Estratto dell’articolo di Fabio Dragoni per “La Verità”
ANDREW SPANNAUS
Andrew Spannaus, analista di geopolitica, voce di Radio 24 e animatore di Transatlantico.info, ci dice da americano che cosa provano a fare gli Usa a Gaza?
«Esprimono un forte sostegno a Israele. La abbracciano ma cercano di impedire che si producano effetti permanenti e tali da rendere impossibile una qualsiasi soluzione politica per la regione. Non a caso si torna a parlare di due Stati. Inoltre, vogliono evitare un allargamento del conflitto perché non si crei una divisione fra schieramenti globali e quindi un conflitto mondiale».
Ucraina ed Israele agli occhi degli Usa sono due conflitti simili?
«L’amministrazione Biden vuole metterli insieme e chiedere soldi per entrambi. I repubblicani fanno a gara ad esprimere un appoggio netto a favore di Israele e contro Hamas. Ben diverso l’atteggiamento verso l’Ucraina.
netanyahu biden
La guerra è descritta come lontana e senza un interesse diretto. Atteggiamento isolazionista tipico del populismo, solo in parte trumpiano. La narrazione del Russiagate portata avanti dai media mainstream senza risultati ha un peso. […] Il candidato repubblicano Ramaswami ha detto che l’Ucraina non è una democrazia. È la prima volta che parole del genere vengono pronunciate in maniera così diretta. La maggioranza repubblicana in genere invita a concentrarsi sulla Cina. Ma in cambio di concessioni […] sul controllo dell’immigrazione potrebbe accordarsi con la Casa Bianca anche sull’Ucraina».
ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU
Chi è il meglio piazzato subito dopo Trump? Potrebbe essere lui il candidato vicepresidente?
«De Santis sembrava aver trovato la formula giusta […]. Ma ora nessuna delle due parti si fida di lui. E la sua ascesa si è fermata. Nikki Halley è molto efficace nel dibattito in pubblico ma la sua visione in politica estera non è mai cambiata dai tempi di Bush. È una neocon. La base repubblicana sta con Trump e non perdona chi si schiera contro di lui. Se guardiamo solo ai sondaggi non c’è partita e Trump vincerebbe di sicuro le primarie.
donald trump in tribunale a new york 1
[…] Rimangono però i problemi giudiziari di Trump. Forse potrebbe evitare il carcere ricorrendo in appello prima delle elezioni. Ma la situazione non è semplice per lui».
Blinken in Medioriente si sta dando un gran daffare. Potrebbe essere il candidato dem alternativo a Biden?
«Porta avanti un’attività diplomatica frenetica per imporre una soluzione su Israele e Gaza perché alla Casa Bianca non si fidano di Netanyahu. Magari sperando anche in un cambiamento di governo a Tel Aviv. Come candidato lo vedo molto improbabile. Non è il momento per un lobbista, esperto fidato ben visto dall’establishment ma senza un profilo pubblico chiaro. Serve qualcuno che parli al popolo in modo più diretto».
donald trump vs joe biden immagine creata con midjourney 1
Se un’alternativa a Biden non viene fuori ora, vuol dire che non ci sarà. Giusto?
«È tardi. Ma prima della convention finale si potrebbe ipotizzare anche un nuovo scenario […] Se Trump fosse condannato e il partito repubblicano facesse di tutto per estrometterlo, […] pure a Biden potrebbe essere chiesto di farsi da parte. Lo Stato profondo non vuole Trump alla Casa Bianca per ovvi motivi. Biden e Trump hanno bisogno l’uno dell’altro. Il primo pensa di batterlo ancora. Il secondo è forte nei sondaggi».
La prima sentenza contro Trump, presumibilmente di condanna, quando arriverà?
«Verso fine aprile. […] I tempi potrebbero accorciarsi se il giudice si stanca delle sparate di Trump». […]
antony blinken e benjamin netanyahu a tel aviv Anthony blinken interrotto al congresso dai manifestanti pro palestina donald trump in tribunale a new york 3