ko da afa
Sale il livello della colonnina di mercurio. Caldo, sempre di più caldo, caldo umido. L'anticiclone sub-tropicale sta pian piano conquistando tutto il nostro Paese e comincia a inviare masse d'aria calda direttamente dal deserto del Sahara. L'aria attraversando il Mediterraneo si caricherà di umidità rendendo l'atmosfera afosa. L'afa creerà condizioni di disagio fisico soprattutto nelle persone più deboli (occhio a bambini, anziani e malati). Le temperature subiranno un costante aumento.
TUTTE LE PREVISIONI PER I PROSSIMI GIORNI
caldo coronavirus
Il team del sito iLMeteo.it avvisa che i valori massimi nei prossimi giorni supereranno su molte città italiane i 34 gradi centrigradi. Al Nord i termometri risulteranno più roventi in Emilia (in particolare nel Bolognese e nel Ferrarese), in Lombardia (nel Mantovano) e sul Veneto (nel Veronese e nel Rodigino) con punte di 36-37 gradi. Al Centro, le regioni più calde saranno la Toscana (37-39 gradi a Firenze) e la Sardegna (fin oltre i 40 gradi nelle zone interne), ma farà molto caldo anche a Roma, Perugia e sull'ascolano (34-35 gradi particolarmente afosi).
pioggia estiva
Al Sud, saranno la Puglia, le coste ioniche della Basilicata e la Sicilia a toccare punte di 37-38 C, anche oltre sulle zone interne dell'isola. Il sole sarà prevalente e i temporali interesseranno principalmente l'arco alpino, ma tra mercoledì e giovedì potrebbero raggiungere anche alcune zone pianeggianti di Piemonte, Lombardia e Veneto, in questo caso risultando forti.
L'incognita di ferragosto
Spiega Mattia Gussoni, esperto de iLMeteo.it: "Dal 13-14 le condizioni meteo saranno contraddistinte dal braccio di ferro tra una vasta area depressionaria, sospinta da correnti fresche ed instabili, posizionata tra la Penisola Iberica e il Golfo di Biscaglia e un anticiclone ben saldo sul bacino del Mediterraneo.
Le conseguenze non tarderanno a farsi sentire con un aumento dell'instabilità e rovesci temporaleschi su Alpi e Prealpi già nella giornata di venerdì 14. Qualche fenomeno riuscirà a sconfinare fin sulle alte pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
METEO CALDO E AFA
Copione simile anche a Ferragosto, con possibili temporali specie durante le ore pomeridiane, in particolare sull'arco alpino in locale estensione alle aree confinanti. Sul resto dell'Italia invece, grazie alla presenza dello scudo anticiclonico, prevarranno condizioni meteo tipicamente estive con tanto sole e valori termici diffusamente oltre i 32/34°C. Localmente ci aspettiamo punte massime fin verso i 35/36°C in Toscana, Puglia e zone interne delle due Isole Maggiori".
temporale estivo
"Così, il Ferragosto 2020 potrebbe essere una giornata leggermente diversa rispetto al recente passato, specie su alcune regioni", continua Negli ultimi 10 anni, infatti, secondo l’archivio climatico de iLMeteo.it, la giornata di Ferragosto è trascorsa all’insegna del sole e del caldo su buona parte del Paese. In base ai dati raccolti, la temperatura media sulle città del Nord è stata di circa 29°C, con l’unica eccezione dell’estate del 2014, quando un fronte temporalesco portò scompiglio sull’arco alpino e poi anche sulle vicine pianure. Anche al Centro-Sud questa giornata si è festeggiata quasi sempre con tanto sole e con valori oltre i 30/32°C, salvo nel 2018 quando una bassa pressione in discesa dal Nord Europa ha guastato i piani portando piogge e temporali. E quest’anno, la tradizione sarà rispettata?"
METEO AFA E CALDO
Quel che è certo è che finora si è trattato di un agosto rovente contrappuntato da improvvise e copiose precipitazioni - soprattutto nelle regioni del nord ma anche al sud - che fanno più danni che refrigerio. Fino ad ora da una media di 12 tempeste al giorno da nord a sud fra grandinate, tornado e bombe d'acqua generate dal grande accumulo di energia termica nell'atmosfera, rivela una elaborazione di Coldiretti su dati dell'European Severe Weather Database (Eswd).
temporale estivo 3
Il riferimento è all'ondata di caldo che sta investendo l'Italia con allarme rosso in diverse città della Penisola mentre violenti temporali, frane, smottamenti con abitazioni evacuate hanno colpito il Trentino Alto Adige e la Protezione civile del Veneto ha lanciato l'allerta di criticità idrogeologica ed idraulica per la possibilità di forti nubifragi di calore.
Negli ultimi dieci giorni il maltempo ha coinvolto dal Piemonte alla Lombardia alla Calabria, dalla Puglia alla Sicilia - spiega Coldiretti - si sono verificati violenti nubifragi, con trombe d'aria, grandinate e bombe d'acqua che hanno causato con pesanti danni a uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco ma anche a strutture rurali con tetti scoperchiati e serre divelte. L'ultimo episodio in Calabria, in provincia di Catanzaro, dove nel comune di Decollatura la grandine ha devastato ettari di zucchine, pomodori e peperoni pronti per essere raccolti e andare sul mercato con la perdita di un intero anno di lavoro.
temporale estivo 2
La pioggia - continua la Coldiretti - è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poichè i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
I cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua si abbattono infatti - sottolinea la Coldiretti - su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.
temporale estivo 1
Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti - alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.