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    ANIS AMRI E’ STATO OSPITATO A ROMA E AD APRILIA DOPO AVER LASCIATO IL CARCERE IN SICILIA E PRIMA DI PARTIRE, INTORNO A METÀ 2015, PER IL SUO VIAGGIO IN GERMANIA - È POSSIBILE CHE LÌ VOLESSE TORNARE PER NASCONDERSI DOPO LA STRAGE A BERLINO


     
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    1 - IL RIFUGIO DEL TERRORISTA AMRI PER MESI FU VICINO A ROMA

    Gianni Santucci per il “Corriere della sera”

     

    anis amri a torino anis amri a torino

    Sono una decina le perquisizioni fatte dagli investigatori di diverse questure italiane nelle case di vecchie conoscenze, compagni di carcere e complici di Anis Amri, quando l' attentatore di Berlino era soltanto un criminale comune passato dai penitenziari di Catania, Enna e Palermo tra 2011 e 2015. I poliziotti della Digos di Milano hanno ricostruito tutti i legami della prima vita di Amri, prima che andasse in Germania e si mettesse sul cammino della jihad nei dintorni di Dortmund.

     

    Quei nomi li hanno incrociati con la massa di informazioni che la polizia tedesca ha ricavato dal telefonino del terrorista e dall' indagine sulla cellula islamista del predicatore Abu Walaa (la rete in cui Amri si è radicalizzato). Confrontando la lista italiana e quella tedesca, sono arrivati a una serie di obiettivi sui quali sono stati fatti accertamenti, perquisizioni e interrogatori tra Nord e centro Italia.

     

    ANIS AMRI ALLA STAZIONE DI MILANO IL 23 DICEMBRE ANIS AMRI ALLA STAZIONE DI MILANO IL 23 DICEMBRE

    Obiettivo primario: capire se Amri avesse qualche appoggio in Italia, e soprattutto se si tratti soltanto di amicizie criminali (tipo spacciatori) o se, al contrario, esista un collegamento con ambienti radicali. Le verifiche si sono concentrate su persone che hanno lo stesso profilo: tutti maghrebini, ex detenuti, che hanno avuto contatti in passato con l' attentatore di Berlino o che hanno mantenuto con lui un qualche legame anche dopo il suo trasferimento in Germania (oggi un tunisino, 22 anni, verrà espulso dalla provincia di Brescia per propaganda pro Isis, ma in questo caso non ci sono legami con Amri). La Procura di Roma, in accordo con Milano, ha firmato i decreti per perquisire un' abitazione nella Capitale e due ad Aprilia, in provincia di Latina.

     

    ANIS AMRI ANIS AMRI

    Dal giro di persone che gravita in quelle abitazioni Amri è stato ospitato dopo essere uscito dal carcere in Sicilia e prima di proseguire il suo viaggio verso la Germania, intorno a metà 2015. Si rafforza così un' ipotesi investigativa: con l' accusa della strage per i 12 morti di Berlino, e dopo una fuga attraverso Olanda e Francia, è probabile che il terrorista volesse raggiungere proprio il centro-sud Italia alla ricerca di un aiuto, un appoggio, un documento falso per uscire dai confini europei.

     

    A Sesto San Giovanni, la notte del 23 dicembre, è stato controllato da una Volante della polizia e ucciso in un conflitto a fuoco, ma è probabile che fosse arrivato lì proprio per ripartire al più presto. La polizia ha rintracciato un uomo al quale, nei dintorni della stazione di Milano, Amri avrebbe chiesto informazioni: Da dove partono gli autobus per andare a Sud?. Uno dei capolinea è proprio a Sesto.

    ANIS AMRI ANIS AMRI

     

    Più solido appare invece il rapporto del terrorista con un uomo tunisino, 40 anni, arrestato ieri nel quartiere Tempelhof di Berlino. Il suo numero era sul cellulare di Amri e potrebbe essere coinvolto nell' attentato, sostiene la procura tedesca. A lui e ad altri islamisti, Amri avrebbe mandato foto e messaggi vocali fino a 10 minuti prima della strage. Sembra infine che il percorso del camion tra le bancarelle del mercatino di Natale nella capitale tedesca sia stato limitato dal sistema di frenata automatico.

     

    ANIS AMRI ANIS AMRI

    2 - L' EUROSICUREZZA FA FLOP: AMRI INDISTURBATO HA GIRATO MEZZA EUROPA

    Luca Fazzo per “il Giornale”

     

    È il fallimento del sistema di sicurezza europeo, del coordinamento tra intelligence e apparati di polizia del Vecchio Continente sbandierato in vertici e comunicati ma in realtà mai davvero partito. A sei giorni dalla morte a Sesto San Giovanni di Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino, una delle poche cose chiare è che l' estremista tunisino ha potuto muoversi per mesi indisturbato, nonostante i suoi legami con gli ambienti della jihad fossero conclamati. E ora Italia e Germania si rinfacciano la responsabilità della mancanza di comunicazione.

    anis amri dopo l attentato a berlino 3 anis amri dopo l attentato a berlino 3

     

    Il 10 maggio scorso - fa sapere la tv tedesca Wdr citando fonti dei servizi di sicurezza - la polizia criminale della Westfalia individuò Amri come soggetto pericoloso e lo comunicò all' Italia. Niente affatto, replicano a stretto giro di agenzia dal Viminale: è stata l'Italia già nel giugno 2015 a inserire nella banca dati Schengen, a disposizione di tutti i paesi del blocco storico dell'Unione europea, il nominativo di Amri come soggetto pericoloso, e la stessa segnalazione venne ribadita direttamente ai tedeschi nel febbraio di quest' anno quando il tunisino presentò domanda di soggiorno in Germania. Insomma, un caos di cui l' ex profugo divenuto emiro della brigata terrorista Abu Al Walaa ha approfittato per muoversi liberamente nei mesi prima della strage.

    IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO

     

    Ora su quei mesi si scava, ripercorrendo a ritroso le mosse dell' estremista, sia in Italia che in Germania. In Italia scattano una serie di perquisizioni, nel mirino ci sono una serie di correligionari con cui Amri ha condiviso il carcere durante i suoi quattro anni di detenzione in Sicilia, quando si è compiuta la sua trasformazione in militante jihadista.

     

    Vengono torchiati estremisti - tra cui uno in provincia di Latina - che potrebbero avere notizie sulla rete di appoggi di cui Amri godeva in Italia, e che puntava ad usare durante la latitanza. Contemporaneamente si muove anche la polizia tedesca, che ha in mano il cellulare di Amri, e arresta un tunisino il cui numero compariva nella rubrica ed è stato contattato dal terrorista nelle ore precedenti la strage.

    IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO

     

    In realtà, secondo quanto riferiscono i media tedeschi, fino a pochi minuti prima di lanciarsi con il Tir sul mercato natalizio di Breitscheidplatz, Amri telefonò e inviò messaggi in continuazione. Ed è un dettaglio singolare, perché abbandonando poi il telefono vicino al luogo della strage lasciò in mano alla polizia elementi preziosi: un comportamento che contrasta con la cautela e con la efficacia con cui invece si mosse dopo il massacro.

     

    Al punto che ancora oggi non si sa come abbia compiuto la prima parte della fuga, da Berlino all' Olanda; e non è nemmeno chiaro se abbia raggiunto Lione partendo da Amsterdam o piuttosto da Nijmegen, come sostiene la France Press. Nella cittadina olandese, a ridosso del confine tedesco, l' uomo sarebbe salito sul pullman Flixbus che lo ha portato a Lione, probabilmente cambiando a Lilla: un viaggio di ottocento chilometri, senza telefono né passaporto, ma con in tasca la Erma Werke calibro 22.

     

    LA PISTOLA DI ANIS AMRI LA PISTOLA DI ANIS AMRI

    Sono sicura che non lo ha fatto di sua volontà: era giovane, qualcuno lo ha spinto a compiere questa strage, dice la madre del terrorista, intervistata da Rainews; e il fratello dice lo hanno indottrinato. Ma i tasselli che vengono a galla raccontano invece di un capo addestrato e lucido, in grado di colpire e poi di attraversare mezza Europa indisturbato. E avrebbe continuato chissà quanto, se la notte dell' Antivigilia non avesse incrociato la Volante Alfa Sesto.

    IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO IL CAMION GUIDATO DA ANIS AMRI NEL MERCATO DI BERLINO IL CADAVERE DI ANIS AMRI IL CADAVERE DI ANIS AMRI

     

    IL CADAVERE DI ANIS AMRI IL CADAVERE DI ANIS AMRI

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