NAVE LIFELINE ONG TEDESCA
Il governo di Malta si sfila dalla crisi della nave Lifeline, bloccata in mare con 239 migranti a bordo. «Non abbiamo coordinato le operazioni di soccorso, né siamo l’autorità competente a farlo. Secondo il centro di coordinamento di Roma, la ricerca e il salvataggio hanno avuto luogo tra la Libia e Lampedusa» ha fatto sapere un portavoce dell’esecutivo de La Valletta al quotidiano Times of Malta, in risposta alla richiesta del ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, di intervenire:
GIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIO
«La nave fuorilegge è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati - ha scritto il ministro dell’Interno riaprendo più forte che mai la polemica sui migranti innescata dal caso Aquarius -. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare».
salvini rosario
«L’operazione è stata inizialmente gestita dal Centro di Roma - ha concluso il portavoce maltese -, con l’autorità libica che si assumeva la responsabilità del soccorso». Le parole da Malta hanno trovato la risposta del ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli: «La disumanità di Malta è lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa. La Lifeline è ferma nelle acque SAR dell’isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone. Nessun altro Paese sta coordinando le operazioni, dunque le responsabilità maltesi sono ancora maggiori».
SALVINI AQUARIUS
Secondo il ministro quello della nave ong per Malta «è un caso post-SAR, dunque non di imminente pericolo. Assurdo, dato che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità».
La Lifeline da circa una settimana naviga a ridosso delle acque libiche ed è stata già protagonista nei giorni scorsi di alcuni polemici botta e risposta via Twitter con Salvini, con accuse di «fascismo» rivolte al titolare del Viminale che aveva ironizzato sull’aspetto di un membro dell’equipaggio.
NAVE LIFELINE ONG TEDESCA
Giovedì 21, il primo intervento vero e proprio al largo delle coste libiche: «in acque internazionali», sostiene l’organizzazione. «In acque Sar (ricerca e soccorso) nostre», ribattono da Tripoli. Dalla capitale libica si muove una motovedetta che arriva in zona, soccorre un altro gommone in difficoltà e chiede la consegna dei 224. La Lifeline oppone un «nein» e sollecita l’intervento alla Guardia costiera italiana: «vogliamo un porto sicuro». Che non può essere libico, secondo la ong, che nella notte ha fornito assistenza a un mercantile intervenuto in soccorso di un altro gommone in difficoltà.
il tweet di rossana casale su salvini
TONINELLI
«La nostra nave batte bandiera olandese» ha ribadito Lifeline in un tweet, dopo che il governo italiano ha preannunciato il sequestro dell’imbarcazione per avviare un’inchiesta di bandiera volta ad accertare se sia effettivamente registrata in Olanda. Lifeline ha pubblicato anche la foto della conferma di registrazione della nave omonima, datata 19 settembre 2017 con scadenza il 19 settembre 2019, in cui si indica Amsterdam come porto «di casa».