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    ANDREA VIANELLO HA PESTATO UN MERDONE. NO, NON È IL 25° PROGRAMMA-FLOP DELLA SUA INSPIEGABILE DIREZIONE DI RAI3. MA È L'AVER SMENTITO (TROPPO TARDI) UN NOSTRO ARTICOLO - AVEVAMO SCRITTO CHE LA BOSCHI ERA 'CIANOTICA' DOPO LA PUNTATA DI GIANNINI SUL ''RAPPORTO INCESTUOSO'' E AVEVA CHIESTO E OTTENUTO LA TESTA DI VIANELLO - ABBIAMO SBAGLIATO: INCRIMINATA NON ERA LA FRASE, MA IL SERVIZIO MANDATO IN ONDA SUBITO PRIMA, IN CUI PAPÀ BOSCHI VIENE DIPINTO COME UN INDAGATO PER BANCA ETRURIA (FALSO), SOCIO DI ESPONENTI DELLA 'NDRANGHETA E RAGGIRATORE DI RISPARMIATORI. ROBERTO ROSSI UN PM CHE ''SONNECCHIA'' (VIDEO INTEGRALE) - SUL VIDEO, VIANELLO/GIANNINI AVEVANO IL CONTROLLO. E NON AVERLO ESERCITATO HA SEGNATO LA LORO FINE


     
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    1. VIDEO - ''BALLARÒ'' DEL 26 GENNAIO 2015: PRIMA DELLE FRASI DI GIANNINI SUL ''RAPPORTO INCESTUOSO'' ERA ANDATO IN ONDA QUESTO SERVIZIO DURISSIMO CONTRO LA BOSCHI E IL PADRE: CRAC BANCARIO, SOCIO DI IMPRENDITORI ''EMISSARI DELLA 'NDRANGHETA'', INDAGATO DA ROSSI

     

     

     

    2. CARO VIANELLO, ABBIAMO FATTO UN ERRORE: LA BOSCHI NON HA CHIESTO LA TUA TESTA PER LA FRASE ''RAPPORTI INCESTUOSI'', MA PER IL SERVIZIO-KILLER CHE GIANNINI AVEVA MANDATO IN ONDA SUBITO PRIMA. MOLTO, MA MOLTO, PIÙ CRUDELE VERSO LA POVERA MARIA 'ETRURIA'

     

    DAGONOTA

     

    giannini a ballaro giannini a ballaro

    Ieri su Twitter e sul ''Fatto Quotidiano'' il direttore (per mancanza di ascolti: ogni nuovo programma, un flop) di Rai3 Andrea Vianello si scaglia contro Dagospia (''Lezioni imparate: smentire sempre @_DAGOSPIA_ anche quando scrive che sei stato visto volare con un asino perché qualcuno potrebbe crederci'', scrive su Twitter) per questa notiziola scritta da noi la settimana scorsa, quando è scoppiato il caso Giannini-Boschi:

     

    ANDREA VIANELLO ANDREA VIANELLO

    Maria ‘Etruria Boschi cianotica per la frase di Giannini (“rapporti incestuosi nel caso Banca Etruria)” ottiene la testa di Vianello (che si è giustificato sostenendo che sfuggito al "controllo" perché non era in scaletta e neanche nei titoli), al suo posto da Fandango (Veltroni & partners) arriva Andrea Salerno. Sicura anche Ilaria Dallatana, ex Magnolia (Rai1 o 2). Ancora in forse la rondolina della Leopolda, Simona Ercolani.

     

    maria elena boschi maria elena boschi

    Caro Vianello, dobbiamo riconoscere di aver fatto un errore. In effetti, il motivo per cui Maria ''Etruria'' ha chiesto la tua testa non era tanto la frase di Giannini sul ''rapporto incestuoso'' tra lei e la banca aretina. Era per il servizio che era andato in onda subito prima, a cura di Francesca Biagiotti. E' su quel servizio – che un direttore di rete poteva benissimo visionare e controllare prima della messa in onda - che sei caduto nella merda e hai dovuto balbettare, con gli esponenti del Pd incazzati neri, intorno alla frase di Giannini sui “rapporti incestuosi Boschi-Etruria”.

     

    Dal video si capisce perché: era un servizio durissimo, senza sconti, anzi anche con qualche elemento eccessivo, sul padre della ministra e il caso Etruria. Un servizio senza mai un elemento ''a discarico'' nei confronti dei protagonisti della storia, dal babbo Pier Luigi socio di presunti 'ndranghetisti al procuratore Rossi, titolare di inchieste che ''sonnecchiano''.

     

    ANDREA VIANELLO ANDREA VIANELLO

    Per chi non ha la voglia di vedersi il video, ci siamo appuntati le frasi del servizio di Francesca Biagiotti: ''Il patatrac...i primi problemi di papà Boschi arrivano con il decreto salva-banche. E' stato infatti, dal 2011 al 2014, prima nel cda poi vicepresidente di Banca Etruria (...) Tre miliardi di crediti in sofferenza (...) Obbligazioni subordinate vendute anche a clienti inconsapevoli. I risparmiatori marciano sulla Leopolda''. Sulle obbligazioni subordinate ci sono accuse e sospetti, per ora nessuna verità processuale. Ma nel servizio si dà per accertato. E il legame Leopolda-risparmiatori truffati brucia parecchio ai renziani sintonizzati davanti alla tv.

     

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7

    Occhio spalancato al segmento in cui si parla di Roberto Rossi, procuratore di Arezzo: ''Pier Luigi Boschi e gli altri vertici di Banca Etruria erano già sotto inchiesta da parte del procuratore di Arezzo Roberto Rossi''. La frase è falsa, o quantomeno molto fuorviante: Pier Luigi Boschi al momento non è in nessuna delle inchieste che coinvolgono i vertici di Etruria. Proprio sulla sua eventuale iscrizione nel registro degli indagati si gioca gran parte del casino politico attuale. Boschi risulta indagato solo in un fascicolo in via di archiviazione, che non ha nulla a che vedere con Etruria, ma con la fattoria Dorna (vedi in seguito).

     

    La questione si complica con la parte successiva: ''Il procuratore Rossi dal 2013, con Letta, è anche consulente del governo. L'inchiesta sonnecchia, e le uniche responsabilità sono accertate da Bankitalia, che commina a Boschi e soci sanzioni per oltre due milioni di euro''. Quindi in questo momento lo spettatore pensa che Boschi sia indagato ma che ''l'inchiesta sonnecchia''. La sanzione, 2,5 milioni di euro, è stata ripartita tra oltre 18 manager. Lorenzo Rosi, presidente, ha dovuto pagare 156mila euro. Boschi, vice-presidente, ha tirato fuori 144mila euro.

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 6 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 6

     

    Poi, dopo aver parlato del ''direttorio segreto'', ''nel quale sedeva anche Boschi'', il servizio passa agli incontri con Flavio Carboni, ''faccendiere indagato per la P4 e condannato per il crac del banco Ambrosiano'', e Valeriano Mureddu, ''in odore di massoneria. Sul piatto, la nomina del nuovo vice-direttore di Banca Etruria. Le opposizioni insorgono. Dalla banca, tacciono. Dalla bella casa rosa di Laterina, non esce più nessuno'', e poi si sente l'audio di Carboni che dice a ''Libero'': ''Questa cosa è una bomba atomica'' per il governo Renzi. ''Se esplode è un casino. Cioè, nientepopodimeno, cadono''.

     

    Anche qui, non si fa riferimento al fatto che le gite romane di Boschi e Rosi, due Gianni e Pinotto di provincia che si affidano a marpioni/massoni più furbi e massoni di loro, non portano a nulla: il vice-direttore di Etruria non uscirà da questi colloqui perché Bankitalia ferma tutto.

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 5 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 5

     

    Non finisce qui, il servizio di “Ballarò”. Ora tocca all'inchiesta di ''Panorama'' sull'acquisto della tenuta Dorna dall'Università di Firenze compiuto da ''una società parte di Boschi, parte di un calabrese, Francesco Saporito. I Saporito, secondo un'informativa della Guardia di Finanza, sarebbero referenti di organizzazioni criminali riconducibili alla 'ndrangheta''. Anche qui, non ci sono sentenze o condanne, ma solo un'informativa.

     

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    Gran finale. ''Boschi esce presto dalla società, ma a suo carico rimane a verbale l'accusa di aver preso 250mila euro in nero per la vendita di un terreno della tenuta Dorna. Per queste accuse Boschi viene indagato anche dalla procura di Arezzo. Poi però tutto viene archiviato. Responsabile del fascicolo sempre lo stesso procuratore Roberto Rossi che il 28 dicembre 2015 dichiarò di non conoscere nessun Boschi, e ora deve rendere conto del suo operato nuovamente davanti al Consiglio Superiore della Magistratura''. Fine del servizio. Inizio della fine per Giannini/Vianello (uno che da solo fa ridere più di Tognazzi & Vianello).

     

     

    3. LETTERA DI ANDREA VIANELLO AL ''FATTO QUOTIDIANO''

     

     

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 3 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 3

    Caro Direttore, la tua ricostruzione che mi vedrebbe in balbettante presa di distanza dalla frase di Massimo Giannini che ha suscitato il putiferio di turno è falsa, inventata e peraltro poco credibile. Naturalmente non ho mai detto né avrei potuto dire che la frase “incriminata” fosse sfuggita al mio controllo perché non in scaletta: tu che frequenti spesso la tv dovresti sapere bene che le scalette dei programmi di informazione in diretta indicano ospiti, tempi previsti, servizi, ma non certo i virgolettati dei conduttori, che da noi parlano a braccio e senza gobbo e che comunque non passano certo al vaglio della mia censura.

     

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 2 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 2

    Peraltro non ho mai ravveduto in questo caso motivi di dover giustificare alcunché, convinto da subito che, come ha spiegato proprio Giannini ieri sera in diretta, fosse stata una metafora, forse equivocabile, ma detta in assoluta buona fede e senza intenti sgradevoli di nessun tipo e che alcune reazioni siano state del tutto fuori luogo. Stupisce che un collega come te, molto attento a dati e documentazioni, usi come fonte nell'occasione Dagospia, che aveva scritto pochi giorni fa questa gigantesca castroneria chissà da chi suggerita e che non ho smentito solo perché davvero ridicola.

     

    Non mi aspettavo certo che ci credesse e addirittura la riportasse come notizia il direttore del Fatto Quotidiano. Sulla ricostruzione del caso di “Presa diretta” di domenica scorsa ti trovo invece informatissimo sui passaggi aziendali e altrettanto disinformato sul vero motivo che ho espresso già pubblicamente (anche sul tuo giornale) per l'inversione di scaletta, che nulla ha tolto al magnifico programma di Riccardo: il problema non era il sesso, bensì la tematica delicatissima adolescenti e suicidi, ma capisco che faccia meno ridere e che quindi tu l’abbia rimosso.

    il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 1 il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 1

    Andrea Vianello, direttore di Raitre

     

     

    REPLICA DI MARCO TRAVAGLIO

     

    Caro Vianello, se Dagospia o qualunque altra testata mi attribuisse una frase così grave, censoria e vigliacca come quella su Massimo Giannini, e se io non l'avessi mai pronunciata, io invierei un'immediata smentita per evitare che qualcuno pensi che sia autentica. Ma soprattutto, a prescindere da Dagospia, se un giornalista della testata che dirigo venisse aggredito dalla maggioranza governativa e dai suoi house organ fino alla richiesta di licenziamento, com'è avvenuto con Giannini, io non lo lascerei solo a difendersi, quasi si trattasse di una sua faccenda personale: direi ai censori tutto quello che si meritano a nome della testata che dirigo.

     

    massimo giannini con rambo a ballaro massimo giannini con rambo a ballaro

    Purtroppo, sul caso Giannini, l'unica frase che ti è stata attribuita era quella presa di distanze, tanto più credibile in quanto accompagnata dal tuo silenzio. Ora scopro che non l'hai pronunciata, e me ne rallegro: ma se tu avessi difeso pubblicamente e tempestivamente Giannini, nessuno l'avrebbe presa sul serio. Quanto al caso Iacona, il Fatto ha registrato la tua – diciamo così – spiegazione sullo slittamento notturno del reportage sull'educazione sessuale degli adolescenti.

     

    maria elena boschi maria elena boschi

    Ma ha anche ricostruito come la vera pietra dello scandalo - nell'affannata catena di Sant'Antonio di dirigenti Rai allarmati e scandalizzati - non fosse tanto l'accenno ai suicidi, quanto piuttosto il sesso. In ogni caso, suicidi o sesso, resta incomprensibile (a me, a Iacona e, immagino, al pubblico di Rai3) il motivo che ti ha spinto a rinviare un programma che definisci “magnifico” a dopo le 22.30, quando la platea dei telespettatori scende, anche se magari lo share sale perché intanto è finita la partita di calcio. Ciò detto, ti rinnovo la più sentita solidarietà per il terrore – visibile a occhio nudo in entrambe le vicende – in cui il cosiddetto “servizio pubblico” ti costringe a lavorare.

    ROBERTO ROSSI ROBERTO ROSSI ROBERTO ROSSI ROBERTO ROSSI

     

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