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    ANTONELLO LOVATO, DATORE DI LAVORO DI SATNAM SINGH, SI È AVVALSO DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE ALLE DOMANDE DEL GIP: PER I SUOI LEGALI “NON È IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE”, MOTIVO PER CUI HA PREFERITO NON APRIRE BOCCA - AL 37ENNE VIENE CONTESTATO CONTESTATO L'OMICIDIO CON DOLO EVENTUALE DOPO AVER ABBANDONATO IL BRACCIANTE INDIANO DAVANTI LA SUA CASA, INVECE DI CHIAMARE I SOCCORSI…


     
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    ANTONELLO LOVATO ANTONELLO LOVATO

    (ANSA) - Si è concluso pochi istanti fa nel carcere di via Aspromonte, a Latina, l'interrogatorio di garanzia di Antonello Lovato. L'uomo, assistito dai legali Stefano Perotti e Mario Antinucci, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminare Giuseppe Molfese.

     

    "Non è in buone condizioni di salute", ha detto il suo avvocato all'uscita dal carcere. Al trentasettenne, arrestato due giorni fa dai Carabinieri della Compagnia di Latina, i quali hanno eseguito l'ordinanza del gip su richiesta del pubblico ministero Marina Marra, viene contestato l'omicidio con dolo eventuale, avendo abbandonato il bracciante indiano Satnam Singh davanti casa, invece di allarmare i soccorsi, dopo un incidente sul lavoro avvenuto nella sua azienda agricola di borgo Santa Maria, nelle campagne del capoluogo pontino.

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