Michela Rovelli per www.corriere.it
il nuovo app store apple
Epic Games azzarda. Apple risponde a muso duro. La casa che ha creato il gioco Battle Royal più famoso del mondo, Fortnite, ha deciso a sorpresa di permettere ai suoi utenti di accedere a un sistema di pagamento diretto. Anche su smartphone. E qui le cose si complicano, perché la mossa volutamente bypassa la commissione che ogni sviluppatore deve versare per ogni pagamento in-app per essere presente sugli Store di Android e Apple, pari al 30 per cento. Risultato? Apple poche ore dopo ha rimosso Fortnite dal suo App Store. E subito dopo anche Google ha eliminato il videogioco dal suo Play Store.
I NUOVI PREZZI DI FORTNITE, CHE BYPASSANO GLI STORE
app store
Tornando indietro, Epic Games ha annunciato uno sconto permanente. Chiamato «mega drop», permette di scegliere un sistema di pagamento diretto che abbassa il costo dei V-buck (i soldi virtuali di Fortnite), da 9,99 euro a 7,99 euro (per 1.000 v-bucks). Lo sconto vale su tutte le versioni: Pc, console e smartphone. Nel comunicato infatti si legge: «No, questa non è una semplice promozione passeggera... Questi sono prezzi scontati, per sempre! Siamo davvero felici di offrirti questi fantastici sconti e continueremo a cercare nuovi modi per proporre offerte di valore a tutti i giocatori di Fortnite».
EPIC GAMES
E non usa giri di parole. L’idea del «mega drop» è proprio quella di evitare le commissioni degli Store: «Ad oggi se utilizzi le opzioni di pagamento Apple e Google applicano una commissione pari al 30% e in questo modo non potrai approfittare dello sconto fino al 20%. Se in futuro Apple o Google ridurranno le commissioni applicate sui pagamenti, Epic ti sconterà la riduzione della commissione applicata».
IL BLOCCO SU APP STORE (E POI SU GOOGLE PLAY)
Poche ore dopo, interviene Apple, bloccando l’app sul suo App Store. Questo significa che chi ha già scaricato il gioco non potrà più usufruire degli aggiornamenti. Ma è ancora possibile utilizzare il sistema di pagamento in-app di Epic Games. Mentre chi vorrà scaricarlo, su un iPhone, non potrà più farlo.
PERSONAGGIO DI FORTNITE
«Oggi, Epic Games ha sfortunatamente violato le linee guida dell’App Store — si legge in una dichiarazione di Apple — che vengono applicate in modo eguale ad ogni sviluppatore e sono progettate per mantenere lo store sicuro per i nostri utenti». E ancora: «Epic ha abilitato una funzionalità della sua app che non è stata revisionata o approvata da Apple e lo ha fatto con l’esplicito intento di violare le linee guida di App Store relative ai pagamenti in-app».
FORTNITE - CONCERTO DJ MARSHMELLO
Ci si mette poi anche Google, che segue la società di Cupertino e rimuove Fortnite dal suo Play Store. In questo caso, però, è ancora possibile per gli utenti scaricare il gioco sui dispositivi Android, attraverso il sito di Epic Games. Qui le regole sono meno rigide. E infatti era questa la modalità con cui si poteva accedere al videogioco da Android per circa due anni, quando la società aveva deciso di eliminarlo dal Play Store, per poi reinserirlo. Nella dichiarazione ufficiale di Google: «Mentre Fortnite rimane disponibile su Android, non possiamo più renderlo disponibile su Play perché viola le nostre politiche».
FORTNITE
LE ACCUSE DI MONOPOLIO A APPLE PER IL SUO STORE
La polemica di Epic Games riguardo all’obbligo di versare commissioni agli Store non è dunque novità. Commissioni troppo alte e ingiustificate secondo il Ceo Tim Sweeney, che chiede da tempo un cambiamento nella gestione degli Store da parte di Apple e Google. Ma il dibattito è molto più ampio. Nel caso di Apple, non c’è modo di scaricare un’app su un iPhone se non si passa dall’App Store. Ed è proprio questo il motivo principale che ha portato Tim Cook a rispondere, in quanto testimone, all’audizione al Congresso che ha riunito le quattro società Big Tech accusate, in settori diversi, di monopolio.
FORTNITE
Con eccezioni «convenienti», come quella riservata ad Amazon per la sua app Prime Video. Per cui le commissioni sono state abbassate dal 30 al 15 per cento. Una posizione considerata dominante che permette anche ad Apple di rifiutare sul suo Store app per abbonamenti in streaming di videogiochi come l’Xbox Game Pass o Google Stadia. Secondo Apple, impossibile controllare e approvare tutti i giochi all’interno. Secondo Microsoft e Google, un blocco per evitare servizi concorrenti al suo Apple Arcade.
LE CAUSE (E IL VIDEO CHE ANNUNCIA BATTAGLIA)
Intanto Epic Games ha già fatto la sua prossima mossa, facendo causa ad Apple in California per concorrenza sleale nel mercato mobile. E ha fatto causa anche a Google, dove viene citato un caso più specifico: Big G avrebbe costretto le società OnePlus e Lg a rinunciare a un accordo per pre-installare Fortnite sui proprio smartphone. Epic Games non rinuncia però a un po’ d’ironia, per cercare aiuto dalla base di utenti. Appena dopo il blocco di Fortnite, ecco comparire online un video che riprende la celebre pubblicità di Apple «1984», e mette nei panni del Grande Fratello non più Ibm ma la stessa Apple.
IL VIDEO CON CUI EPIC GAMES ACCUSA APPLE DI CONTROLLARE IL MERCATO DELLE APP
Il video si chiama «Nineteen Eighy-Fortnite» e vede un uomo con la faccia a forma di mela parlare da un gigantesco schermo a un pubblico senz’anima, in bianco e nero. «Oggi celebriamo l’anniversario delle direttive di unificazione della piattaforma — dice — In cambio, abbiamo preso il nostro tributo, i nostri profitti, il nostro controllo. Questo potere è nostro e solo nostro. Noi prevarremo». E alla fine, come nella storica pubblicità di Apple, una donna getta un martello (ma questa è un piccone di Fortnite) nello schermo, distruggendolo. E infine un messaggio: «Epic Games ha sfidato il monopolio di App Store. In rappresaglia, Apple sta bloccando Fortnite su un miliardo di dispositivi. Unisciti nella lotta per impedire che il 2020 diventi il 1984».
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