apple card goldman sachs
Carlotta Scozzari per www.larepubblica.it
Apple fa un nuovo passo in direzione della banca e dei servizi finanziari, reso possibile dall'aumento dei tassi di interesse. Dopo che nei mesi scorsi aveva lanciato il servizio "compra oggi, paga dopo" ("buy now, pay later"), l'ultima novità annunciata dal colosso tecnologico di Cupertino è un'alleanza con la "big" delle banche di investimento Goldman Sachs per proporre ai clienti statunitensi conti remunerati.
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Nel dettaglio, in una nota del 13 ottobre, il gruppo californiano ha annunciato un nuovo conto dove i possessori della carta di credito Apple Card potranno ottenere una remunerazione delle somme ricevute attraverso il cosiddetto "daily cash". Quest'ultimo è un meccanismo di "cashback" tramite il quale al cliente, a certe condizioni, viene restituita una piccola percentuale che va dall'1 al 3% delle somme spese negli acquisti effettuati con carta di credito.
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"Nei prossimi mesi - si legge nella nota di Apple - gli utenti di Apple Card potranno aprire un nuovo conto a elevata remunerazione e potranno fare in modo che le loro somme collegate al daily cash siano automaticamente depositate lì, senza commissioni né vincoli di somme minime. Presto, i clienti potranno spendere, inviare e salvare il daily cash direttamente dal Wallet", ossia dal portafoglio digitale di Apple.
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Chiaramente, il gruppo guidato da Tim Cook può parlare nella nota di "conto a elevata remunerazione" perché l'attuale contesto statunitense di tassi di interessi crescenti lo rende possibile. Ancora ieri, un dato sull'inflazione a stelle e strisce superiore alle attese ha alimentato le aspettative di un nuovo, deciso rialzo del costo del denaro da parte della Federal Reserve.
In questo modo, spiega Jennifer Bailey, vicepresidente di Apple Pay e Apple Wallet, "gli utenti di Apple Card potranno vedere crescere nel tempo le somme accumulate con daily cash e nello stesso tempo potranno accumulare risparmi per il futuro". Già a giugno il gruppo della mela morsicata aveva annunciato il lancio del servizio di pagamenti rateali "buy now, pay later", anche in quel caso rivolto solo ai clienti americani.
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Una novità che era stata interpretata come la volontà di Apple di fare il proprio ingresso nel "cuore" dell'attività bancaria, appunto quella creditizia. Ora, con l'annuncio dei conti remunerati, la società californiana, in questo caso alleandosi con Goldman Sachs, non fa che un ulteriore passo nel complicato quadro del "fintech", quel variegato sistema cioè che coniuga il tradizionale mondo della banche con quello sempre in movimento della tecnologia.