Antonio Rapisarda per www.iltempo.it
ANNAELSA TARTAGLIONE
Dieci anni di gavetta nella "cantera" azzurra e oggi un incarico nel suo territorio assegnato personalmente dal leader che svela molto sulle modalità di rilancio di Forza Italia che ha in testa Silvio Berlusconi. Ecco perché ascoltare Annaelsa Tartaglione, ventottenne e neocordinatrice azzurra in Molise, significa entrare nel laboratorio estivo del partito che contende con la Lega la pole position di coalizione in vista delle prossime Politiche.
Come ci si sente ad essere una delle novità di Forza Italia?
«La vera novità è la rivoluzione liberale di Berlusconi. Per quanto mi riguarda, non mi ritengo di sicuro una novità, vista la lunga militanza dall' età di 18 anni. Sono sempre stata ben radicata sul territorio della mia Regione, intendo lavorare con sacrificio e umiltà al servizio del movimento a cui da sempre ho aderito, con l'obiettivo di far parte della grande scommessa del Presidente per rinnovare Forza Italia».
ANNAELSA TARTAGLIONE
Rinnovare e ricomporre: questo le ha chiesto Berlusconi. In Molise, tra i big Patriciello e Iorio, e non solo. Compito arduo.
«Vero, ma non impossibile. La sfida è di quelle appassionanti, ma partendo dalla necessità di dialogare su basi comuni, su valori sui quali da sempre si fonda la nostra azione politica, sarà possibile riavvicinare anche quelli che oggi sembrano poli opposti. Le radici di centrodestra sono comuni tanto a due figure storiche come Iorio e Patriciello, che non hanno mai rinnegato la loro appartenenza al centrodestra, quanto ai tanti giovani che, come me, confidano nella rinascita di una coalizione solida che abbia vocazione di governo, alternativa a una sinistra fallimentare sotto ogni punto di vista».
NUNZIA DE GIROLAMO - BERLUSCONI - ANNAELSA TARTAGLIONE
Berlusconi intende investire molto sui giovani e sulla "rivoluzione rosa", in particolare, per Forza Italia versione "governo". Cosa si aspetta da voi?
«Ci ha chiesto di profondere entusiasmo, tra gli iscritti, i militanti, i cittadini che credono nei valori alla base di Forza Italia. Un movimento che deve essere sempre più inclusivo, in particolare a quella maggioranza di italiani delusi che dalla politica si aspettavano concretezza, trasparenza, soluzione dei problemi.
Molti di loro, che non vanno più a votare, fanno parte del nostro elettorato "naturale". Dobbiamo lavorare tanto, per tornare a essere la prima forza di governo di questo Paese, come ci compete. Da parte nostra vogliamo battere questa sinistra che tanto male ha fatto all' Italia e agli italiani e vorremmo evitare che vadano al governo i Cinque Stelle che hanno dimostrato ampiamente di essere incapaci di amministrare».
SILVIO BERLUSCONI E ANNAELSA TARTAGLIONE
Che cosa pensa dei "senior" di Forza Italia. In tanti temono una sorta di rottamazione...
«Dobbiamo profonda gratitudine a coloro che in questi anni hanno combattuto con coerenza a fianco del nostro leader importanti battaglie di libertà. Rinnovare, come insegna proprio Berlusconi, non significa "rottamare": questo è un linguaggio, è un metodo che non fanno parte del nostro dna. Certi modi di porsi verso chi ha contribuito a fare grande Forza Italia non mi appartengono. Includere, collaborare insieme, confrontarsi, aprirci all'esterno. Questo è ciò che ho imparato e ciò che intendo fare alla guida di Forza Italia Molise».
ANNAELSA TARTAGLIONE
Il Fatto Quotidiano ha analizzato così lo stato di forma del centrodestra, primo nei sondaggi: "Il ritrovato attivismo del Cavaliere".
«Una volta tanto sono d' accordo. Berlusconi ha dimostrato in ogni occasione di saper interpretare come nessun altro le campagne elettorali, di cogliere meglio di ogni altro leader gli umori, i bisogni, le speranze degli italiani. Sarà, come sempre, il protagonista; un ruolo che gli compete da quando nel 1994 ha deciso di scendere in campo».
Il centrodestra però non ha ancora trovato un portabandiera e una sostanziale unità.
«Il bandolo della matassa lo troverà, come sempre, Berlusconi. Il portabandiera e il leader indiscusso resta lui. Sull'unità tocca lavorare sodo, ma sono convinta che la troveremo, nell'interesse di tutti. Gli italiani non ci perdonerebbero divisioni ingiustificate».
ANNAELSA TARTAGLIONE
Se Berlusconi - per le note ragioni - non potesse, Meloni o Salvini potrebbero incarnare questo ruolo?
«Sono diversi ma entrambi capaci, preparati e intelligenti. Detto dal mio punto di vista, la leadership, come dimostrato dalle amministrative di giugno, è indiscutibilmente del nostro Presidente. Tuttavia, proprio il sistema elettorale proposto da Berlusconi consentirà agli italiani e alla forza politica che avrà più consenso nella coalizione di indicare il portabandiera».
ANNAELSA TARTAGLIONE
Angelino Alfano e un suo ritorno nel centrodestra: sì o no?
«Sarà il presidente a decidere, ma sinceramente credo che i suoi rapporti con il governo Renzi siano un' eredità pesante che gli italiani difficilmente dimenticheranno. Se alcuni parlamentari eletti con il centrodestra vogliono lasciare la maggioranza, questa è una scelta legittima e apprezzabile. Ma questo non significa che le porte del centrodestra possano aprirsi a chi ha reso possibili anni di cattivo governo della sinistra».