcere?
Pino Valle
Lettera 7
Caro Dago, Obama: "Renzi sta facendo le riforme in Italia, a volte incontra resistenze, ma l'economia ha mostrato segni di crescita". Ecco, per dire che l'economia italiana va bene bisogna studiare i geroglifici.
Tommy Prim
I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA
Lettera 8
Caro Dago, per Obama, Renzi ha creato "una nuova leadership" nel mondo. Quella di chi governa senza essere eletto?
Mario Canale
Lettera 9
Caro Dago, Renzi: "Mai così forte il legame con gli Usa". E allora perché non lo hanno invitato a parlare al Congresso come Berlusconi?
Toby Gal
Lettera 10
Caro Dago, con la stoffa utilizzata da Versace per confezionare l' abito di Michelle Obama, si poteva vestire un'intera famiglia somala.
I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA
Dirty Harry
Lettera 11
Caro Dago, crollano le assunzioni e volano i licenziamenti. Finalmente il Jobs Act comincia a funzionare a regime!
Andrea Parenzan
Lettera 12
Dago dragoi,
Prince folletto. Dylan menestrello. Fo giullare. Benigni buffone.
Aigor
Lettera 13
KIRSTI OLIVIERO TOSCANI
Caro Dago, ma qualcuno ha spiegato a Renzi ed a suoi cortigiani che dal presidente Usa si va all'inizio del mandato per programmare intese comuni, e non ad un mese dalle nuove elezioni quando non conta piu nulla? Non a caso nell' ultimo semestre viene chiamato 'Anatra Zoppa' per l’impossibilità di promulgare leggi al di la dell ordinaria ammistrazione.
Cosi' abbiamo assistito al bmovie l anatra zoppa e il cacciatore di
consensi.
ELLEDI61
Lettera 14
Caro Dago, sto mettendo da parte qualche soldo per comprarmi delle robuste braghe di bandone da indossare dopo il 4 dicembre, per parare le riforme del premier, che certo seguiranno - a cose fatte - all'attuale alluvione di vaselina. Credi che se non farò in fretta arriveranno a fottermi anche quei risparmi li, che ho provvisoriamente allocato nella cuccia di Boby per fregarli se li cercano nel materasso?
Cincinnato 1945
RENZI OBAMA
Lettera 15
Caro Dago, Olivero Toscani dice che Baricco il Nobel per la Letteratura non lo vincerà mai. E a cosa gli serve se va ospite da Fazio?
Oreste Grante
Lettera 16
Dago darling, il "beato" Obama dice al "maccaroni premier" Renzi in italiano: "Patti chiari, amicizia lunga". Più chiaro di così non si potrebbe: colonia siete e colonia resterete. Per caso qualcuno sa se nello "state dinner", che ovviamente "tutto il mondo invidia all'Italia", tra le musiche di sottofondo c'era anche qualcosa de "I pagliacci" di Leoncavallo, magari "Vesti la giubba" e il "No, pagliaccio non son" ("updated" in "Sì, pagliaccio son"). Comunque sia, la mancanza di classe ed eleganza delle due "first ladies" é evidente. Robe da "parvenues" anche se alcune intessute d'oro e d'argento (del resto siamo nella capitale del bellicoso impero del "In Gold we trust").
RENZI OBAMA
Per capire cosa sia la vera "noblesse" basta guardare invece le foto del recente matrimonio del principe Leka d'Albania a Tirana. Insuperabili per charme ed eleganza la vecchia imperatrice persiana Farah Diba e la giovane principessa Lalla, sorella di Sua Maestà Mohammed VI, del Marocco. C'è una foto di Farah in un abito tipo peplo, in cui lei sembra arrivata direttamente da Persepoli, quando ancora parlava Zarathustra e noi europei eravamo ancora dei barbari ricoperti di stracci e pelli di cinghiali e lupi. Amen
Natalie Paav
Lettera 17
Caro Dago,
annalisa chirico (2)
la tua Annalisa Chirico se la prende tanto con i genitori messinesi che fanno 11 figli. Intanto li fanno "all'antica": senza madri surrogate, ginecologi che corrono a predere ovuli dalla prima donna fertile che gli passa vicino o Vendola vari che rivendicano diritti contro natura. Ricorda inoltre alla tua brava giornalista che è inutile che si agiti tanto per undici italiani che nascono dalla stessa mamma: tanto tra un po' avrà 11 milioni di figli di immigrati che gli scaccoleranno sui pantaloni, tipe come lei non portano la gonna, mentre è in autobus che corre a partecipare all'ultimo convegno a la vougue, chessò sulla nascita del terzo o quarto gender o similia...
Mala tempora currunt
Lettera 18
Leggendo l'articolo di Alessandra Chirico sulla messinese mi sono chiesto se lei avesse mai conosciuto un bambino, magari anche del Sierra leone o della Guinea occidentale o della Nigeria del nord, che pur non mangiando da qualche giorno e pur avendo visto magari qualche simpaticone di boko haram o similari uccidergli qualche parente, gli abbia detto "non sarei mai voluto nascere". Probabilmente se chiedesse anche ad un aspirante suicida, avrebbe una risposta negativa. Consiglio vivamente di provare, ma avviso che potrebbe richiedere un cospicuo sforzo per i meno allenati, a pensare prima di scrivere,
Cordiali saluti,
T.M.
annalisa chirico
Lettera 19
Scrivo in riferimento all'articolo della Chirico sui genitori "record" di Messina. Lontano da me la voglia di giudicare le scelte sulla genitorialità, che sono singole e ciascuno le valuta come crede. Segnalo solo la personale esperienza dei miei nonni paterni, genitori felici di 11 figli, ai quali, pur nelle ristrettezze economiche delle guerre, non fecero mancare nulla in termini di studi, affetti e gioie.
Certo, mio padre raccontava che a tavola si litigavano pure le fette di pane, ma da quella famiglia, così composita, sono nati fior di professionisti e stimati funzionari.
Erano altri tempi, è vero, e non so nemmeno se possono ripetersi. Quello che so, tuttavia, è che l'esperienza che racconto, per noi discendenti, è mitologica, mentre l'articolo della Chirico gronda cupezza e livore da ogni sillaba.
G.Stecchi
annalisa chirico
Lettera 20
Caro Dago, ma che ne sa Obama della nostra riforma costituzionale? Fa una maxi marchetta a Renzi per la vittoria del Si, spende parole di miele verso l'operato del nostro premier, gli consiglia di rimanere in sella anche nel caso della vittoria del No, tutto questo a quale titolo? Che tristezza questo viaggio di Renzi negli States con seguito di italiani da mostrare come trofei con il messaggio "ecco l'Italia del Si", mentre noi sia i fautori del Si che quelli del No, rimasti a casa a guardare come tanti scemi l'ennesima passerella, celebrante cambiamenti, miglioramenti che, se ci sono, proprio non riescono ad incidere nella caduta libera del nostro tenore di vita. Dicono i commentatori "Renzi ha avuto un endorsement potente!"...uhmmm, questi possono ridere e darsi pacche sulle spalle da amiconi, ma sono convinta che questo endorsement qualunquista non sposterà un voto, i fatti quelli sì.
Ciao
Daniela