monte dei paschi di siena
Gianluca Paolucci per “La Stampa”
La buona notizia è che c'è la continuità aziendale. Che dovrebbe essere la normalità, ma trattandosi di Monte dei Paschi il concetto di normalità, da un paio di lustri, è di difficile applicazione. Oggi il consiglio d'amministrazione della banca esaminerà i conti del 2020, attesi in forte perdita.
GUIDO BASTIANINI
La discussione in seno al consiglio sulle poste di bilancio - anche su sollecitazione dei regolatori - si è protratta a lungo nei giorni scorsi e le fonti interpellate riferiscono di un clima teso all'interno del cda, la cui sintesi è stata comunque una soluzione che ha permesso al revisore di certificare la continuità aziendale.
andrea orcel di unicredit
Di certo c'è che Mario Draghi, se e quando diventerà presidente del consiglio, tra le prime cose dovrà occuparsi proprio della banca senese e della sua messa in sicurezza. Proprio l'arrivo di Draghi è visto come una garanzia di buon esito dell'operazione tra i banker che stanno lavorando sul futuro dell'istituto. Ieri la banca, su richiesta della Consob, ha smentito di avere allo studio un bond subordinato.
Mario Draghi
Mentre ha confermato che almeno un soggetto, finora, ha chiesto l'accesso allestita per i potenziali acquirenti della quota del 64% in mano al Tesoro. Si tratta del fondo Apollo, il cui nome è ben noto alle cronache bancarie degli ultimi anni: si è affacciato, senza successo, nei dossier Etruria, Banca Marche e Carige.
La smentita è arrivata dopo una seduta che visto il titolo Mps salire di quasi il 20%, proprio sulla scia delle indiscrezioni del fine settimana su bond subordinato e interesse dei fondi d'investimento per l'accesso alla data room. In realtà l'unico vero candidato resta Unicredit (+2,65% a 8,68 euro in Borsa) ma solo dopo che, in aprile, si sarà insediato il nuovo Ceo, Andrea Orcel. Prima però l'istituto di piazza Gae Aulenti è chiamata alla prova dei conti (previsti in rosso per 2,3 miliardi), attesi l'11. Lo stesso cda dovrebbe anche indicare il dg di transizione (il nome ricorrente è Carlo Vivaldi) con Jean Pierre Mustier che lascerà dopo i conti.
ROBERTO GUALTIERI PIER CARLO PADOAN
Giovedì, comunque, sarà la sua ultima call con gli analisti. Quanto al risiko di recente il presidente in pectore, Pier Carlo Padoan ha aperto a future M&A. Il Monte dei Paschi non è l'unica opzione. Qualcuno ha accostato al gruppo di Piazza Gae Aulenti anche Banco Bpm. Quest' ultimo è, peraltro, un possibile interlocutore naturale di Bper che, a sua volta, potrebbe confezionare un matrimonio con la Popolare di Sondrio.
Andrea Orcel
Di certo, in questo intreccio che è destinato a dare nuovo impulso al risiko bancario, Unicredit può essere grande protagonista. «Se faranno l'acquisizione di Banca Monte dei Paschi di Siena, e non so se questo è il piano del nuovo amministratore delegato, aumenteranno la loro dimensione nel Paese», ha sottolineato un'intervista a Bloomberg T, il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.
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