Estratto dell’articolo di Marco Lignana per www.repubblica.it
ANTONIO CASSANO PADEL
Da una parte il sogno di Antonio Cassano di costruire una decina di campi da padel nel quartiere più esclusivo di Genova. Con tanto di omologazione per tornei internazionali. Dall’altra la determinazione di quaranta famiglie che in questa fetta di Albaro abita, e non ne vuole proprio sapere di disboscamenti, trivelle, cantieri, altro costruito sul verde. E addio alla quiete.
Al centro una parte dei terreni fino a oggi abbandonati in Valletta Puggia, comprata dallo stesso ex calciatore della Samp la scorsa estate (anche se le trattative e le discussioni sul prezzo erano iniziate prima) proprio appena dopo che cadesse il vincolo di inedificabilità dell’area, con la declassificazione del rio Parroco che scorre proprio lì sotto, tombinato.
Siamo nel più elegante quartiere della città e gli avvocati sono già in campo, anche se per adesso si tratta “solo” di consulenze ad amministrativisti top. Se Cassano ha scelto il presidente dell’Ordine Luigi Cocchi, quello che a breve sarà un comitato di abitanti di via Pisa, via Livorno e limitrofe, costituito ad hoc, ha scelto un altro legale fra i massimi esperti in materia.
quartiere albaro genova
[…] Per loro, però, quello deve restare un polmone verde, in un’area peraltro già affollata da campi da calcetto, tennis, e pure padel poco lontano. È vero però che oggi quel polmone è in totale stato di abbandono. L’avvocato Cocchi, che conferma di aver effettuato «una consulenza per appurare fattibilità e spiegare i passi amministrativi necessari per un eventuale progetto», la chiama molto più prosaicamente «discarica».
Insomma il progetto di Cassano oltre a regalare campi agli appassionati di padel come lo stesso Fantantonio, che di quello sport è innamorato e assiduo praticamente con buoni risultati, servirebbe a riqualificare un’area scandalosamente lasciata a se stessa in uno dei quartieri più belli di Genova.
antonio cassano
Ma per chi abita in via Pisa e via Livorno (non tutti, ovviamente) si tratta di uno scempio che proprio non s’ha da fare: «Le aree sono classificate come “Parchi giardini verde strutturato” e comprese nei sistemi di valore paesistico denominato “Sistemi Ville e Parchi”. In questo ambito gli interventi devono essere rivolti alla tutela della vegetazione, al miglioramento dello stato fitosanitario delle alberature ed al mantenimento delle essenze di alto fusto». […]
antonio cassano a muschio selvaggio