Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimo Dago,
ANGELO MELLONE
ieri in un articolo apparso sul tuo sito vengo considerato, con una serie ragionamenti piuttosto fantasiosi, il deus ex machina di un programma informativo di prima serata, fascia su cui la direzione di cui mi occupo, Intrattenimento Day Time, non ha alcuna competenza.
Ho decine di programmi a cui badare e francamente non mi sognerei mai di invadere il campo di un collega, nello specifico Paolo Corsini degli Approfondimenti, o rubare il lavoro a Stefano Coletta che si occupa di collocare i programmi nelle opportune fasce orarie e nei giorni più adatti.
angelo mellone reading
Oggi mi ritrovo infilato nella sceneggiatura di in uno strano "triangolo di appuntamenti" la sera del 6 novembre dove, mi par di capire dalla lettura del Dagoreport, si sarebbe giocata una partita di appartenenze giocata sul chi-va-da-chi.
Io ho solo scritto un libro di poesie, l'ho trasformato in reading performativo con un trio di fenomenali musicisti, ho invitato la gente che volevo invitare e spero di aver regalato a chi è venuto ad ascoltarci alla Sala Umberto una serata lieta. Niente di più. Nessuno - che orrore! - credo si sia sentito "precettato", tant'è vero che più di qualcuno di coloro che avevo invitato si è diretto serenamente altrove. Mi dispiace per chi non è venuto alla Sala Umberto e mi dispiace non essere venuto alla presentazione del tuo docufilm, sarà per la prossima volta.
Angelo Mellone
Direttore dell’intrattenimento Day Time della Rai
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